la terra è dominata da cinque regni totali: i kim, i jeon, i min, i park e i jung.
il potere più grande però era tra le mani del regno kim e quello dei jeon derivante da un'eterna lotta tra di loro.
ma all'interno di questa guerra, jungkook e taeh...
la notte passò molto velocemente e il sole del mattino seguente adesso sprigionava i suoi raggi ultravioletti in tutto il regno dei kim donandogli una bellissima visione dell'immensa luce ma anche della grandiosa energia che prodigò agli abitanti. all'interno del castello tuttavia non fu proprio così che accolsero i raggi.. le loro visioni erano più che inasprite.. più tristi, assenti.
quella mattina infatti non fu nessuno a svegliare taehyung e il minore al suo risveglio poté subito percepire che qualcosa non andava. c'era troppo silenzio in quel luogo.. -minie!- strattonò il migliore amico.
-cosa c'è!?- chiese adesso jimin stropicciandosi gli occhi. - ming oggi non ci ha svegliati e nemmeno mio fratello.. sarà successo qualcosa - disse il principino.
-cosa deve succedere tata? lo sai che quando ci sono io non ci svegliano mai troppo presto, basta con tutte queste paranoie - rispose jimin
-hai ragione.. è solo che in questo periodo sono tutti un po' strani e non riesco a capire il loro scopo - sospirò taehyung
-buongiorno principini!- aprí la porta la domestica. jimin quasi non sfiorò l'infarto mentre taehyung sorrise liberandosi di tutti quei pensieri tartassanti.
-ming!- urló taehyung sorridendo.
-siete già svegli ahhaha pensavo di ritrovarvi russare come dei maialini - rise la donna.
-eii noi non russiamo!- si offesero i due migliori amici all'unisono.
-comunque, la colazione è pronta.. tutti vi aspettano di sotto per iniziarla.. sistematevi la faccia e raggiungeteli- concluse la donna per poi mandare un bacio volante ai due e uscire dalla stanza.
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dunque i due dopo essersi dati una sistematina alla faccia e cambiato i loro abiti raggiunsero la sala pranzo dove trovarono i familiari del principino con la testa bassa e lo sguardo quasi assente.. taehyung si guardò per un po' intorno e non appena suo padre gli rivolse totalmente lo sguardo egli si poté rendere conto che effettivamente gli occhi del re non furono più così audaci e speranzosi come prima.. erano stanchi, tristi.. dolenti.
-perchè questa faccia?- chiese il minore
-dopo mangiato seguici nella sala trono, dobbiamo parlarti-
-suppongo sia una cosa brutta.. non è vero?- chiese taehyung già preoccupato
-non posso mentirti.. purtroppo si, lo è...ma ti diremo tutto dopo.. adesso goditi il pranzo - disse il re iniziando a mangiare. tutti fecero come lui.
si sentì poco dopo un singhiozzo e taehyung si voltò velocemente verso suo fratello al quale piccole lacrime salate iniziarono a rigargli il viso troppo delicato per sopportarle. -ei, che succede?-gli sussurró taehyung