Quel sorrisetto mi ha messo in tilt

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"Allora? Che volete?"
"Venerdì pomeriggio al-" "-no"

"Perché?"

"Ho allenamento"
Porca di quella puttana
"Dai Jake per piacere fallo per...per..." "per la tua amata cugina" interviene Erica

"Ah be allora vado pure volentieri a calcio"

"Stronzo" bisbiglio. Ma lui che non so come, mi ha sentito e mi fece un side eye tremendo.

"Allora fallo per la persona che ami di più in questo mondo" dissi

Alza un attimo il labbro poi fissa il pavimento. Ok, c'era qualcuno che gli piaceva.

"Riguardo la mia agenda poi vi dirò"

"Ok grazie" disse Erica felicissima prima di prendermi per il braccio e correre via come una scheggia.

"Devi ringraziarmi tesoro"

"Grazie"

"Solo?!"

"Mi hai detto te di dirti grazie"

"Be' mi aspettavo qualcosa di più e con un po' più di entusiasmo"

"Scusa. Ma vuoi che ti applauda?"

"Se vuoi" stava iniziando ad applaudire ma io la interruppi subito dicendole: "Sono ironica! E poi tanto, se mancava lui che cosa cambiava?"

"Ma sei matta?! Lui è il centro di questo gruppo"

"Solo perché è bono e simpatico?" Che alla fine non lo era affatto quest' ultimo. Ma lei non mi rispose.

"Andiamo in classe? O vuoi andare da Alice?" ma a questa domanda non gli risposi. Ero persa nella mia testa.

"Ti vedo triste tutto ok? Sei rimasta perché pensi che a lui piaccia una?"
Non so cosa risponderle. Da una parte è normale prendersi una cotta per qualcuno ma dall'altra parte è Jake che piace una e non l'incontrario. Strano. Però è normale prendersi una cotta per qualcuno...e allora perché mi sento così depressa, pare mi abbiano appena fatto un intervento al cuore

"Vale!"
"Scusa, stavo...pensando"

"Mi rispondi? È successo qualcosa?"

"No no, non ho dormito molto sta notte"

"Ah, be' speriamo che venga"

"Si..."

TRINNN

"Dai andiamo in classe"

"Si"
Adesso avevo grammatica e sinceramente non ci avevo sbatti di ascoltare la prof. D'altronde come sempre, perché questa va a rallentatore e allunga le vocali, una noia assurda.

"Valeria"

"Hm?"

"Ascolta invece di guardare fuori dalla finestra. Cosa c è di così tanto bello là' fuori?"

"N-niente"
La prof si affacciò alla finestra e guardo' in basso, a destra e a sinistra. Ma tanto cosa avrebbe visto?
Niente.
Stavo solo pesando alla faccia di Jake, quel piccolo sorriso nascosto. Chi era?
Doveva essere una ragazza bellissima.
E io invece? Io ogni giorno con i capelli spettinati, occhiaie che si vedono da 3 mentre di distanza e scarpe vecchie di 2 anni fa. E' vero, dovevo fare un change.

"Valeria!"

"Eh?!"

"Ascolta per gentil cortesia"

Annui.
Col Cazzo



Appena suonò l'ultima campanella di quel maledetto giorno, uscii dall'aula senza dar retta a Erica e incontrai Jake.
"Vieni domani?"

"Dove?"

"Stesso bar solo un pò prima"

"Dipende quanto prima"

"16.15"

"Va bene"

"Domanda, per chi lo stai facendo Jake?"

"Chi te l'ha chiesto, bambina?"

"Ok allora non dirmelo!"

"Non serve che gridi" dice con voce paca facendo un piccolo sorriso. Lo stesso che aveva fatto la stessa mattina.

"Sei sordo"

"Tu strana"
Gli avrei potuto dire: <Fanculo stronzo> e un bello schiaffo. Secco. Sulla guancia. Ma no, la me in quel momento disse: "A venerdì Jake" e aumentai i passi che si facevano sempre più veloci verso l'uscita.


The cases to be resolved~e lui Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora