Cap 2 Nozze

2.2K 91 7
                                    

L'abito bianco era appeso alla stampella di fronte a me. Lasciai scorrere le dita lungo il tessuto di seta e chiffon, accarezzando il pizzo e la rotondità delle perle sul corsetto. D'improvviso un rumore alle mie spalle catturò la mia attenzione.

"Muoviti, non abbiamo tutto il giorno"disse l'uomo alla porta uscendo e sbattendola poi con forza. Che scemenza celebrare una simile funzione in quel posto, che scemenza questo matrimonio. Come se un demone fosse in grado di amare o anche sono concepire una cerimonia del genere. Indosso il vestito e mi osservo allo specchio. Una lacrima si fa spazio tra i miei occhi. L'asciugo in fretta prima che possa scorrermi sulla guancia e rovinare il trucco. Avrei dovuto indossare un vestito del genere in un giorno speciale e soprattutto con una persona speciale. Socchiudo gli occhi ed eccolo li. Jace mi sorride solare come non mai e io vorrei tanto stringerlo a me ma non posso, perché è solo un'illusione. Respiro a fondo in quel corsetto che mi stringe in vita e sollevando lo sguardo mi voltai dirigendomi verso la porta. L'aprii e attraversai quel corridoio a passo lento e cadaverico. Davanti alla porta principale c'era un uomo che mi passò un mazzo di rose bianche. Lo presi e lo guardai con titubanza. D'istinto sollevò il braccio per farmi aggrappare a lui. Lo fissai con rancore fino a che la voce di Sebastian da lungo il corridoio non attirò la mia attenzione.

"Se non le dispiace, vorrei parlare qualche minuto da solo con la mia promessa sposa"dice lui.

"Perché questa pagliacciata?"gli domandai fregandomene del fatto che eravamo in una chiesa.

"Per te Clary, voglio che tu non ti perda nessuna esperienza umana."

"Ho rinunciato alla mia umanità il giorno maledetto in cui ti ho conosciuta"dico.

"Okay, come ti pare. Possiamo anche andarcene se vuoi"dice lui con le mani in tasca e perfettamente a suo agio.

"Così che tu possa trovare una scusa e attaccare i miei amici, neanche per sogno. Ho promesso che ti sarei stata accanto e che ti avrei sposato, solo così tu non farai del male a nessuno" gli ricordo.

"Noi demoni non crediamo in tale convinzioni del cavolo sappilo. Per noi il matrimonio è irrilevante, perché può sempre finire ... noi usiamo altri metodi per legarci pienamente a qualcuno"mi confessa.

"Berrai il mo sangue?"gli domando scocciata.

"No per il momento"ammette lui e io mi irrigidisco. Ovviamente lo nota e sorride beffardo.

"E allora cosa?"gli domando.

"Sarai completamente mia quando ti legherai a me. In ogni modo umanamente e spiritualmente possibile"

"Stai dicendo ...?"provo a dire ma non trovo le parole.

"Si Clary, hai capito benissimo"dice lui con soddisfazione.

"No"dico scuotendo il capo "Non hai capito niente. Potrai avere il mio corpo ma non sarò mai tua, perché il mio cuore e la mia anima, tutto il mio amore, apparterrà per sempre e soltanto a Jace"gli dico voltandomi di spalle e fissando l'orizzonte fuori dalla finestra.

"Cambierai idea una volta a casa"mi dice. Lo sento prendere un bicchiere di brandy e bere.

"No, non lo farò mai. Io amo Jace"dico e appena pronuncio quelle parole sento il bicchiere nelle mani di Sebastian andare in frantumi. Lo sento anche muoversi verso di me con un passo svelto e aggressivo. Mi sbatte contro il muro e premendo sulla mia schiena mi afferra il collo con una mano. Mi sta facendo male, ma non voglio dargli quella soddisfazione di vedermi soffrire. Scosta i capelli con una mano e avvicina la sua bocca al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa.

"Ora apri bene le orecchie sorellina e ascolta ciò che ti dirò perché non te lo ripeterò un'altra volta. Si dia il caso che abbiamo stipulato insieme quel patto e se tu dovessi malauguratamente scioglierlo o anche solo infrangere una delle più piccole e misere clausole, io distruggerò tutto ciò che ami, sterminando tutta la tua famiglia e sai da chi inizierò?"mi domanda infuriato mentre la sua presa stringe sempre più forte contro il mio collo. Le lacrime iniziano a scendere silenziose e autonome sul mio viso.

"Inizierò dal tuo adorato Jace."dice e la sua voce si fa improvvisamente affilata come la lama di un coltello.

"Lo ucciderò, aprendolo come un animale e strappandogli gli organi, anzi no, lo squarterò vivo in modo da ampliare il suo dolore e poi, dopo avergli strappato il cuore dal petto lo divorerò come solo un vero demone sa fare"continua a dirmi lui a denti stretti. D'istinto la tristezza si trasformò in dolore e si scatto posai le braccia al muro, spinsi indietro e me lo scrollai di dosso tirandogli una testata sul naso. Mentre mi giro allungo la mano e gli tiro uno schiaffo graffiandolo appena vicino l'occhio. Lui mi afferra per i polsi tirandomi a se, ma io lo respingo e finiamo a terra. Rotoliamo come volpi nel tentativo di sovrastare l'altro e alla fine lui ha la meglio. Mi sbatte a terra con forza riprendendosi in fretta dal mio schiaffo e mi blocca i polsi con le mani sulla testa.

"Ahahah"lo stento ridere mentre mi dimeno nel tentativo di liberarmi dalla sua presa letale.

"Sei uno schifoso ..."provo a dire, ma di scatto lui stacca una mano e mi afferra il collo. Respiro a fatica.

"Lasciami" riesco a dire a mala pena. Lo sento allentare la presa e fare dei piccoli cerchi circolari sulla mia pelle con il pollice. Ansimo a fiato corto, mentre sulla mia schiena si alternano un susseguirsi di brividi che si dilatano e disperdono su tutto il corpo.

"Non ti farei mai del male Clary"dice chinandosi su di me con il suo viso a pochi centimetri dal mio volto.

"E allora lasciami andare"gli sussurro e lui scuote la testa.

"Hai promesso sorellina. Tu sarai mia"

"Ti ho già detto che il mio cuore non ti apparterrà mai pienamente"gli ripeto per l'ennesima volta.

"Ma il tuo corpo si giusto? Mi basta quello"dice per poi chinarsi mio orecchio e sussurrarmi "E sentirti gridare di piacere il mio nome, legarti al mio corpo e ansimare di piacere a ogni mio tocco ..."sussurra sfiorandomi con i denti il lobo destro e facendomi sussultare. "Come adesso. Il tuo corpo è palesemente attratto dal mio. Senti come si muove? Senti come reclama di essere mio"

"Ti sbagli"ringhio.

"Davvero?"domanda facendo scorrere le dita della sua mano lungo la schiena. Involontariamente dalle mie labbra aperte esce un verso strano. Sto ansimando. E ... sto godendo.

"Visto?"domanda con soddisfazione sorridendo appena. "Non sai quanta voglia io abbia di strapparti questo stupido abito di dosso e farti mia su questo pavimento"

"Allontanati"dico a fatica.

"Non vuoi che mi allontani davvero"dice lui accarezzando i fianchi. Esattamente come se fossi sotto l'effetto di qualche sostanza stupefacente ruoto gli occhi indietro e incarno la schiena.

"Sta a te Clary"dice lui con voce roca e suadente. "Dimmi di entrare in te, di farti godere. Dimmi che sei mia" continua lui. Orami ho gli occhi socchiusi e non capisco più niente. Sto quasi per cedere alle sue parole quando acquisto un tantino di lucidità e decido di impormi.

"No"sbotto spalancando gli occhi e spingendolo via. Di scatto mi rimetto in piedi e mi incammino verso la porta. Esco chiudendola con forza e corro lungo il corridoio. Sento i suoi passi dietro di me, ma la cosa a spaventarmi di più è la reazione del mio corpo. Sentivo la mancanza del suo petto premuto contro il mio e sento la mia pelle andare in fiamme nel punto in cui mi aveva sfiorata poco fa. Iniziai quasi a godere di quella corsa. Era come se alla mia mente piacesse quella sensazione e stesse pregustando la ferocia di quando lui mi avrebbe trovata. No, non posso pensare a cose del genere. Ma all'improvviso lui mi afferra per il braccio prima che io possa uscire da quella chiesa e mi ricorda un punto del patto che in quel momento avevo dimenticato.

"Avevi promesso di sposarmi o sbaglio? Non vorrai mica piantarmi sull'altare?" dice lui ironico. Respiro appena e mi osservo attorno spaesata ma realizzo molto in fretta che la cerimonia sta iniziando sebbene contro la mia volontà.

Schiava di un DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora