Cap. 10: Soffice .... Izzy

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Le mura di quella casa, seppur molto spaziosa, mi stavano opprimendo, così decisi di uscire fuori a prendere un po' d'aria. Il giardino sul retro era ancora più grande della casa stessa. Iniziai a camminare tra quella colta distesa di fiori e piante di ogni genere. Guardo ammaliata quei colorati petali e mi lascio cullare da quei dolci profumi emanati. Esplorando ogni singolo centimetro di quel posto, quando non mi rendo conto delle ore che passano. Sto quasi per tornare a casa, quando un rumore da dietro un cespuglio di morette cattura la mia attenzione. Lo aggiro cauta e al tempo stesso curiosa. Sento il battito del mio cuore accelerare e subito rallentarsi appena capisco cosa sia.

E' un tenero e soffice gattino bianco.

"hey cucciolo, che ci fai qui?"dico prendendolo da terra.

"Lo hai trovato?"sento la voce di Sebastian dietro di me. "E' un regalo"continua.

"Per me?"gli domando.

"Tutto questo è per te"dice facendomi segno con le braccia all'enorme casa alle sue spalle.

Sorrido appena alla vista di quel tenero batuffolo di cotone.

"Come lo chiamerai?"mi domanda arrivandomi alle spalle.

"Non lo so ancora. E' maschio o femmina?"gli domando.

"E' una femmina"dice lui.

"Devo ancora pensarci"dico tentennando. Una parte di me vuole chiamarla Izzy, ma alla vera Izzy molto probabilmente non avrebbe fatto poi un gran piacere.

"Vuoi uscire questa sera?"mi domanda.

"In un altro di quei tuoi locali?"gli domando scettica.

"Se ti va restiamo a casa e vediamo un film"dice.

"Ti limiteresti davvero a vedere un film con me e te stesi l'uno accanto all'altro sul divano?"dico fingendo cortesia.

"Non ti nego che preferirei fare altro con te sdraiata su un divano, ma ti ho dato un paio di giorni e voglio mantenere la promessa data."

"Idiota"dico scuotendo la testa.

"Che c'è?"mi domanda.

"Possibile che tu non riesca a pensare ad altro. Insomma, si, sapevo la tua risposta,era scontata, ma potevi almeno fingere un po' non credi?" dico e lui fa spallucce. Esasperata emano un teatrale sospiro e mi sistemo meglio il gattino sotto braccio.

"Io entro, inizia a far freddo qui" annuncio mentre mi dirigo verso la casa.

"Ti raggiungo"mi dice.

Una volta dentro si dirige in salotto verso il video registratore.

"Allora scegli un film"dice.

"Ero ironica prima"gli faccio presente.

"Io no. ll titolo del film per favore"mi ordina con un falso sorrisetto di cortesia.

"Questo"dico indicandone uno a caso.

"Orgoglio e pregiudizio? Sul serio?"mi domanda scettico mentre gli porgo il DVD.

"Era tra la lista dei tuoi film"gli faccio presente.

"In realtà è la tua lista dei film. Sono tutti i tuoi preferiti"mi dice. Do una rapida occhiata ai film e noto che ci sono tutti i titoli dei film che adoro.

"Mi hai spiata?"lo rimprovero.

"No, ho fatto irruzione nella tua vecchia casa e preso un po' di roba"ammette sfrontato.

"Ti spaccherei la faccia"gli dico mentre l'osservo accomodarsi sul divano.

"Shhh...inizia"mi ammonisce premendo play.

"Osi dire Shhh a me! A te non piace neanche Orgoglio e Pregiudizio!"gli faccio presente, ma lui senza dire una parola allunga le braccia verso di me e tenta di sfilarmi il gatto di mano.

"Fermo. Cosa vuoi fare a Izzy"dico d'istinto.

"Izzy? Allora è così che lo hai chiamato? Come Isabelle"mi domanda con un mezzo sorrisetto in bocca.

"Non volevo chiamarla così, ma credo che Izzy sia un nome carino per un gatto ... e poi non è questo quello di cui stiamo parlando, cosa volevi farci con il gatto?"gli domando, cercando di ruotare la spalla per non farglielo prendere, ma alla fine lo afferra comunque.

"La stai spaventando" dice portandosela in braccio e voltandola contro di se. Ora sono muso a naso, e la gattina gli fa le fusa strofinandosi contro di lui.

Ennesimo lato dolce che potrei amare del mio pseudo fratello, certo sempre se lui non mi ricordasse ogni due minuti quanto sia maniaco e perverso.

"Porti i pop corn? Sono in una busta sullo scaffale a destra vicino al frigo, quello in alto con il manico verde mare"mi dice.

"Ora sono anche al tua cameriera?"gli domando.

"Devi solo prendere una busta di pop corn. Puoi spostarti, grazie non vedo lo schermo?"mi domanda facendomi segno di togliermi davanti al televisore. Ruotando gli occhi all'indietro e sempre più esasperata mi dirigo in cucina. Prendo quando mi è stato chiesto, apro la busta e verso i pop corn in una ciotola grande. Quando torno in salotto lo trovo sdraiato sul divano che accarezza il gattino, tutto concentrato sul film che era iniziato da un po' ormai.

"Ecco"dico porgendogli la ciotola e riprendendomi la gattina. Mi stendo sul divano accanto a lui e inizio a guardare il film.

"Puoi appoggiarti a me se vuoi"mi dice. "Starai più comoda"

"Sto bene così grazie"

"Come vuoi. Pop corn?"mi domanda.

"No"rispondo distratta troppo intenta a coccolare il gatto.

Ormai non stavo più seguendo il film, fatta qualche eccezione in alcune scene. Ero tutta concentrata dalla mia tenera Izzy, che si addormentò sulle mie ginocchia a suon di tenere carezze. Lentamente mi addormentai anche io e pian piano scivolavo sempre più di lato. Non volendo mi appoggiai contro la spalla di Sebastian e mi trovai subito in una posizione nettamente più comoda.

"E' finito?"domandai assonnata.

"Sono qualche altra scena"disse lui ancora tutto concentrato. E pensare che non voleva neanche vederlo per quanto scettico sembrasse.

Senza che possa fare niente per impedirglielo, solleva il braccio e io scivolo con il capo sul suo petto, la fronte contro il suo mento. Posa una mano dietro la mia schiena e comincia ad accarezzarmi i capelli con fare distratto. Poi mi bacia la fronte, per la seconda volta. Un gesto semplice, puro e casto, esattamente il genere di amore che dovrebbe sussistere tra fratelli. Per un attimo, fingo che tutto quello sia reale, che siamo una normale famigliola e che mi sto godendo un film in salotto con mio fratello e il mio gatto, mentre i nostri genitori sono fuori e torneranno presto. Ancora persa tra i miei pensieri abbasso lo sguardo a causa delle pesanti palpebre. La ciotola dei pop corn è per metà svuotata, la sua giacca emana un profumo di lavanda e lentamente,proprio quel profumo e quel suo tocco rilassante ed esperto sulla sua testa, mi cullano nel mondo mistico e ignaro dei sogni.

Schiava di un DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora