capitolo 3

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un nuovo giorno giunse a palazzo;
il sole illuminò l'intero regno e all'interno del branco si poterono già vedere spostamenti da parte di guardie in turno, capi alpha pronti per raggiungere le brigate degli angeli e mamme pronte per le faccende di casa.

ma se la fuori era tutto bellissimo, all'interno del palazzo qualcosa non stava andando bene.
taehyung dopo l'ultima uscita non dormí per quattro notti consecutive.. continuava a girarsi e rigirarsi tra le coperte del letto assorto da continui dubbi, domande senza una risposta e voglia di vedere cosa lo attraeva così tanto la fuori.

-tae - lo chiamò il fratello da dietro la porta.
il principino non rispose.. si limitò ad affondare tra le lenzuola bianche di seta abbandonandosi completamente nel materasso.

così seokjin non sentendo nessuna risposta da parte del fratello entrò nella stanza senza preavviso e non appena aprì la porta la sua visuale cadde su un mucchio di coperte concentrare su un unico punto, il beta sospiró.
sapeva benissimo come in quel momento taehyung si sentisse,  in fondo lo aveva provato anche lui in passato, forse anche peggio, e per quanto volesse farlo felice non avrebbe mai voluto che suo fratello minore si cacciasse in guai seri e pericolosi per lui e per il branco.

-tae-lo richiamó alzando le lenzuola così da scoprirlo, ma il principe si giró dall'altra parte del letto non permettendo al beta di vederlo.

-tae, per favore parliamo- aggiunse seokjin sedendosi sul morbido materasso accanto all'omega

-puoi lasciarmi in pace ?- singhiozzò taehyung

-tae siamo tutti molto preoccupati per te, non mangi da quattro giorni e stai sempre chiuso in camera - espose jin visibilmente atterrito.

-siete tutti molto preoccupati del fatto che se io mi ammalassi e morissi non sapreste chi altro far salire al trono!? - urló taehyung facendosi finalmente vedere in viso.

seokjin lo guardó interdetto, ma non per quello che ebbe appena pronunciato, ma per le condizioni della sua faccia adesso malconcia.
il viso di suo fratello minore presentava profonde occhiaie causate dall'insonnia,  i suoi occhi chiari venivano contornati da un forte rossore e gonfiore causato molto probabilmente dai suoi pianti interrotti e il naso quasi gli esplodeva per via del suo brutto raffreddore.
così jin non avendo mai visto il principe ridotto così male non esitò preferire parola, ma si limitò solo a stringere forte a se suo fratello che cominciò a piangere come un bambino.

-se hai bisogno di sfogarti.. questo è il momento giusto per farlo, non vergognarti.. sfoga come meglio credi - lo rassicurò il beta immergendo le mani su i suoi capelli argentanti.

taehyung così strinse più forte a se il maggiore e ricominciando a piangere nervosamente gli confidó tutto ciò che gli passasse per la testa.
-i-io n-non v-voglio più vivere qui jin, mi sento in una specie di cupola di vetro.. sono privo di fare ogni cosa in questo regno! - urló forte taehyung

-perché non posso vagare liberamente nel mio regno!? perché non posso correre mutato in lupo per i boschi!? perché devono privarmi della mia libertà!? - urló in lacrime il principino

-perché sei troppo importante per noi taehyung, e tu non sai vivamente cosa i demoni sono capaci di fare soprattutto ad uno come te -espose jin visibilmente affitto.

-i demoni giusto!, i demoni di qua! , i demoni di la ! ma questo fottuto mondo è popolato da solo demoni!? - urló taehyung staccandosi dall'abbraccio di jin.

-linguaggio taehyung! , e ovviamente no, esistono anche altre specie al mondo, ma se ti capitasse davanti un demone jeon;
taehyung davvero.. tu saresti in serio pericolo, quelli uccidono senza pietà, pensa se fiutassero l'odore di un kim - spiegò jin

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