𝐼𝐼𝐼 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜

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Il rumore della porta d'ingresso che sbatte mi fa svegliare di soprassalto.

"Eccola, è tornata "

giudicando dal forte rumore dei tacchi credo stia venendo proprio in camera mia , e non sembra di buon umore .

- Sophia?

- Mamma , dimmi ?

Vedendo la mia aria spaesata capisce che stavo dormendo profondamente

- Ti ho chiamato svariate volte per aprirmi la porta di ingresso perché ho dimenticato le chiavi di casa, ho dovuto chiamare papà per farmi aprire , ci stavamo preoccupando.

- Oddio , scusa mamma non volevo mi sono addormentata ero sfinita

- Tranquilla tesoro , come è andata a scuola?

" E ora come glielo spiego che da 2 anni a oggi vengo presa di mira e derisa ?"

Rispondo con un misero

- Tutto bene.

Di circostanza.

Non le h o mai detto nulla di tutto quello che succede per non farla preoccupare , ha già troppi problemi per pensare pure ai miei , e l'ho fatta stare male abbastanza .

- Va bene tesoro , stasera vestiti bene perché oggi pensavamo di andare in pizzeria.

- Ah e come mai?

- Io e papà dobbiamo dirti una cosa , sophia.

Detto ciò esce dalla camera senza dirmi nulla.

ma perché esiste la frase "devo dirti una cosa "
oppure

"dobbiamo parlare"

penso che le abbiano inventate solo per far spaventare la gente a cui vengono dette , sennò non me lo spiego .

Con fatica mi alzo dal letto e ancora mezzo addormentata mi guardo nello specchio a muro di camera mia , quello che vedo non mi fa nessun effetto , nessuna emozione trapela dal mio viso nel vedermi riflessa come ogni giorno .
non sono niente di che : il mio corpo magro distrutto dagli integratori , labbra rosee un po' screpolate e tagliate dal freddo e dai miei morsi per placare il pianto di stamattina (e degli altri giorni ) , occhi celesti che se osservati bene possono raccontare molto

forse troppo .

E vorrei che le cose che riesco a leggerci fossero belle ma purtroppo è tutto il contrario di ciò che c'è scritto nel ceruleo dei miei occhi.

Il mio naso a punta che forse è l'unica cosa che non ho mai odiato di me stessa .

Mia madre ha detto di vestirmi bene per stasera quindi lo prendo come un "al posto della tuta mettiti i jeans"

Apro il mio armadio nella speranza di trovare qualcosa di carino ma oltre a magliette e felpe oversize non trovo nulla , ripenso a quando il mio armadio era pieno di vestitini e cose strette e colorate , 2 anni e mezzo fa , prima che lui mi buttasse tutto...

di nuovo quella sensazione di vuoto mi attanaglia il petto così decido di smetterla di pensarci prima che i pensieri prendano il sopravvento e prendere i primi jeans baggy e la prima felpa che trovo nell'armadio .

Arrivano le sette e trenta di sera e mi ritrovo con i miei jeans baggy grigio scuro,
una felpa blu della nike , e le mie amate converse .

Ho legato i capelli in uno chignon alto lasciando che due ciuffi più corti rispetto agli altri mi ricadessero sul viso , ho pensato pure di togliere gli occhiali ma non vorrei andare a sbattere contro qualche tavolo o far cadere di faccia qualche bambino , poi chi li sente i genitori?

𝒀𝒐𝒖 𝑶𝒓 𝑯𝒊𝒎 ? - 𝓁𝒶 𝓂𝒾𝒶 𝓇𝒾𝓃𝒶𝓈𝒸𝒾𝓉𝒶 .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora