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Elèna Petrova.

Mi svegliai e non vidi nessuno a fianco a me.

Avevo appena fatto l'amore anzi, avevo appena scopato, perché Lorenzo non fa l'amore o almeno così ha detto, e mi ritrovai sola. Sinceramente avrei preferito svegliarmi con Lorenzo vicino ma alla fine sono solo troppe paranoie.

Vidi poi che mi lasciò un bigliettino e dal nervoso lo strappai.

Mi alzai e mi cambiai. Poi uscii si casa poiché non avevo niente da fare e tantomeno, il mio telefono, quindi mi sarei semplicemente arrangiata.

Entrai in un vicolo e fui sopraffatta dai miei pensieri.

E se Lorenzo ora mi evitasse solo perché mi ha scopata? No basta, non devo pensare a queste cose. Anche se di solito si dice un "ti amo" e invece né dalla mia e né dalla sua bocca uscì questa parola.

Lungo il tragitto incontrai un uomo a me molto familiare, lo conoscevo di vista, lo avevo visto già alla festa ma non mi ricordavo il nome. Era Demir, cazzo.

<<Bellezza dove stai andando?>> mi domanda.

E ora come faccio a scappare? Ho aggirato le guardie per non farmi seguire ed ora avrei bisogno solo di loro.

<<Non ti riguarda>> dico abbastanza fredda.

Evitarlo è la cosa migliore.

Cercai di andarmene ma mi fu impedito a causa di Demir che mi prese dal braccio e mi fece tornare di fronte a lui.

<<Non così in fretta. Devo parlare con Lorenzo Salvatore, il tuo fidanzato.>>

<<Lui non è il mio f->> dissi dalla rabbia per poi fermarmi poiché vidi Demir abbastanza sconvolto.

<<Voglio dire, non so dove sia>> dico sinceramente seccata.

<<Ineffetti mi è sembrato strano non vederlo con te o che ti abbia lasciata uscire sapendo che nei paraggi ci sono io>> dice.

<<E tu chi saresti?>> domando abbastanza seccata per abbassare la sua autostima.

<<Bellezza io posso essere qualsiasi persona tu voglia>> dice.

Ma chi lo vuole?

Anche se non è poi così brutto. Posso notare sul braccio un grande tatuaggio, è abbastanza palestrato ed ha i capelli lisci e ben sistemati in un ciuffo.

<<Bellezza non guardarmi così oppure mi costringi a pensare che io ti piaccia>>

<<No grazie.>> dico.

Ma perché non mi ha fatto del male? Perché mi sta parlando normalmente?

<<Posso andare o c'è altro?>> domando.

<<Vogliamo andare in quel bar?>> mi domanda indicando un bar nelle vicinanze.

<<No, non è il caso>> rispondo.

<<Perché? A quanto sembra non ti sto mica mangiando o torturando>> dice e non ha tutti i torti.

<<Sei il nemico>>

<<Non per te, carina>> mi dice sorridendo.

<<Non ti farò niente, tornerai a casa sana e salva>> mi dice serio.

Che mi stesse corteggiando?

<<Allora?>> domanda poco paziente.

<<Okay>> rispondo semplicemente.

Non sarò mai tua?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora