Così arrivarono tutti e tre in cucina dove Edoardo venne messo sul seggiolone da Lucia, poi Vittoria si diresse al frigo e prese una ciotola piena di omogenizzato alla pera, poi andò verso uno scaffale e tirò fuori un bavaglino pieno di cuori rosa. Poi andò da Edoardo gli legò il bavaglino intorno al collo e si preparò per imboccare il piccolo Edo. Quando però Vittoria avvicinò il cucchiaio Edoardo non voleva aprire la bocca e girò la testa di lato.
A questo punto Vittoria disse "devi mangiare se vuoi crescere bimbo piccolo" così fulminato da uno sguardo della madre apri la bocca e si fece imboccare , però appena sentito il gusto orribile dell'omogenizzato Edoardo lo sputo tutto per terra. Così la madre si alzò e diede 10 schiaffi fortissimi ad Edo che iniziò a piangere.
Così, avendo capito la lezione, Edoardo mangiò tutta la ciotola di omogenizzato imboccato dalla sorella minore. Edo era pienissimo quasi da vomitare tutto quello appena mangiato ma si trattenne. Poco dopo però Vittoria tirò fuori un biberon di un litro pieno di latte caldo, poi slacciò Edoardo e lo tirò giù dal seggiolone e si diresse in camera di Edo.
Li si sedette sulla sedia a dondolo e mise Edoardo sulle sue gambe, che senza dire niente per paura di essere punito accettò il suo destino. Così Vittoria mise il biberon in bocca si Edoardo che iniziò a succhiare fino a che si addormentò. A quel punto scese giù e lo mise in una nuova culla vicino al tavolo da pranzo in cui tutta la famiglia aveva appena iniziato a mangiare così che tutti potessero vedere quanto era un bambino piccolo. Ogni tanto Vittoria si alzava a rimettere il ciuccio in bocca ad Edoardo o a dondolargli la culla proprio come un pupo.
Edoardo si svegliò qualche ora dopo e arrossì per la vergogna di avere tutti i parenti ai lati della culla che lo ammiravano e facevano commenti come "aveva sonno il bimbo" o "come era bello quanto succhiava il ciuccio mentre dormiva" questo imbarazzo fece riempire il pannolino ad Edoardo che scoppiò a piangere.
Così Vittoria lo prese e lo portò in camera sul fasciatoio e disse "cosa dici piccolo cambiamo questo pannolo" a questa frase Edoardo arrossì di nuovo. Poi Vittoria lo cambiò in un nuovo pannolino e in una maglietta a cui legò la catenella con il ciuccio e gliela infilò in bocca.
Poi insieme sescero giù a giocare. Vittoria disse ad Edoardo che sarebbe stato la sua bambola e che se avrebbe fatto qualcosa che non doveva lo avrebbe detto alla loro madre Lucia. Così Edoardo accettò il suo destino e si fece vestire come una ragazza per tutto il pomeriggio. Vittoria obbligò anche Edoardo a farsela nel pannolino e non lo cambiò fino a sera.
Vittoria come prima cosa pettinò i capelli ad Edoardo in modo che sembrasse una bambina e ci mise due fiocchi per farli stare in posizione
I capelli:
Poi con lo smalto gli fece le unghie proprio come una bambina
Le unghie:
Poi lo truccò proprio come una ragazza con il rossetto e tutti i trucchi per gli occhi e le guance.
E infine lo vestì con un vestito e un copri pannolino
Il vestito e il copri pannolino:
Così Vittoria, fiera del suo lavoro lo mise nel passeggino e lo portò a far vedere a tutti i membri della famiglia.
Poi, dopo cena, Vittoria si diresse da Edoardo e lo portò in camera dove gli tolse il vestito, gli cambiò il pannolino e lo struccò, lasciandogli però le unghie colorate. Poi lo mise nella culla e gli disse "è stata una bella giornata piccolo ora vai a nanna" Edoardo rispose "ma come già a letto?! Sono solo le 19! Non ne posso più con questa stor-" Vittoria lo bloccò inserendogli il ciuccio in bocca e dicendo "i bimbi piccoli devono andare a letto presto per essere più riposati durante il giorno. Ora dormi" Così gli legò il ciuccio intorno al collo, chiuse a chiave la culla ed uscì dalla stanza.
STAI LEGGENDO
Costretto a indossare pannolini
General FictionLa storia di Edoardo che dopo l'arrivo di parenti a casa sua per l'estate si ritrova sempre ad avere meno spazio ed essere trattato di nuovo come un neonato