19 - Seven Nation Army

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TW & CW: scene esplicite, linguaggio volgare, linguaggio esplicito, scene macabre descritte nel dettaglio

La seduzione della mente è più fine e diabolica di quella del corpo.

- Maria Mollica Nardo

Seven Nation Army - Stevie Howie

Khai

La donna che ho di fronte a me in questo momento non ha nulla a che vedere con ciò che mostra agli altri e che ha sempre mostrato anche a me.

Una donna che finge di essere forte, ma che qui attorno alle mie dita si scioglie come burro fuso.

Così fragile che potrei spezzarla come un ramoscello, piegarla a mio piacimento con la sicurezza che tutto ciò potrebbe piacermi.

'Cazzo quanto la desidero'.

I suoi capelli biondi sanno sempre di miele. Non è un caso che tutti noi la chiamiamo "Honey".

Il suo volto è perso in estasi, le gote arrossate e le labbra dischiuse. Ho il viso schizzato e le dita che colano delle sue lacrime più belle.

Si raddrizza sul divanetto, facendo stridere la pelle a contatto con la sua, e con il liquido che la bagna.

Si avvicina al mio volto, troppo vicino per non farmi desiderare di prendere tra i denti il suo labbro e morderlo fino a farlo sanguinare.

«E ora, professore? Cosa ha intenzione di fare» miagola.

Detesto che mi chiami così. Se solo sapesse che in realtà ci siamo incontrati molto prima, e che lei ha il mio cuore da molto più tempo.

Con un rapido gesto la sollevo dal divanetto mentre con una mano le abbasso la zip del vestito per spogliarla.

Le scappa un grido d'eccitazione dalle labbra, quando si ritrova avvinghiata come una scimmietta attorno alla mia vita. Oramai non reggo più l'erezione che preme contro la patta dei pantaloni da quando poco fa era completamente aperta davanti al mio viso.

In due grandi falcate ci ritroviamo di fronte alla vasca idromassaggio. La faccio scendere per atterrare sui suoi piedi, ancora fasciati dalle sue scarpe con il tacco.

Faccio un passo indietro per osservare il suo corpo mozzafiato.

Mi concentro su ogni suo punto che più mi piace, sulle sue cosce morbide, i suoi fianchi sinuosi, la pancia piatta e i seni prosperosi. Lei deglutisce sotto il mio scrutinio, anche se continua a tenere uno sguardo di sfida, perché sa l'effetto che ha su di me. La stronza mi ha steso al tappeto nel momento in cui ho scoperto che non aveva le mutandine.

Ormai ho trovato tutti i modi per farle capire che la voglio. Ora è compito suo implorarmi di entrarle dentro.

«Tu cosa vuoi?» chiedo con la voce tinta dal desiderio che invade ogni centimetro del mio corpo.

Sta lì in piedi, mi guarda senza dire nulla. Gli occhi tinti dallo stesso desiderio che mi invade eppure non vuole cedere.

«Honey» la imploro con la voce ridotta ad un ringhio.

Già la vedo piegata a novanta dentro alla vasca idromassaggio, mentre mi aggrappo ai suoi fianchi floridi per affondarle dentro. E sono piuttosto sicuro che nessuno di quegli stronzi che ha avuto prima le abbiano fatto provare piacere entrando in quel piccolo anfratto inesplorato.

Una volta che avrà scoperto ciò che si prova, sarà me che venererà, e dovrà chiedere perdono a qualunque divinità in cui credeva prima, per questo.

THE ANGELS - un amore eternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora