Appena ho visto te - Sajolie

Capitolo 5

Lil's pov

Il risveglio è stato abbastanza brusco, sentivo delle urla. -AVETE SCOPATO?- essendo ancora abbastanza rincoglionita dal sonno non capivo di chi trattasse -COSA? CHE DICI- questa la riconoscerei tra mille era Sarah. Apro leggermente gli occhi con difficoltà essendo accecata dalla luce. -Ma che è sto baccano- ho la voce ancora impastata dal sonno, che figura di merda. Sento delle risate.

-Buongiorno fiore- ora che riesco a vedere è Sofia. Dovevo immaginarlo. Lascio il mio sguardo vagare per la camera, cazzo. Ho dormito abbracciata a Sarah, che infatti è in piedi vicino alla ballerina. Ora che faccio? Inventati una scusa del cazzo dai Angela

-Forse è meglio che io me ne vada via-

Cogliona.

dico con un tono di voce basso avendo quasi paura. Non lascio il tempo a nessuna delle due di rispondere che me ne scappo via e sono già sul divano.

10 minuti dopo mi si approccia Mew, con quella faccia da ebete. -Allora? come mai stamattina non eri nel tuo letto?- sghignazza nel mentre. -Uhm...come dire, mi sono addormentata- guardo altrove abbastanza imbarazzata. -Con Saretta mi sembra ovvio- mi metto le mani sul viso, sto arrossendo seriamente? -Dai susu non devi vergognarti, vieni con me andiamo in camera e mi racconti-

Partiamo benissimo con la giornata, mi sono appena svegliata e devo parlare, ma chi ha voglia a quest'ora.

Sono le 16 e sono nel giardino posteriore, ho il computer sulle mie gambe mentre sto cercando ispirazione fallendo miseramente. I miei pensieri ricadono sempre su quella ragazza minorenne, com'è possibile?

Mi perdo a fissare la pagina bianca del mio computer, scrivo sempre quando ho l'ispirazione, eppure io sento che in questo momento la ho, solo, perchè è vuota questa pagina? Sbuffo senza volerlo. Sarah mi fai perdere la testa. Dio che nervoso

La porta si spalanca all'improvviso. -Oh ci sei tu qui, ecco dov'eri, vabbè scusami me ne vado- ma è fatto apposta? -No rimani pure non mi dai fastidio amore- le sue guance diventano di un leggero rosa, io guardo altrove timidamente. Cazzo Angela ma ti sei rincoglionita? perché l'hai chiamata "amore".

Sorride, si siede al mio fianco e guarda il mio pc -scritto ancora nulla?- faccio segno di no con la testa. -Non trovo l'ispirazione- lei mi guarda e anche io, ci fissiamo per qualche secondo che sembra un'eternità. -Come mai non sei insieme alle altre diciassettenni?- le chiedo con un sorrisetto in volto, lei mi guarda male e fa il muso. -Basta me ne vado- la guardo ancora divertita -sei una bimba, letteralmente- si alza, la continuo a guardare, sono consapevole del fatto che poi si sente in colpa ad ogni minima cosa, difatti gira verso di me. Allungo un braccio in segno di farla sedere nuovamente, così fa. -So che non puoi resistermi- dico ridendo lei mi guarda negli occhi -come non potrei? con quegli occhi che hai- okay devo dire mi ha fatto strano sentirlo dire, poi da lei.

Abbiamo iniziato a parlare, rimanendo abbracciate l'una all'altra, ma quanto cazzo è bella questa ragazza.

Devo essere sincera siamo entrate molto in sintonia, cosa che non mi sarei mai aspettata onestamente, insomma abbiamo 6 anni di differenza, e siamo molto diverse, in tantissimi aspetti.

Gli opposti si attraggono? Giusto?

Cammino per la casetta per dirigermi in cucina, ci trovo Sofia e Marisol e Stella. Benissimo. Le compagne di stanza di Sà.

Quando mi avvicino un minimo si girano a guardarmi, ovviamente. -Cos'ho fatto? non posso mangiare?- si fissano tra di loro e nuovamente su di me. -Certo, mangia pure- mi risponde Sofi con un tono che non saprei descrivere.

Inizio a mangiare l'uovo strapazzato che ho fatto e mentre mi siedo al tavolo le tre moschettiere si siedono di fianco e di fronte a me. -Mi sento leggermente osservata- apre bocca Stella -dunque Angie, cosa pensi di Saretta?- mio dio iniziamo con le domande, prendo un boccone e poi rispondo -penso che è una brava cantante e la stimo molto artisticamente parlando, poi umanamente che è una brava ragazza, ma si sottovaluta molto.-

Loro mi guardano perplesse -e basta?- risponde l'allieva della maestra -vabbè è una bella ragazza, che devo dirti?- non le si può dire a nulla a Sarah, cioè guardatela. Comunque ci sono andata tranquilla con le parole non potevo dire "bellissima", se no si mettevano ad urlare.

Ci sono andata leggera ma le loro reazioni sono il contrario di come io ho fatto, sobbalzano in piedi e se ne vanno ridacchiando un "hihihi"

Bah non le capirò mai. 

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scusatemi se i capitoli sono molto corti, giuro che con l'estate arriverà qualcosa di più.
sto provando a dare del tempo a questa storia, ma con gli esami non è semplice 🥹

grazie a tutti per i commenti e le stelline<3