CAPITOLO 8

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Non chiusi occhio per tutta la notte. Il pensiero vagava continuamente a quel maledetto bacio! Come avevo fatto ad inciampare in quel modo?!

Non volevo che il principe scambiasse quell'incidente per qualcosa che avevo fatto intenzionalmente. E se mi avesse fatta arrestare? Con che faccia mi sarei presentata la mattina dopo a lavoro?

Per l'imbarazzo e per la disperazione, mi tirai su quella morbida coperta profumata fin sopra la testa e cercai di dormire le poche ore rimaste.

Non so come feci ad addormentarmi, so solo che ad un certo punto la sveglia suonò fortissimo e io mi svegliai di soprassalto, con un mal di testa tremendo.

Questa volta non la rimandai. Non potevo fare tardi per la seconda volta!

Inspirai profondamente, scacciando i pensieri negativi che mi si erano annidati nella mente come ragnatele.

Che cosa sarebbe successo ora? Sicuramente la regina non avrebbe lasciato correre lo sfortunato incidente della mattina prima. Mi avrebbe licenziata? Be' se fosse successo, avrei fatto un nuovo record: farsi buttare fuori da lavoro dopo neanche tre giorni.

Incredibile! Perché la sfortuna mi aleggiava sempre intorno?

Cercai di non pensare a tutti i guai che avevo causato in un solo giorno.

Mi vestii in nero, mi raccolsi i capelli in uno stretto chignon e poi li coprii con la parrucca. Mi misi anche le lenti a contatto. Davvero Theodore si era accorto di qualcosa? Se così fosse stato, perché ancora non mi aveva fatta arrestare? Forse quel giorno stava solo scherzando e cercando di stuzzicarmi? Oppure cercava qualche mio punto debole prima di attaccare?

Avrei dovuto smetterla di farmi così tanti film mentali e di guardare così tante serie tv. Era ovvio che stesse scherzando. Non era assolutamente possibile che avesse scoperto qualcosa. Dopotutto non gliene avevo dato modo.

Prima di uscire dalla stanza, controllai il cellulare e vidi che mi era arrivato un messaggio da uno sconosciuto. Incuriosita, lessi quello che c'era scritto:

Ciao, Ethan!

Sono Oliver. Insieme agli altri ex candidati facciamo una bevuta stasera alle 21:00 al bar Star. Vuoi venire?

Oh... e congratulazioni per aver vinto. Sei stato davvero grandioso con quei tizi! Ti sei meritato alla grande la vittoria.

Rispondi appena puoi :)

Rilessi il messaggio più volte. Ero contenta che Oliver non se la fosse presa con me per la vittoria ed ero felice di essere stata invitata. Sarebbe stato saggio, però, andarci? Tutto sarebbe potuto andare storto.

Nonostante le mie preoccupazioni, la tentazione di andare era troppo forte. E poi... in questo modo potevo scoprire qualcosa in più sugli attentati. Chissà, magari ci sarebbe stato anche Robinson. Era la mia occasione per smascherarlo!

Felice per come le cose si erano svolte a mio favore, risposi al messaggio:

Ciao Oliver! Sarei molto felice di venire al bar questa sera.

Premetti il tasto invio e quasi saltellando mi avviai verso la camera di quell'odioso principe. Ormai anche quel bacio era acqua passata.

Trovai la porta aperta e vi entrai. Il principe era seduto a gambe incrociate sul letto e aveva gli occhi chiusi. Stava meditando?

«Vostra Altezza... che fate?»

Lui aspettò qualche secondo e poi aprì lentamente gli occhi. «Perché sei arrivato a quest'ora?»

Ma come?! Avevo fatto anche in anticipo!

«Che volete dire? Sono le 7:20.»

«Le 7:20 sono passate da un bel po'. Ora sono le 7:50.»

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