CAPITOLO 38

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MATTIA
Mi sveglio di soprassalto, ci impiego qualche secondo per capire dove mi trovo e che cosa succeda.
Istintivamente mi guardo il fianco che ora è fasciato con una benda, mi fa anche un po male la testa.
In stanza sono da solo, mi fa anche schifo a dire la verità, tutta bianca e poi sa di ospedale e la cosa non mi piace.
Mi metto seduto e noto subito degli stupidi tubi attaccati al petto e alle braccia...
"Fottute macchine" penso "Non mi servono".
Mi stacco i fili e l'apparecchio al mio fianco che mostrava i battiti del cuore si spegne di colpo, mi avranno somministrato qualche sonnifero probabilmente perché non sento tanto male.
Vado in bagno e mi sistemo un attimo, mi levo il camice da paziente e cerco i vestiti che non ci sono quindi mi rimetto quella cosa azzurra che sembra una tunica di un maestro che fa yoga ed esco dalla stanza, mi ritrovo davanti mamma e Rebecca.
M: Tesoro mio
Mi abbracciano.
R: Fratellone come stai?
Io: Bo, me pare bene... Non c'avete dei vestiti? Sta cosa me fa schifo
R: Hahahaha immaginavo tieni
Mi tira degli abiti puliti e finalmente mi cambio, eccome a casa.
Io: Mo dove se va?
M: Tu stai qua mentre chiamo un medico
Io: Ma che palle... sto beneeee
R: Zitto potevi anche morire
Io: Bla Bla Bla
Mia mamma va a chiamare un dottore e io e Rebecca ci sediamo sul letto.
Dopo qualche minuto torna mamma in compagnia di un infermiere.
Dott: Mattia
Io: Salve
Dott: Vedo che ti sei già staccato tutto Hahahah
Io: Sì, me fanno senso
È la prima volta che incontro un dottore simpatico...
Dott: Beh, come ti senti?
Io: Benone
Dott: Il fianco?
Io: Per ora non fa male
Dott: Te credo t'hanno dato a morfina
Io: Parla romano?
Dott: Sì Hahahah sono cresciuto a Roma
Io: Ecco perché è simpatico hahahaha
M: Pure carino
Io e Rebecca fulminiamo mamma che ride assieme al dottore
Dott: La testa come sta?
Io: Beh, io so scemo però non penso sia la botta
R: È genetico Hahahah
M: Io credo sia solo un problema vostro hahahah
R: Possibile
Dott: Hahahaha allora penso che possiate andare anche se ho già avvisato Emma de chiamá tutti
Io: Aaah a proposito glie famo no scherzone?
R: Non su ste cose
Io: Eddai, mica more suvvia... di solo de fa venire i suoi prima ed Emma dopo
Dott: E che scherzo è?
Io: Due possibilità: Uno famo finta che so morto 2 famo finta che nun me ricordo de lei
M: Io credo che se gli dici che sei morto muore lei
Dott: Probabile anche se sinceramente ci starebbe hahaha
R: Che stronzo
Io: Oh shhhh
R: Se lo facessero a te?
Io: Spaccherei tutto e quando scopro che era uno scherzo correvo da Emma e gli dicevo che era una brutta merda
R: Appunto quindi no
Dott: Eddai, du secondi
Io: Hahahaha arrivano
Entrano tutti, saluto i genitori di Emma, Checco, Sara e Greta, faccio uscire tutti e rimaniamo io il dottore ed Emma.
E: Matti
Io: Salve
Dott: Mi dispiace
Emma sbianca.
E: Non si ricorda? D-di me?
Il dottore scuote la testa ad Emma scendono due lacrime...
Mi avvicino, le tiro su il viso, la guardo e la bacio, la premo contro al muro e il dottore pensa bene di uscire...
Dopo parecchi minuti ci stacchiamo ansimanti.
E: Brutto cretino
Io: Shhhh era una buona causa... visto che bacione?
E: Potevi evitare brutto scemo
Sorrido e la bacio ancora, premo il mio ventre contro di lei e le tiro su la maglia, lei mi leva la mia e poi slaccia I pantaloni ma bussano alla porta.
M: Mattia uscite?
Io: Du minuti má
Guardo Emma mezza nuda ancora attaccata a me e chiusa dal muro, le faccio un succhiotto sul collo e poi scendo mentre lei ansima.
E: Andiamo Matti
Io: Non voglio
E: Ti prometto che appena entriamo in camera lo facciamo tutto il giorno partendo da questa sera
La guardo, sembra seria così mi stacco e ci ricomponiamo, Emma sta per uscire ma la blocco, la riporto contro il muro e le levo la maglia.
E: Matti no
Io: Un minuto
Mentre le stuzzico l'intimità da dentro i jeans le lascio dei leggeri segni sul seno e quando mia mamma ribussa ci stacchiamo, Emma si riveste e torniamo in hotel.

EMMA E BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora