Il lunedì mattina arrivarono i risultati dello scritto.
Ero stata fino a quel momento sicurissima di averlo superato, ma una volta che ebbi visto la mail non ne fui più tanto sicura.
Insomma, chi mai mi avrebbe assicurato di aver risposto correttamente alle domande?
Serrai la mascella e finalmente mi decisi a guardarla. Non appena aprii il messaggio rimasi come pietrificata. A caratteri cubitali c'era scritto:
Congratulazioni, signor Allen! Hai superato l'esame scritto con 70 su 100. Ci vediamo mercoledì per la prova pratica.
Sgranai gli occhi e rilessi almeno una trentina di volte quella scritta.
Avevo superato la prova con un 70? Ero riuscita a prendere più della sufficienza in un test di quelle proporzioni? Certo, mi ero fatta aiutare dall'app, ma comunque gran parte del lavoro l'avevo fatto io.
Ero così scombussolata che rimasi incantata sullo schermo per almeno una decina di minuti, prima di ritornare alla realtà: come avrei fatto con le prove pratiche?
Ero stata la migliore a scuola e gli incontri clandestini li avevo quasi vinti tutti, ma che cosa mi sarei dovuta aspettare da quei test? Se erano come lo scritto allora mi sarebbe servito più di un'applicazione per vincere.
Scossi la testa rassicurandomi: sicuramente ce l'avrei fatta senza problemi.
Decisi che era meglio iniziare subito gli allenamenti per evitare di arrivare impreparata.
Ero sicura delle mie capacità, ma gli altri? Non dovevo sottovalutarli perché si sarebbero potuti rivelare degli avversari formidabili.
Mi preparai, decidendo di non travestirmi, e arrivai ad una palestra diversa da quella dove facevo gli incontri per evitare che qualcuno mi potesse riconoscere.
Ci sarebbe mancato solo questo!
Come prima cosa mi riscaldai e dopo iniziai ad allenarmi sul ring. Sferrai qualche colpo al sacco.
Facevo questo già da più di un'ora quando vidi entrare dentro un gruppo di ragazzi che assomigliavano tanto ai candidati per il lavoro.
Mi fermai e li scrutai meglio. Appena uno di loro parlò, riconobbi immediatamente la voce di Oliver che stava conversando insieme ad altri due: Jacob e Robert.
Fui travolta dal panico. Adesso come avrei fatto?
Forse non mi avrebbero riconosciuta dato che non portavo gli abiti di Ethan, ma non potevo assolutamente correre il rischio. Ne andava della mia futura carriera e della vita perché, se mi avessero denunciata, probabilmente le guardie mi avrebbero rinchiusa nelle segrete seduta stante.
Mentre mi facevo queste congetture, non mi accorsi che loro intanto si stavano avvicinando al ring.
Allora mi misi le mani ai lati del viso e cercai di passare inosservata, mentre provavo in tutti i modi a squagliarmela.
Ce la stavo quasi facendo, quando non vidi Oliver che mi camminava davanti e gli andai a sbattere contro.
Mormorai: «Scusa...» provai a fare la voce più sottile possibile.
Stavo per scendere quando lui mi fermò dicendo: «Aspetta».
Mi immobilizzai di netto. Sentivo scendere pesanti gocciole di sudore dalla fronte; strinsi i denti e chiusi gli occhi.
«Mi sembri familiare... Ci siamo già visti?» domandò mentre si avvicinava.
Ingoiai un groppo in gola.
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Royal Affairs
ChickLitÈ da tutta la vita che Alisa Allen cerca di sopravvivere alla povertà dopo che ha frequentato per dieci anni una scuola di arti marziali. È la migliore nel suo campo e quando dalla famiglia reale di Solaris arriva la comunicazione che cercano una gu...