La storia di Edoardo che dopo l'arrivo di parenti a casa sua per l'estate si ritrova sempre ad avere meno spazio ed essere trattato di nuovo come un neonato
Edoardo si svegliò in macchina, erano partiti presto e lui dormiva ancora quindi non l'hanno svegliato. Erano in viaggio verso gli altri parenti: erano una famiglia molto grande e che ogni tanto tempo si riuniva totalmente.
Edoardo si svegliò quindi mentre erano già in viaggio. Quando si svegliò sputò immediatamente il ciuccio, che però non cadde essendo legato alla catenella, e si accorse non solo di non essere su una normale macchina ma su un Van per 9 persone ma anche di essere seduto su un seggiolino
Il seggiolino:
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Il Van era quindi diviso così:
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Nella parte avanti c'era suo padre Tommaso, che guidava, e sua madre Lucia che era al telefono con i parenti per fargli sapere l'ora d'arrivo
Nella parte di mezzo c'erano le due cugine di Edoardo (Emma e Sofia) che guardavano il telefono
E infine nell'ultima parte del Van c'erano Edoardo e sua sorella Vittoria, entrambi seduti sul seggiolino.
Gli altri parenti (gli zii e i nonni erano in un'altro van davanti al loro)
Poco dopo Lucia decise di fermarsi ad un autogrill per controllare Edoardo e Vittoria. Così raggiunse la parte posteriore e aprì le porte. Notò che Edoardo stava provando a sganciarsi dal seggiolino e disse "cosa fai piccolo? Questo seggiolino ha un meccanismo in modo che può essere sbloccato solo dall'esterno, quindi non riuscirai mai a sganciarti. D'altronde i bambini piccoli non possono"
Edoardo rispose "questa storia deve finire, io non sono un bambino piccolo e non ho bisogno di essere trattato così"
"A no? Allora perché hai il pannolino fradicio?" Ribatté la madre
A questo punto Edoardo, dalla vergogna, si coprì la faccia con le mani e iniziò a piangere. Così la madre lo slacciò dal seggiolino, gli mise il ciuccio per calmarlo ed entrò in autogrill per cambiarlo. Tommaso, insieme ad Emma, Sofia e Vittoria (che non aveva bagnato il pannolino) rimase sul Van ad aspettarli.