Una strega dell'Antica Valyria, giunge a Westeros in un momento di caos: alla morte di Re Viserys.
Kendra Vaelorian, con un preciso scopo di vendetta per lo sterminio dei suoi antenati da parte della casata del drago, possiede un'innata cattiveria...
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⚠️ TW: violenza ⚠️
Il Cavaliere di Spade rappresenta energia, impetuosità e azione rapida, spesso sfociando in aggressività e conflitto. Indica una persona o una situazione caratterizzata da impulsività e potenziale per scontri, riflettendo una determinazione intensa che può facilmente trasformarsi in rabbia.
🎧 How to disappear ─ Lana Del Rey 🎧
❝ Noi vogliamo, per quel fuoco che ci arde nel cervello, tuffarci nell'abisso, inferno o cielo non importa. Giù nell'ignoto per trovarvi del nuovo. ❞ ─ Baudelaire.
Approdo del Re, Westeros.
KENDRA
La mattina dopo mi risvegliai nel letto avvolta tra le lenzuola, il corpo caldo di Aemond era accanto al mio e un suo braccio era stretto intorno ai miei fianchi. I capelli argentei gli ricoprivano il volto sereno per il sonno. Si era addormentato tra le mie braccia, eravamo rimasti in silenzio per qualche istante prima che lui si addormentasse. Io, incapace di dormire ero rimasta in quella posizione per qualche istante in più e dopo ero caduta nel reame del sonno. Quando i raggi del sole s'infiltrarono dalla mia finestra e mi svegliai, realizzare ciò che era successo poco prima fu... umiliante. Mi ero concessa al nemico, lo avevo sedotto e ammaliato, lasciando che il suo desiderio prevalesse. Sapevo di aver fatto un ottimo lavoro, ma così mi ero anche messa alla sua merceè permettendogli di sfogare tutti i suoi desideri più nascosti.
Senza fare rumore mi alzai rivestendomi e dopo, davanti ad uno specchio posto sullo scrittorio presi un pettine e sistemai i miei ricci ribelli. Nonostante cercavo di distrarmi, pensavo incessantemente a quanto era successo: al modo in cui il Principe mi aveva baciata e si era lasciato toccare, completamente persuaso da me. Con la mente ritornavo indietro di ore, ripensando come quel contatto così intimo con lui mi avesse fatta cedere al desiderio.
Sapevo che da parte mia era tutta finzione, ma da parte sua quel desiderio ardente era vero, per me erano trascorsi ormai due anni senza che un uomo mi desiderasse. Provare nuovamente quelle sensazioni era stato inebriante, passionale, ma anche pericoloso.
Giunsi alla conclusione che per mantenere il piano integro dovevo allontanarlo: ciò lo avrebbe reso ancora più ossessionato da me e l'impossibilità di avermi gli avrebbe fatto perdere la testa. Se chiudevo gli occhi potevo sentire sulla mia pelle le sue labbra, le sue mani toccarmi il corpo senza alcun pudore e il suo occhio guardarmi come un drago affamato avrebbe guardato la sua preda.
«Principe Aemond, svegliatevi è giunto il momento di andarvene!» mi avvicinai a lui ancora dormiente nel mio letto e tirai giù le coperte. Si svegliò si soprassalto, quasi si vergognò di quando realizzò che era ancora nudo, senza vestiti. «Andatevene, non ho tempo da perdere con voi. Sapete dov'è l'uscita»
