Cap.22 Febbre, confessioni, rivelazioni....

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OKAY, SO CHE MI ODIERETE, MA NON E' COLPA MIA, INSOMMA PRENDETEVELA CON COLORO CHE HANNO SCELTO MATTHEW DADDARIO COME PRESTA VOLTO DEL MIO STUPENDO ALEXANDER NELLA SERIE TV. ESSENDOMI IMMEDESIMANTA IN CLARY IN QUESTA STORIA, LA CONSEGUENZA FINALE DI TALE SVOLGIMENTO ERA PIUTTOSTO INEVITABILE NON TROVATE?

Mi ero addormentata da un paio di minuti, quando il cigolio della porta non mi svegliò.

"Scusa, ci ho messo più tempo del previsto, spero che la febbre non ti sia alzata più di tanto, ecco quello che ti serve per rimetterti in sesto" e sollevandomi la testa e avvicinandomi un bicchiere d'acqua e medicina alla bocca mi sollecita affinché io beva.

"Coraggio, bevila tutta"mi dice. Dopo aver ingerito quella sostanza, sulle mio volto si dipinge una smorfia di disgusto, e subito con la mano gli faccio cenno di allontanarsi che ho finito tutto. Alec appoggia il bicchiere vuoto sul comodino accanto al letto.

"Io devo fare un paio di cose, tu puoi ... accidenti"sbotta toccandomi la fronte. Mi lascia per qualche istante e io crollo come una pera cotta sul letto, sprofondando con la testa nel cuscino.

Sento Alec correre in bagno e aprire il rubinetto della vasca. Poi torna da me e sollevandomi come prima mi porta in bagno. Ancora vestita mi immerge nella vasca, sorreggendomi dalle braccia.

"Non voglio fare il bagno"protesta intontita.

"Dobbiamo fare abbassare la temperatura"dice.

"Prendi il tuo stilo"gli dico mostrandogli l'ovvio.

"Non è al momento disponibile"dice con fare teso.

"Prendi il mio"gli dico.

"Neanche quello è al momento disponibile"

"Che diavolo vuoi dire"

"Ho dato il mio stilo a Magnus. Doveva studiarlo per non so cosa e il tuo è andato perso durante il teletrasporto"

Lo sento premermi la spalla con un asciugamano.

"Andiamo forza"ripete tra i denti mentre cerca di far scendere la temperatura.

"Hai le mani fredde"dico allontanandolo. Alec è in ginocchio fuori dalla vasca e per poco non cade all'indietro quando lo spingo via.

"Sta ferma e vedi in non sprofondare, reggiti con le braccia al bordo della vasca."dice mentre si rimette in piedi. Faccio come mi dice e quando arriva alla porta, si volta appena per ammonirmi di nuovo.

"Non affogare!"e detto questo esce dal bagno. Lo sento uscire anche dalla stanza e socchiudo gli occhi. Mi sento così stanca e vorrei solo essere lasciata in pace a dormire.

Dopo un paio di minuti lo sento rientrare.

"Ho chiesto giù se ci davano un po' di legna. La nostra stanza ha un camino"mi spiega "Dopo che sei svenuta in preda alla febbre, ho chiesto una stanza confortevole e mi hanno dato questa."dice mentre cerca di sollevarmi.

"Possiamo andare all'accademia"gli dico.

"Il bracciale di Magnus non funziona, ho consumato troppa energia con tre viaggi temporali, quindi è per questo motivo che oggi dormiamo qui e partiamo domani appena l'amuleto si sarà ricaricato"dice.

"Pronta?"mi domanda riferendosi al fatto che stava per sollevarmi dalla vasca e io annuisco.

"Andiamo"dice afferrandomi e stringendomi a se.

"Ti sto bagnando tutti i vestiti"borbotto, ma lui pare non starmi a sentire.

"Okay, allora siediti qui"dice poggiandomi su uno sgabello e inginocchiandosi accanto a me.

Schiava di un DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora