𝑋𝐼𝑉 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜

199 30 29
                                    

Mi stavo facendo lo zaino tranquillamente quando suona l'ultima campanella della giornata e tutti i miei compagni si dirigono in mensa per poi andare ai corsi interscolastici,
tutti tranne me e un'altra persona.

Esce dalla classe annoiato e io ovviamente aspetto un po' di tempo prima di uscire , per non destare sospetti.

Passo quei cinque minuti d'attesa a parlare con Sarah e a salutarla .

- Buona fortuna ragazza mia.

mi dice lei ridendo e dandomi una gomitata
sul braccio .

- Ahia il nervo , cazzo !

Esclamo cercando di non farmi sentire troppo e lanciando un'occhiata truce a Sarah che mi guarda ridendo

- Da quando sei così scurrile? Harris sta già facendo il suo effetto.

mi dice lei maliziosa come sempre

-Sarah sei impossibile!

le dico esausta e divertita dalle sue insinuazioni.

-ciao amore

Mi dice prima di darmi un bacio sulla guancia e scappare via per andare in mensa.

Prendo il mio zaino e esco dalla scuola per andare in giardino in cui vedo Alex che fuma una sigaretta stranamente da solo.

decido di sorpassarlo a testa alta senza dire nulla come aveva fatto lui il giorno prima pensando che non reagisse, ma lui inizia a seguirmi .

- Davies ? cazzo fai , dobbiamo fare il compito.

mi dice raggiungendomi da dietro e
io lo guardo con aria divertita

- infatti io sto andando a casa tua

fiera e convinta continuo a camminare spedita verso la strada che porta dalla sua casa quando lui mi sorpassa per andare davanti a me costringendomi a fermarmi.

- Non fare la saputella Davies , so che non ti ricordi minimamente la strada , si passa da là

mi dice indicandomi la strada opposta a quella in cui ero diretta io

"ops, non sono mai stata brava in geografia"

- Certo,lo so , volevo solo allungare la strada.

dico cercando di arrampicarmi sugli specchi sperando che mi dia retta senza prendermi in giro.

- ovviamente , fille.

"Bambino ci sarai tu , stronzo"

ma preferisco non dirlo questo.

Decido di mettere da parte l'orgoglio e seguire al moro nella strada che effettivamente è quella opposta alla via che stavo prendendo io .

Era molto schivo e si teneva a debita distanza da me, si vergogna di farsi vedere in giro con me è ovvio e non prova nemmeno a nasconderlo.

Non ci scambiamo parola fino all'arrivo alla sua villa lussuosa in cui mi fa un cenno con la testa di entrare dal retro.

ti pareva.

Quando vedo che lui sta entrando dal portone principale sbuffando circumnavigo la sua casa enorme e arrivo alla porta posteriore in cui mi appendo al campanello posizionato sulla porta per suonare.

Ogni volta che mi avvicino alla sua villa mi si mozza il fiato dalla sua grandezza disarmante , vorrei tanto viverci anche io qua dentro .

I miei pensieri di sfrattare Alex da casa sua si mescolano andando a finire nel cassetto dei sogni quando lui apre la porta a cui ero appesa facendomi quasi cadere con la faccia nei gradini .

𝒀𝒐𝒖 𝑶𝒓 𝑯𝒊𝒎 ? - 𝓁𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝓇𝒾𝓃𝒶𝓈𝒸𝒾𝓉𝒶 .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora