Cap 3 Il bacio più dolce

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"Ho bisogno di una doccia"dico "Devo togliermi il tuo odore di dosso"aggiungo a bassa voce.

"Certo, il bagno è in fondo al corridoio. Puoi usare quello, io userò l'altro."aggiunge. Annuisco voltandomi. Entro in camera e chiudo la porta con forza. Osservo il letto davanti a me lasciando scorrere la mano sulle lenzuola candide e profumate di pulito. Mi volto e osservo il mio volto allo specchio.

"Guardati Clary" dico a me stessa. "Sei ridicola"continuo. Mi sento ridicola. Tutta conciata a festa e in tiro per un matrimonio senza amore. Sto per piangere ma mi impongo di non farlo, non adesso. Faccio appello a tutta la forza che ho in corpo per non cedere a quel mostro. Allungo le mani dietro la schiena e provo a slacciarmi il vestito ma non ci riesco. Riprovo con più insistenza ma niente, quella cerniera mi sta mandando fuori di testa dal nervosismo. Mentre continuo a provare sento delle mani afferrare la lampo al posto mio.

"Lascia, faccio io"dice Sebastian alle mie spalle. Mollo subito la presa per non toccare le sua mani, anche se ormai è troppo tardi, perché il contatto c'è stato già. Chino il capo per non guardarlo allo specchio. Sento la zip scendere per tutta la schiena.

"Posso fare da sola adesso ..."provo a dire, ma è tutto inutile. Sebastian mi sta aiutando a togliere il vestito di dosso abbassandolo e ripiegandolo sulle braccia. Si china sulla mia spalla e bacia l'incavo esterno del mio collo. Sussulto appena, ma non posso cedere. Mi sollevo di scatto e mi volto.

"Ho detto che faccio da sola"dico con durezza stringendo il vestito al petto. Lui afferra senza chiedermi il permesso il mio mento con le dita e sollevandolo si china per baciarmi. Prima che le sue labbra riescano a raggiungere le mie, mi volto per respingerlo. Lui sorride amaramente e mi lascia stare andandosene dalla stanza. Mi sfilo il vestito e lo lascio a terra lanciandolo accanto all'armadio con un calcio. Mi copro il seno scoperto con una mano, afferro tutto l'occorrente e mi dirigo in bagno. Mi infilo sotto la doccia e il getto dell'acqua calda riesce, anche se solo temporaneamente, a sollevare ogni mia stanchezza. Appena finisco, stringo la pinza con cui mi ero legata i capelli per evitare che si bagnino cadendomi sulla spalla e mi avvolgo con quell'enorme asciugamano glicine che avevo preso prima di entrare. Una volta asciugate le braccia mi slego i capelli lasciandoli sciolti e ribelli. Entro in camera e qualcosa di strano attira la mia attenzione. Sul letto vi è posato dell'intimo molto sexy di pizzo rosso. Resto senza parole.

"Ti piace?"sento la sua voce provenire dalla porta.

"Hai scelto la mia biancheria?"gli domando non sapendo se essergli grata o meno.

"Ho incaricato qualcuno che ti comprasse qualcosa e, sinceramente, questo è uno dei miei capi preferiti."

"Be non è il mio ... genere"dico voltandomi. Lui è li, sulla porta. Con i pettorali completamente scoperti e l'asciugamano avvolto intorno la vita, i capelli bagnati e le guance rosse per il getto bollente dell'acqua.

"Ti sei ... fatto una doccia"dico balbettando. Perché sto balbettando?-penso.

"Non devi imbarazzarti Clary, siamo sposati"mi ricorda.

"Anche fratelli"gli ricordo a mia volta.

"Questo è ... un dettaglio irrilevante per noi"mi dice facendosi sempre più vicino. Indietreggio stringendo sempre più forte l'accappatoio sul petto.

"S-sarà meglio che lo provi"dico riferendomi all'indumento sul letto.

"Penso che non ce ne sarà bisogno"mi dice scuotendo la testa e sorridendo malizioso. Deglutisco mentre lui mi afferra le mani e spostandomele si impossessa del mio accappatoio. Me lo sfila facendolo cadere morbido a terra. Distolgo lo sguardo imbarazzata.

"Sei perfetta"dice lui calmo mentre allunga la mano per accarezzarmi. Sfiora appena il seno e sento i miei capezzoli indurirsi. Quanto vorrei sparire in questo momento.

Mentre cerco di non guardarlo sento le sue mani afferrare il mio volto e sollevarlo perché lo guardi.

"Guardami Calry"mi sussurra e senza capire il perché faccio come dice. Lo vedo farsi sempre più vicino. Non è la prima volta che mi bacia, ma ogni volta non riesco a fare a meno di provare questi continui sentimenti contrastanti. Dopo un tempo che pare un'eternità le sue labbra arrivano alle mie e lo sento baciarmi con dolcezza. Si stacca appena ogni tanto per riprendere fiato tra un lungo bacio e l'altro mentre mi accarezza la guancia delicato. C'è dolcezza nei suoi movimenti e amore. E se lui .... No! Clary no!Ricordati chi è il vero nemico. Continuo a ripetere a me stessa. Nessuna sindrome di Stoccolma mi confonderà la mente.

Mi stacco con forza da lui e l'osservo scioccata e spaventata. Lui capisce tutto e inspiegabilmente mi lascia andare. Afferro il mio accappatoio a terra per coprirmi e afferrando l'intimo mi dirigo in bagno. Una volt dentro mi siedo a terra nel tentativo di riprendere fiato e al tempo stesso di riprendere la ragione e il controllo del mio corpo che pulsa ansioso di ritornare tra le sue braccia esperte.

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Schiava di un DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora