Capitolo 30 | Ace of spades.

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⚠️ TW: malattia, sofferenza, scena di sesso descritta esplicitamente

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⚠️ TW: malattia, sofferenza, scena di sesso descritta esplicitamente. Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni e sono consenzienti in tutto e per tutto delle loro azioni. In merito alle nuove linee guida della piattaforma sono costretta a segnalarvi il capitolo, in caso non lo vorreste leggere per la tematica trattata.
Ci siamo, il prossimo è l'epilogo. ⚠️

L'asso di di spade rappresenta il karma, il destino, ciò che ci è imposto e che non si può evitare.

Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore.
─ Shakespeare.

🎧 Young and Beautiful ─ Lana del Rey🎧

Approdo del Re, Westeros.

AEMOND

Le lacrime iniziarono a riempirle gli occhi mentre mi ascoltava, il suo cuore spezzato che cercava una fessura di luce in mezzo alla sofferenza. «Aemond, sono malata ho il sangue infetto.» mormorò, come se volesse avvertirmi di quanto sarebbe stato difficile per me.

«Ñuha jorrāelagon, gaomagon jaelā dīnagon nyke?» "Amore mio, mi vuoi sposare?" insistetti io, lei chiuse gli occhi e annuì. «Si...» le tremò la voce. Per la prima volta, potevo percepire la sua paura.

«Kesan dīnagon ao lēda se Valyrīha» "Ti sposerò con la cerimonia Valyriana" le presi le mani tremanti nelle mie. «Bisa bantis, paktot kesīr» "Questa notte, proprio qui"

«Aemond...» sussurrò. «Iksan morghūljagon» "Sto morendo" continuò a ripetere, come se questo avesse potuto fermarmi e niente avrebbe potuto cambiare il mio sentimento per lei. «Lo so» risposi con sincerità. «Vorrei che tu fossi mia per sempre.»

Le sue lacrime scorrevano libere ora e le mie non erano molto lontane. Kendra non disse una parola, ma i suoi occhi mi dissero tutto ciò di cui avevo bisogno. Lasciò che la mia mano stringesse la sua con più forza, un gesto di accettazione silenziosa, un'intesa profonda che trascendeva le parole. Ci stendemmo ancora lì, sotto il manto stellato, abbracciati dal silenzio e dalla promessa di un amore che non conosceva confini. In quel momento, sapevo che non importava quanto tempo ci rimanesse insieme. Quel che contava era che fossimo insieme, ora e per sempre in vita o nella morte. Ero stato così tanto lontano da lei che il solo pensiero di perderla mi spezzava il cuore, lacerandolo in tanti pezzi. Nella mia vita non avrei mai amato un'altra donna come lei.

Accompagnai Kendra nelle sue stanze, la mia mente ancora turbata dalla profondità delle emozioni che avevamo condiviso: amore, gioia, dolore. Vederla così fragile eppure così determinata mi riempiva di un amore che non avevo mai provato prima.

Nel silenzio della stanza, mi avvicinai a lei e le presi delicatamente la mano. «Lascia che ti aiuti» dissi con voce dolce ma decisa. Lei annuì, i suoi occhi pieni di gratitudine e amore. «Aemond...» sussurrò mentre dietro di lei slacciavo i lacci del suo abito, aiutandola a spogliarsi, cercando di essere il più delicato possibile. «Sei sicuro di volerlo fare? Io... non posso darti niente» sussurrò abbassando lo sguardo. All'udire di quelle parole mi immobilizzai. «Non posso...» ripetè.

ONCE UPON A DREAM | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora