I Think About You

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Ha la stessa espressione che aveva a dicembre: preoccupata, scoraggiata. Molla la presa e si avvicina a me prima di aprire bocca.


  "Finalmente ti sei fermata"
  "Sai quanto me che non sono proprio bravissima in queste cose"
  "Già...come stai?"
  "Tutto apposto. Tu? Con i ragazzi e il lavoro come va?"


Non c'è finto interesse. Decido di parlare con il cuore, scoprendone un pezzo per volta, piano piano, per vedere se posso fidarmi sta volta.


   "La band va bene"


Sembra abbia qualcos'altro da dire, così gli dò una piccola spinta.


   "Ma...?"

Mi guarda incerto, so che c'è un "ma".

   "Ma non posso dire lo stesso per me. Ho visto le foto con quel ragazzo. È qui a anche stasera, vero?"

Ecco. Lo sapevo. Quel poco di fiducia che gli stavo dando per una chiacchierata normale l'ha dovuta buttare nel cesso, come sempre! Ma perché ho la sensazione che non sia tutto qui?

   "Lo sapevo! Quand'è che la smetterai?"
   "Quando mi dirai che non provi più niente!", dice quasi urlando.

Ha paura in volto, le sue pupille si muovono ininterrottamente a destra e sinistra dentro le mie, e il suo corpo sembra improvvisamente più vicino al mio. Mi sembra di aver appena ricevuto un pugno allo stomaco, ma cerco di assumere un tono fermo e deciso.

   "E quando te l'avrò detto, cosa farai?"
   "Ti lascerò in pace...".

È in attesa di una risposta che non sono in grado di dargli. All'improvviso mi torna in mente il ritornello della loro nuova canzone. My mind says no, but my heart's made up on you.

  "Perché sei qua, Ross? -dico mantenendo la calma- Cosa vuoi?"
  "Voglio te!", dice serio ad alta voce.

C'è un attimo di silenzio in cui mi guarda dritto negli occhi, con forza, sembra quasi stia cercando di costringermi a credergli. Si avvicina a me, la sua fronte contro la mia, le nostre labbra a poco più di un centimetro di distanza. I suoi passi verso di me mi portano istintivamente a indietreggiare e, di conseguenza, mi ritrovo incollata al muro, con Ross davanti a me, troppo vicino per permettermi di pensare. I miei occhi corrono velocemente, sfiorano i suoi per poi fare lo stesso con le sue labbra. Poi tornano su e si ripete tutto, per pochi secondi che a me sembrano anni.
Continua: "...dimmi che non mi vuoi, che non t'importa, e ti lascerò in pace"

Cerco di riordinare le idee nella mia mente, per quanto possa essere difficile, e rispondo.

   "Ross, perché credi che sia uscita con lui?"
   "Non cambiare discorso! -si allontana un attimo, mi guarda irritato, poi torna nella posizione di prima- Dimmi che non t'importa! Dimmelo! Devo sentirlo da te!"
   "L'hai già fatto"
   "Ti ho sentito lasciarmi andare, non che non t'importa."

Guardo in alto, sperando con tutta me stessa di riuscirci almeno questa volta. Ma non è ciò che accade. Chiudo gli occhi, le lacrime mi bagnano e mi rigano il viso. Prendo un respiro profondo, riapro gli occhi e lo guardo nei suoi, implorandogli di smetterla e lasciarmi andare con lo sguardo. Riceve il messaggio, ne sono sicura, ma non mi lascia, anzi: si avvicina, mi uccide con gli occhi, e adesso le sue labbra e il suo petto stanno a un millimetro da me.

   "Non dirmi queste cose, Ross. Smettila! Io non mi sto divertendo! Non è un gioco! Lasciami perdere!"
   "Non sto giocando, sono serio."
   "E io sono stanca! Come faccio a farti togliere?"
   "Te l'ho già detto!"
   "Perfetto, ti amo, sei tutto ciò che voglio e che non ho! E mi manchi così tanto che mi uccide! Contento? Ora puoi and-"

Ross mi interrompe mettendo fine anche alla mia fame. E non parlo di cibo. Mi rendo conto adesso che, stavolta, chi ha vinto è stato lui: è riuscito a confondermi, sapeva che avrei ceduto, sa bene che mi manda in tilt. Posa le sue labbra sulle mie in un bacio bello quanto doloroso. Le lacrime smettono di scendere, il cuore sembra voler sfondare il petto, i respiri si fanno affannosi, la voglia cresce. Non credevo di averne così bisogno.
Ross mette le mani sul mio collo, mi tiene ferma, e si avvicina con il resto del corpo, facendomi venire i brividi lungo la schiena. Le nostre lingue si fiondano l'una sull'altra, senza paura o esitazione, e la fitta nello stomaco svanisce Man mano che il bacio si fa più intenso. Ross posa la sua mano sul mio fianco, poi la fa scendere di poco e la sposta sul mio sedere, sfiorandolo per pochissimo, per poi farla salire e avvicinarmi a sé ancora di più. Lo sento, sento ciò che vuole, è ciò che voglio anch'io. Poso le mani sul suo petto mozzafiato, lo percorro e lo esploro di nuovo, dopo tanto tempo. Gli afferro i fianchi, mi faccio avanti, mi avvicino di più, mi stacco dal muro. Ross mi afferra da dietro la schiena, poi sembra cambiare idea e avanza velocemente sbattendomi al muro. Afferra il mio ginocchio destro e se lo porta sul fianco, poi si fa più vicino, portando avanti il bacino. Lo prendo da dietro la testa, metto le dita in mezzo ai suoi bellissimi capelli biondi, e premo con forza le mie labbra contro le sue. I respiri si mantengono affannosi, ogni tanto ci scappa qualche verso, che invita l'altro/a a fare di più. Qualcosa che, purtroppo, era proibito. Proibito dalla storia, dal luogo in cui ci trovavamo. Proibito perché era giusto, lo è sempre stato, e c'è stato portato via: l'amore. Mi è stato portato via Ross, gli sono stata portata via. Ma nessuno dei due sembra voler scappare adesso.
Stacco le labbra dalle sue per riprendere fiato. Il bacio più lungo e bello di tutta la mia vita!
Lo stringo forte, gli dono il mio cuore un'altra volta. Mi scappa una piccola risata, una risata di contentezza, non felicità. I miei occhi s'inondano un'altra volta, l'ultima volta. Sciolgo l'abbraccio, lo guardo. Non sorride, è serio, ma so leggerli bene, quegli occhi nocciola, so cosa mi sta dicendo. Rispondo buttandomi tra le sue braccia di nuovo. Mi concentro bene sulla sua pelle calda, sul suo petto contro il mio, sulle sue braccia muscolose e forti che mi stringono e mi fanno sentire a casa dopo tanto tempo, sul profumo della sua pelle perfetta. Chiudo gli occhi e mi abbandono completamente tra le sue braccia.

   "Ho bisogno di te", gli dico a bassa voce. Ross mi stringe più forte.
   "Anch'io di te -scioglie l'abbraccio- non sai quanto! Mi dispiace di averti ferita, Giulia, farò tutto ciò che serve. Ti amo, non posso nasconderlo o, peggio, negarlo. Promettimi che mi aspetterai! Metterò fine a tutto questo."
   "Ross, è tutto ciò per cui hai lavorato! Non sono famosa, se questo può rovinare i tuoi sogni, no"
   "Stella capirà. Sono disposto a rischiare, sono stanco di starle dietro. Ho lasciato Maia, le ho detto chiaramente che non volevo continuare una falsa storia, una che ha rovinato tutto con te per di più. Se dovevo starti lontano, meglio farlo da solo, non vivendo una bugia"
   "Ho visto il servizio su Clevver TV...a quanto pare i paparazzi non ci hanno dimenticati..."
   "Come ci si può dimenticare di te? -mi sorride e io ricambio con le guance rosse- Sei bellissima, principessa". Mi bacia.

Apro gli occhi, lo guardo incantata.

    "Non abbastanza per te. Sei perfetto, Ross, e non hai idea di quanto mi manchi"
    "Sono qui..."
    "Non basta averti davanti."

Ci guardiamo, lui mi prende per i fianchi e mi stringe a sé. Io lo stringo e appoggio la testa sul suo petto, ascolto il suo cuore, respiro il suo profumo. Chiudo gli occhi, Ross mi stringe, mi bacia la testa e mi culla, cantando sotto voce.

   "I think about you, every morning when I open my eyes.
I think about you, every evening when I turn off the lights.
I think about you, every moment, every day of my life.
You're on my mind all the time, it's true.
I think about you, you, you, you, you. I think about you, you, you, you, you."

Sorrido riconoscendo la canzone, lo stringo forte e lo ascolto cantare. Quando finisce, alzo la testa e gli dò un bacio a stampo.

  "Sei mia, tu. Ti amo"
  "E tu di chi sei?"
  "Tuo, solo tuo. Per sempre."
  "Oh, ora va meglio!"

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