Capitolo 9

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Lil’s pov

C’è sempre qualcuno in mezzo e poi se quel qualcuno è soprattutto lui.

Che coglioni.

Mi butto sul letto con la voglia di fare qualsiasi cosa è uguale al volere fare i compiti che mi davano a scuola.

Io ho provato ad aspettare Sarah ma non torna più, si sono fatte le 22, sono due ore che la aspetto. Onestamente non so nemmeno se aspettarla più.

La mia stanchezza prende il sopravvento, e gli occhi iniziano a chiedersi magicamente come sempre abbraccio il cuscino a pancia in giù mi addormento.

Il risveglio è stato il più tranquillo del solito, solamente perchè avevano quasi tutti lezione. La prima cosa che faccio la mattina è andare in bagno, mi lavo la faccia, mi sistemo un minimo per provare a sembrare 'decente' e poi mi dirigo in cucina. Guardo il tabellone per vedere che lezione ho, sono apposto fino alle 16, non mi ricordo ancora tutti i miei programmi, ma magicamente quello di Sarah lo so a memoria.

Prendo del cibo dalla dispensa mi metto sul davanzale della cucina e inizio a mangiare. Entra in cucina Mida, ha una faccia triste, sarà successo qualcosa con Gaia? Speriamo di no, non voglio vedere Gaietta triste con qualcuno con cui deve vivere fino a non si sa quanto, non so in cosa sperare in questo momento.

Porto la fetta con sopra la marmellata alla mia bocca, lo guardo ha la testa bassa, pensandoci bene lui è legato a Sarah e anche a Francesco. Non dirmi che Holy ha fatto qualcosa, giuro che se.

Dio cristo, Angela calmati non puoi saperlo.

La mia curiosità un giorno mi ucciderà. -Buongiorno Mida, tutto okay?- mi guarda annuendo. Tutto qui? è serio? non so più che dire, come si va avanti una conversione?

Finisco la mia colazione e mi alzo per poi andare nella stanza di Sarah.

Stella appena apre la porta mi vede e fa un sorriso rassicurante ma percepisco palesemente che qualcosa non va. Si alza e lascia la camera, ma che cazzo? Poteva benissimo stare qui.

Mi accovaccio vicino al letto di Sarah. È girata, ha le spalle rivolte verso l'esterno. Provo a chiamarla dolcemente, se non risponde significa che dorme, okay Angela. -Sarah- dico una volta, forse troppo piano riprovo -amore- ho alzato leggermente la voce, ultimissima volta. -Sarotta- nessuna risposta da lei, io ci ho provato.

Faccio per alzarmi ma qualcosa mi ferma, mi prende il polso. È la piccolina, che poi mi dice con voce spezzata e ancora impastata -ti prego rimani- mi piange il cuore vederla così, Fransisco l'ha distrutta, oppure può essere lei e tutti i suoi pensieri che si fa credendo di non essere mai abbastanza.

Vorrei darle i miei occhi per farle vedere come la vedo io.

Alzo le coperte e mi ci infilo sotto, mi sistemo e mi abbraccio a lei, le metto un braccio attorno alla vita e inizio a farle dei grattini su di esso. Le lascio diversi baci sulla testa, lo percepisco le è venuta la pelle d'oca, mio dio quanto è piccola. Però oltre a questo percepisco che si rilassa sotto il mio tocco, il che mi fa sorridere come una cogliona.

Passa del tempo, il suo respiro diventa pesante e regolare, significa che si è addormentata, la avvicino ancora a me e chiudo gli occhi.

Provo a dormire, stare così insieme a lei mi fa un effetto abbastanza strano, ma è come se mi sentissi a casa, sembra di avere una connessione con lei.

Mi sveglio, sento muoversi qualcosa, mi sono addormentata con lei tra le braccia, è stato così semplice, nessuna tensione, niente parole semplicemente tocco fisico e basta. Il che mi fa sorridere nuovamente.

Al mio secondo risveglio sento delle scosse che mi vengono date e no non è Sarah che si muove, ma qualcuno che muove me. Mi giro c'è Sofia che vuole una spiegazione a tutto, ma proprio ora?

Mi guarda confusa. Nel mentre che prova ad aprire bocca velocemente con la mia mano gliela chiudo -shh, stai zitta che sarotta dorme- dico a bassa voce, per poi farle segno di andare, con un passo tutto tranne che leggiadro Sofi se ne va, gesticolando un "vi tengo d'occhio".

Mi rigiro e vedo semplicemente il corpo della ragazza con cui ho dormito, si sta muovendo più del solito. Basta qualche secondo e me la ritrovo con la faccia vicina alla mia, ci distanziando solo 3 centimetri.

Divento rossa in faccia, chiudo gli occhi e faccio finta di nulla. Li tengo leggermente socchiusi per vedere se lei si muove, e difatti quei minuti che sembrano anni vedo che si stropiccia gli occhi.

Così decido di aprirli anche io, faccio un sorriso confortevole e lei arrossisce. Porto la mia mano sul suo visino, metto il mio arto sulla sua guancia e con il pollice le lascio leggeri carezze.

-Bel buongiorno- dice sorridendo, guarderei quel sorriso per ore, non smetterei mai di distogliere lo sguardo. -Buongiorno a te minorenne- le scappa una risatina per poi mettere il suo braccio sui miei capelli e lasciarci gradevoli tocchi.

Iniziamo a guardarci negli occhi, per poi non resistere le guardo le labbra, lei fa lo stesso, entrambe alterniamo innumerevoli volte. È un qualcosa che non vorrei mai smettere di provare, mi sto sentendo troppe emozioni. Il suo tocco, i suoi occhi, le sue labbra, lei. Okay ho le farfalle nello stomaco, semplicemente perché lei esiste.

Provo a pensare un attimo ad adesso. Angela ma cosa fate? siete solo amiche. Giusto?

Provo in qualche modo a fermare i miei pensieri. Odio che il mio cervello comandi. -Mi vuoi raccontare che è successo patata?- mi guarda abbastanza impaurita e guardando oltre me.

Lo sapevo.

Appena ho visto te - SajolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora