Prologo.

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🎧  Paint It, Black ─ Ciara 🎧

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🎧  Paint It, Black Ciara 🎧

Adorabile strega, ami tu i dannati? Dimmi, conosci l'irremissibile? Conosci il Rimorso dai dardi avvelenati cui il nostro cuore serve da bersaglio? Adorabile strega, ami tu i dannati?
─ Charles Baudelaire.

Valyria, Essos.

KENDRA

La notte a Valyria nel lontano continente di Essos era calda, buia e densa di magia. Le stelle brillavano debolmente, soffocate dal fumo delle fucine e dai draghi liberi che solcavano i cieli. Camminavo a passo deciso lungo i corridoi del castello, salii le scale in silenzio fino ad arrivare nella mia ala riservata.
Le altre consorelle mi temevano e giustamente, era loro dovere sentirsi inferiori a me: in quanto Strega Suprema io ero la loro guida, il loro punto di riferimento e dovevo mostrarmi sempre impeccabilmente pronta ad ogni evenienza. Nessuna di loro possedeva la mia forza,  tantomeno il mio lignaggio. Ero la discendente diretta della stirpe più antica, portatrice di un potere che nessuna delle mie pari poteva eguagliare. Prima della mia ascesa si dedicavano a incantesimi di guarigione, a riti protettivi, a... sciocchezze. Io, invece, affondavo le mani nel cuore stesso delle tenebre, nella magia più nera e oscura. In me c'era sempre stato un richiamo che mi conduceva inevitabilmente all'infimo. Ero stata io a portare il cambiamento nella congrega, ero stata io a trasformare tutte le consorelle e i confratelli, in streghe e stregoni devoti all'oscuro.

Al mondo c'erano poche persone che nascevano con il dono: la capacità di poter parlare con i morti, essere sensitivi, vedere ombre, sentire sensazioni o prevedere ciò che sarebbe successo in futuro. Questo dono ti permetteva di vedere oltre la sfera umana, scavava nell'inconscio nel profondo e vedeva cose che normali occhi non sarebbero in grado di percepire.

Io ero una di loro.

Ciò univa un filo sottile tra il mondo dei vivi e quello dei defunti, aprendo una finestra verso l'ignoto. Questi doni misteriosi e spesso incompresi avevano radici profonde nella storia dell'umanità, risalendo a tempi antichi quando i primi sensitivi e maghi praticavano riti e incantesimi per connettersi con l'aldilà.

Gli uomini da sempre avevano avuto paura della divinazione, della cartomanzia o verso coloro che definiti eretici, praticavano devotamente la stregoneria, un'arte antica, pagana, in stretto contatto con la natura, il sacro e il profano, il divino e il terrestre.
Il male peggiore per noi creature magiche però era sempre e solo stato l'uomo, che temeva la morte quando invece era sè stesso di cui aveva avere paura. Esso nella sua natura, era sempre stato l'artefice dei più grandi disastri: guerre, carestie, malattie: tutti eventi storici che hanno segnato per sempre la storia: le dittature, lo schiavismo, il colonialismo e lo sfruttamento sono stati causati tutti dall'uomo stesso e dalla sua insaziabile avidità. Quindi, se era avverso fino contro se stesso come poteva non rispettare o temere chi era diverso? La persecuzione delle streghe e i loro processi, ne sono stati da testimoni. 

ONCE UPON A DREAM | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora