La mattinata con le cugine

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...così Sofia iniziò a elencare le regole della Giornata:
1) Ovviamente userai solo pannolini per tutto il giorno
2) non potrai camminare ne parlare (a meno che non lo diciamo noi), sei solo un bimbo piccolo
3) mangerai ciò che ti diamo
4) ti vestiremo come vorremo
5) ogni trasgressione verrà punita severamente

"Se rispetterai queste regole le foto verranno eliminate" disse Emma

Edoardo accettò. Sofia si diresse in cucina per preparare da mangiare ed Emma, insieme ad Edoardo, andò in salotto dove attaccò qualcosa al soffitto: "io e Sofia sapevamo che saresti stato con noi un giorno intero, quindi ci eravamo preparate"

Emma aveva attaccato al soffitto una sorta di "salterello" per bambini ma di grandezza per ragazzi. Sofia aiutò Edoardo ad entrarci, accese la tv sui cartoni e disse "ora stai qua, io vado ad aiutare Sofia" poi mise il ciuccio in bocca ad Edoardo e gli scattò una foto. Edoardo arrossì. Infine, Sofia, lasciò il telefono sul divano e se ne andò.

Il gioco:

Edoardo aveva accettato le regole della giornata ma in realtà i suoi piani era molto diversi: appena avrebbe avuto un momento buono avrebbe preso il telefono e avrebbe eliminato lui le foto, facendo finire questa umiliazione

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Edoardo aveva accettato le regole della giornata ma in realtà i suoi piani era molto diversi: appena avrebbe avuto un momento buono avrebbe preso il telefono e avrebbe eliminato lui le foto, facendo finire questa umiliazione.

Edo pensava fosse quello il momento giusto così provò ad uscire dal gioco. Provò e riprovò ma, non riuscendo a toccare terra con i piedi non riuscì ad uscire in nessun modo. Così rinunciò e si mise a guardare i cartoni.

Mezz'ora dopo arrivò Sofia che lo prese in braccio e lo portò sul seggiolone, gli mise il bavaglino e gli tolse il ciuccio che era ancora nella sua bocca.

"Per ora sei stato molto bravo piccolo, ora mangia senza fare storie". Emma e Sofia avevano fatto un frullato con mela, pera e banana con un lassativo dentro.

Edoardo, sentendo l'odore del frullato, rifiutò di mangiare ma poi si ricordò del patto e piano piano aprì la bocca. Dopo numerose imboccate, tutte precedute da commenti tipo "arriva il trenino" o "arriva l'aeroplanino", Edo finalmente finì l'enorme ciotola.

Poi venne slegato e preso in braccio fino in camera sua, dove Emma si sedette sulla poltrona, tirò fuori un biberon con 1 litro di latte caldo e lo avvicinò alla bocca di Edoardo.

Edo si vergognava a bere dal biberon seduto sulle gambe di sua cugina ma fu costretto, così Edoardo finì il suo biberon e crollò dalla stanchezza. Venne messo così nella culla da che venne chiusa a chiave da Sofia.

Costretto a indossare pannoliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora