Capitolo 1

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Amici ormai è finito, non ho vinto ma non importa, c'è ben altro nella vita, e il mio lavoro è speciale e non mi interessa di essere il primo, mi interessa arrivare al cuore della gente.
Gli instore sono finiti da poche settimane e i miei fans sono numerosissimi e fantastici, gli adoro.
Tra l'altro, io ed Emma ci sentiamo da qualche giorno e tra due ore devo essere da lei.
Mi vesto al meglio, jeans a cavallo basso, maglietta a maniche corte, collne e il solito cappellino al contrario. Fuori è abbastanza ventilato, fa freschino ma non mi va di rientrare in casa per mettere una stupida felpa.
Mi dirigo a casa di Emma, sono in anticipo di venti minuti ma non importa, suono e mi apre.
È una bella casa, una villetta a due piani, ci abita con i genitori che stanno al piano di sopra anche se ora sono via per un viaggio. Ha la casa libera per tre giorni.
In giardino ha una piscina, il prato e i fiori sono curati, sua mamma adora il verde e l'ordine. Hanno anche un gazebo dove si può guardare la televisione e ammirare il panorama all'aperto.
Entro in casa e aspetto Emma stravaccato sul divano, il soggiorno è spazioso ed è collegato alla cucina, non ci sono muri che separano i due spazi. Al centro c'è una scala che porta al piano di sopra dove ci sono tre camere da letto e due bagni, una cabina armadio e una stanza con alcuni giochi.
E: Arrivo, due minuti
Io: Te cronometro
Mentre aspetto Emma osservo il giardino dalle vetrate del soggiorno, é davvero bello.
E: Eccomi
Scende dalle scale con dei pantaloncini corti e una maglietta che scopre la pancia, rimango imbambolato come un cretino, si vede anche la scollatura.
E: Allora, che famo?
Io: Se me dai la possibilità de saltarte addosso lo faccio
E: Ah sì?
Io: Sì
E: Allora non te la do
Sorrido, mi alzo e la saluto come si deve con un bacio veloce.
Emma cinge le braccia dietro al mio collo e io le stringo i fianchi.
E: Facciamo un bagno?
Io: Non ho il costume
E: Ah serve il costume?
Io: Eh.. beh .. se non vuoi che ti scopi in acqua allora sì me serve.
E: Io non credo.
Si allontana da me e si leva la maglia lentamente, mi fa morire. Mi mordo il labbro inferiore.
Io: Emma te prego, me uccidi
Si sfila anche i pantaloni e rimane in intimo, torna da me.
E: Allora?
Mi toglie la maglia e passa alla cintura.
E: Posso?
Io: Fai pure
Mi leva i pantaloni e osserva in basso.
E: Uh, faccio effetto a quanto pare
Io: Eccome se fai effetto.
Le prendo la mano e la metto sul mio membro, che si è ingrossato e indurito, sussulta e si morde il labbro inferiore.
Io: Allora fai effetto?
E: A quanto pare.
Si stacca e corre all'esterno tuffandosi in acqua, la seguo e mi tuffo a bomba, mi avvicino a lei e la bacio.
Questa volta è un bacio passionale, voluto, le nostre lingue si fondono, la mia mano sinistra vaga per il suo corpo soffermandosi sul sedere che lo accarezza e lo stringe, é un culo perfetto. La mano destra è sulla sua testa e la spinge verso la mia bocca.
Lei tiene le sue mani sui miei capelli e me li scompiglia.
Ci stacchiamo malvolentieri per prendere fiato.
Io: Me uccidi Emma
E: Me sembri ancora vivo tesò
Posiziono le mie mani sul suo sedere e la avvicino ancora di più a me. La mia erezione preme sul suo ventre e a quel contatto, Emma porta la sua mano sulle mie parti intime e inizia ad accarezzarle. Mi manca il fiato e sussulto involontariamente. La bacio, non sposta le mani da lì, la prendo in braccio così è costretta a cingere il collo con le mani per sorreggersi, ho una voglia di scoparla, la appoggio a bordo piscina ma Emma mi ferma.
E: No, fermo.
Io: Perché?
E: Se lo facciamo in piscina poi devo cambiare l'acqua.
Sbuffo e lei ride.
Passiamo un'altra oretta in piscina, ci stuzzichiamo, provochiamo, ridiamo e divertiamo.
Ora usciamo dall'acqua, la mia eccitazione si è calmata.
Io: Mo che me metto?
E: Vieni su. Te do qualcosa de Checco
Checco è il fratello di Emma, é in vacanza anche lui adesso ma sta via due mesi circa.
Saliamo e mi stravacco sul letto.
E: Bagni tutto, alzati.
Io: Eddai che petulante
Mi alzo, mi lancia dei boxer.
E: Guarda se te stanno.
Esci o me fissi?
E: Se vuoi esco.
Io: Nun me cambia
Mi spoglio tranquillamente davanti ad Emma, Sorrido a vedere i suoi occhi diventare luccicanti e desiderosi di non so quale pensiero perverso. Appena mi ha visto nudo sembrava che volesse farsi scopare e la cosa non mi dispiace per niente.
Ci rivestiamo, sono le 18:00 e il sole è più spento.
Decidiamo di guardare un film nel gazebo, non so che film abbia scelto e non mi interessa, ho solo intenzione di farla cedere, la farò impazzire. Prendiamo una coperta leggera e andiamo in giardino, il vento è ancora fresco.
Ci sediamo sul divanetto coi cuscinetti bianchi, Emma mette il film e si siede accanto a me, mi appoggio con un gomito sul divano in modo tale che mi tenga su la testa, Emma si sdraia e io apro le gambe per accoglierla, con un braccio sostengo la testa e con l'altro tengo Emma.
Il film inizia, prendo il viso di Emma e le do un bacetto innocente sulle labbra, la mano destra inizia a muoversi sul suo corpo e lei fa finta di niente, finisce sotto la sua maglietta e inizio a coccolarle la pancia, poi gioco coi cordini dei suoi pantaloncini e dopo passo all'interno coscia, inizio ad accarezzarla e sento che si fa ansimante, la mia mano arriva sulle sue parti intime e subito Emma mi blocca la mano.
E: Sto guardando il film
Io: Te sto a coccolá
E: No, me provochi
Io: Dai, lasciame fá, solo cinque minuti
E: No
Io: Dai, so che te piace.
E: Ma me sconcentri
Appena finisce la frase inizio ad accarezzarla ed Emma deglutisce, man mano metto la mano dentro i suoi slip e continuo la mia dolce tortura. La accarezzo tutta fino a che non decido di entrarle dentro, le metto un dito dentro ed Emma sussulta muovendosi.
Io: Shhhh
E: Ti odio
Cerca di bloccarmi la mano.
Io: Hai detto cinque minuti e poi so che godi quindi lascia fare
Il mio dito entra ed esce da lei molto lentamente, Emma gode e io sono soddisfatto, inserisco altre due dita e sussulta ancora di più, è quasi arrivata al limite del piacere, cerca un contatto più veloce con la mia mano che non ottiene.
E: Matti ti prego, velocizza quelle maledette dita.
Io: Perché?
E: Perché sto impazzendo
Io: Dí che stai godendo e che vuoi che mi velocizzo.
E: Matti.. Ah
Mi blocco.
Io: Dillo
E: Dai per favore
Io: Dillo o non mi muovo
E: Che palle che sei quando fai così
Incrocia le braccia al petto, io ho ancora la mia mano nei suoi slip e le sfioro la pelle calda ed Emma scoppia.
E: OK, STO GODENDO E VELOCIZZATI
Rido.
Io: Ci voleva molto?
E: MUOVITI
Riprendo il mio lavoro e velocizzo i movimenti delle dita, ansima e tempo pochi secondi esplode in un orgasmo sonoro, inarca la testa all'indietro e la bacio sempre tenendo le mie dita dentro di lei.
Riprendo a muoverle ma Emma mi leva la mano dalle sue mutandine, rimane sotto di me scossa ancora dall'orgasmo.
E: Basta, sta fermo con quelle dita
Io: Mo me devo lavá le mani, so sporche der sesso tuo
Mi lecco la punta dell'indice.
Io: Fa un po schifo
E: Ma tu fai schifo
Io: Ah assaggia
Gli metto un dito in bocca ed Emma fa una faccia schifata seguita da un amorevole sberla.
E: Cretino. Ti alzi che me vado a cambiá?
Io: Uffaaa ok
Mi alzo e la seguo in bagno, si leva i pantaloncini e li mette a lavare, poi sale in camera, si toglie la maglietta e la lancia per terra.
Io: Te posso sceglie io la roba?
Annuisce divertita e si siede osservandomi.
Io: Mazza anta roba c'hai?
Ha un cassettone pieno di reggiseni e mutande, mi eccito da solo.
Prendo dell'intimo di pizzo, glielo faccio vedere e sorride.
E: Va bene, dammelo
Io: Darte cosa?
E: L'intimo pervertito
Io: Posso mettertelo?
E: Pure?
Io: Dai
Si gira e mi fa segno di toglierle il reggiseno, eseguo l'ordine e gli slaccio il gancetto, abbasso le spalline e metto le mie mani sul suo seno, Emma porta la testa all'indietro appoggiandola sulla mia spalla. Le bacio il collo e ansima.
Naturalmente suonano al campanello e ci blocchiamo.
E: Cazzo. La pizza
Sta per uscire dalla porta.
Io: Ce vai nuda?
E: Vai tu, io mi vesto.
Io: E mbhe ce mancherebbe che er pizzaiolo te veda così E: Dai vai
La bacio e vado a prendere le pizze di sotto.
Preparo la tavola ed Emma arriva.
E: Hei
Io: Ciao
Ci baciamo, indossa una canottiera abbastanza scollata e dei jeans lunghi strappati, arrapanti al massimo, mangiamo con calma parlando del più e del meno e ridendo e scherzando.
E: Vuoi andare a prendere un gelato in centro?
Sono seduto o meglio stravaccato sulla sedia della sala da pranzo con le mani sulla testa e le gambe aperte.
Io: Se tu vuoi er gelato annamo
E: Te l'ho chiesto a te
Sospiro.
Io: Sinceramente non c'ho voja, vojo sta solo con te, non reggo a sta in mezzo alla gente oggi.
Emma mi sorride, le allungo una mano e la faccio accomodare su di me.
E: Sei comodo e morbido
Inizia a saltellare su di me.
Io: Aho statte ferma che me sale a pizza e poi potemo sartá de sopra.
E: Vuoi sartá?
Annuisco.
Emma si alza, mi prende per mano e mi conduce in camera, chiude la porta e mi fa sedere sul letto.
E: Allora saltiamo.
Abbiamo due sorrisi da ebete in faccia, si siede a cavalcioni su di me e mi bacia con prepotenza e passione. Si stacca, si leva la maglietta e la lancia per terra, fa lo stesso con la mia.
Cambio posizione e mi metto sopra a condurre il "gioco".
Le sfilo i pantaloni e mi levo anche i miei.
Siamo rimasti in intimo, le bacio il collo e lei si dimena cercando maggior contatto con il mio corpo.
Le slaccio il reggiseno e porto le mie labbra sul suo seno, gli mordicchio i capezzoli che subito si induriscono, Emma ansima e geme sotto di me e solo quella visione mi da alla testa.
D'un tratto mi ritrovo sotto di lei, mi leva i boxer e io le levo gli slip. Ricapovolgiamo le posizioni ed entro in lei, entro lentamente per paura di farle male, cinge le sue gambe attorno a me e inizio a muovermi su e giù, prima piano poi più veloce. Sento Emma che si stringe così accellero ancora. Stiamo per venire entrambi.
E: Matti... acce... lera
Obbedisco e dopo tre/quattro spinte veniamo assieme.
Non reggo e mi accascio su Emma sfinito, siamo tutti sudati e ansimanti.
Emma mi accarezza i capelli, esco da lei e mi metto a lato, quando abbiamo recuperato fiato, Emma si posiziona su di me, mi bacia il collo e io le accarezzo la schiena.
Rimaniamo qualche minuto a baciarci in silenzio, é una delle sensazioni più belle e poi beh, a letto è una bomba.
E: Piaciuto?
Io: Sì, a te?
Annuisce.
E: Hai sete?
Io: Non tanto
Si alza dal letto.
Io: Ndo vai?
E: A prendere dell'acqua
Io: Ce vado io tesó che devo anná ar bagno
Acconsente e si sdraia a letto, io vado in bagno e poi a prendere da bere, quando ritorno in camera vedo Emma rannicchiata sotto al lenzuolo, si è addormentata. Sorrido e le lascio l'acqua sul comodino, vado a letto anch'io e l'abbraccio. Mi piace sentirla tra le mie braccia.
Così in pochi minuti mi addormento anche io.

EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora