«Come ti ho detto... all'inizio i compiti erano facili e per fortuna mantennero la promessa fatta. Stavano guarendo mia figlia e dalle foto che mi mandarono, il cuore mi si riempì di gioia: sembrava un'altra bambina! Non sembrava più tanto malata e le sue condizioni erano migliorate davvero tanto.
«Tuttavia, poco prima della sfida per il bodyguard mi dissero di infilare nella lista dei partecipanti un certo Liam Robinson e di creargli una cartella falsa in modo da non destare sospetti. Lì per lì chiesi il motivo, ma loro risposero che non erano affari miei e che dovevo solo seguire le regole altrimenti niente più medicina per Emely.»
«Vi avevano minacciata di non curare più vostra figlia?!»
«Esatto. Non mi avevano detto che se non portavo a termine un incarico le conseguenze sarebbero state queste, ma d'altra parte in questo casino mi ci ero infilata da sola, perciò, dovevo risolverlo il prima possibile.
«Per fortuna a breve i nove mesi si concluderanno e così potrò andarmene da Solaris e condurre una vita normale.»
«E per Emely?»
Sorrise. «Per fortuna ho trovato a Keasiria un impiego che paga 5000 monete d'oro e una clinica privata che da poco ha introdotto nel mercato il farmaco a un prezzo normale: 1000 monete d'oro».
Dopo una breve pausa, riprese il racconto: «Come avevi già capito, accettai di malavoglia l'incarico e creai un curriculum falso per Robinson, anche se a qualcuno non è sfuggito che in precedenza fosse stato arrestato per furto, creazione di armi illegali e truffa. Dopo, mi hanno costretta a cercare il responsabile della sparizione dei fascicoli di Robinson.»
«Secondo voi perché?»
«Probabilmente perché avevano paura che qualcuno sospettasse di lui e così facendo risalisse alla fonte.»
Non avevano tutti i torti. Ero stata io a rubare la cartella e mi ero già messa sulle loro tracce. Questo, però, tralasciai di dirlo. Adesso sapevo che la signora Johnson non sapeva davvero per chi stesse lavorando, ma non potevo escludere che in un secondo momento andasse a spifferare tutto a quei tizi per proteggere la figlia. Non l'avrei biasimata per questo.
«In più» riprese «mi hanno chiesto di indagare su di te. Nel loro piano il Principe Ereditario doveva rimanere assassinato nell'attentato dell'ultima prova, o alla peggio Robinson doveva diventare bodyguard. E invece hai vinto tu e sei diventato un eroe.»
«Che cosa gli avete detto?» cercai di controllare il tremolio nella voce.
«Niente di davvero importante, non preoccuparti. Tutte cose che già tutti sapevano. Non sono riuscita a ricavare niente di nuovo.»
"E per fortuna" pensai.
«E stamattina, quando non sono riuscita a dirgli niente sul responsabile della sparizione dei fascicoli, mi hanno attirata in un vicolo e be'... il resto lo sai già. L'uomo al telefono mi aveva proposto un nuovo incarico, ma stava mentendo. Quelle persone con le maschere mi hanno ricordato che, se non porto a termine il mio lavoro, a me e a mia figlia spetta la morte.»
«Sapete chi era al telefono?»
«Purtroppo, no... usano sempre una voce metallica e parlano il meno possibile. Credo che fosse un uomo. L'unica cosa che so per certo è che a capo di tutto c'è un tizio unico che non si fa mai vedere o sentire. Si fa chiamare "Sterminatore" ma di più non so dirti.»
La ringraziai per il suo tempo e le ripromisi che queste informazioni sarebbero rimaste prettamente confidenziali.
Uscii dal caffè che era già pomeriggio inoltrato. Tirava una brezza gelida che mi ricordava che ancora l'inverno non era passato.
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Royal Affairs
ChickLitÈ da tutta la vita che Alisa Allen cerca di sopravvivere alla povertà dopo che ha frequentato per dieci anni una scuola di arti marziali. È la migliore nel suo campo e quando dalla famiglia reale di Solaris arriva la comunicazione che cercano una gu...