Capitolo 15

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Sarah’s pov

Appena apro gli occhi c'è ancora Holy, lui mezzo addormentato, guardo l'orario e facendo questo minimo movimento si accorge che sono sveglia. Mi giro siamo faccia a faccia, mi fa molto strano stare abbracciata con lui.

-Sarah, devo parlarti- okay questa cosa mi spaventa. -Ho parlato con la Pettinelli e Rudy, ma non è questo l'importante, bastati sulla mia insegnante- lo guardo sono molto confusa. -Beh devo impegnarmi al massimo, se arrivo ultimo uscirò dalla scuola e mi dispiace dirlo- continua e sospira lui -voglio concentrarmi solo sulla musica nel caso fosse l'ultima settimana qui dentro. Grazie per tutto mi sei stata utile, amici come sempre- effettivamente io e lui non ci siamo mai detti un ti amo o cose del genere semplicemente un paio di baci nemmeno che fossero sto granché.

Le sue parole mi feriscono, pur sempre lui è stato d'aiuto molto. Lo abbraccio e lui si alza. Sono una cogliona, ho un carattere troppo buono a volte, gli ho dato fin troppe possibilità.

Rimango ancora a letto a piangere. E dopo un po' di tempo passato a fissare il soffitto decido di alzarmi a fatica. Appena spalanco la porta per le sale comuni c'è Giovanni che stranamente sta mangiando.

-Tutto okay?- con lui non ci ho parlato molto ma è un ragazzo gentile disponibile e ama mettersi in gioco, ero troppo concentrata a gossippare con le altre ragazze e soprattutto con Stella che sia con lui e con Ayle non ci ho parlato moltissimo diciamo. Ritornando a lui e alla sua domanda lo guardo e annuisco. Mentre lo faccio mi guardo intorno oltre a lui ci sono Martina e Lil appiccicate.

Invece che aiutarmi a sopportare il dolore che mia “sorella” è andata via dalla casetta lei si mette a parlare con quella che le ha preso il posto. Oltre a loro due ci sono Mida e Gaia che amoreggiano nel mentre che preparano una tisana pre-cena.

-Oi Sarotta- è la voce di Angela. Allora si è accorta della mia presenza. “Mh?” sono confusa, perché mi vuole parlare? Mi fa un segno di avvicinarsi a lei sul tavolo della cucina. -Cos’hai?- seriamente? Spero per lei che scherza. -Seriamente Angela?- le dico in modo freddo e distaccato. -Vuoi parlarne?- La ignoro completamente, che stesse insieme alla sua nuova fidanzatina.

Vederla con altre devo dire mi dà molto, ma molto fastidio. Ovviamente è in amicizia tutto ciò.

Per non pensarci prendo un bicchiere e lo riempio con dell'acqua, ogni tanto ne bevo un sorso, giusto per vedere che fa.

-Sarotta gelosa- dice quello stupido di Mida, giuro lo ammazzo. “Uuh” sento dire alle mie spalle sono: Sofia, Gio, Simo e Mew che è appena entrata nello spazio cucina. Martina mi guarda stranita. -Siete fidanzate?- spalanco gli occhi e sputo bagnando la maglia dell'allievo della mia stessa coach. -MA DAI- urla lui. In molti ridono. -Non ancora- continua Valentina, la guardo malissimo non avevo mai guardato nessuno in questo modo se devo essere sincera.

Se avessi avuto il superpotere di uccidere con lo sguardo Mew sarebbe già morta e portata in tomba.

-No Marty- continua Lil, ah già i nomignoli vedo. Intanto da quella situazione piena di imbarazzo sento le guance prendere fuoco letteralmente. -Amore, dire che sei rossa in viso è dire poco onestamente- questo è il ballerino che pratica modern allievo di Todaro, ma  perché tutti devono per forza puntualizzare queste cose.

-Non stiamo insieme, non abbiamo nulla, anzi il contrario. Lasciamo perdere. Mi dispiace Mida, scherzo non è vero- ridacchio mentre lo guardo fare una facciata buffa. -Ti consiglio di cambiararti- dico mentre finisco l'acqua e sciacquo il bicchiere posandolo nella lavastoviglie.

Scappo da quella situazione imbarazzante dirigendomi in camera dando un'occhiata veloce alle lezioni. Ovviamente le mie, quelle di occhi blu le so già.

Appena entro nella mia camera mi lavo la faccia ancora colorata di tonalità rosse per poi a peso morto mi tuffo sul letto sbatto i piedi e sbuffo sonoramente. La mia testa fortunatamente è vuota in questo momento, sento ogni mio singolo respiro e battito un po' più accelerato del normale.

Una mano si poggia sulla maniglia della porta, la sento aprirsi.

Appena ho visto te - SajolieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora