17. sei troppo bella ev

45 8 3
                                    

ava
sei troppo bella ev
un giorno prima del compleanno di ava...

mi sveglio con la voce della mia migliore amica che si lamenta del fatto di avere troppo mal di testa.

"mamma penso oggi starò a casa" le dice jess pianucolando
"va bene, ma solo oggi eh" le dice lei uscendo dalla camera.

perfetto, oggi vado da sola.
mi alzo e apro il cassetto con il vestiti, prendo un paio di pantaloni bianchi della tuta e una maglietta a maniche lunghe attillata nera.
indosso tutto e piego la maglietta in modo che mi si veda un filo di pancia.

penso al giorno prima, nick ha pestato a sangue jacob, prego che lui non denunci.

metto il giacchetto in pelle e le scarpe bianche, noto dell'orologio che sono in anticipo di trenta minuti.

mi siedo sull'orlo del letto ed inizio a guardare il telefono.

'vengo io a portarvi a scuola'

un messaggio di nick.

'va bene ma jess oggi
non c'è'

'meglio saremo soli'

il solito coglione.
non ci riesce ad essere serio per almeno dieci minuti!?

'muoviti coglione'

'ai tuoi ordini'.

questo è stupido per forza.
almeno non dovrò andare a scuola a piedi.

raggiungo la cucina e saluto la madre di jess.

"vuoi un muffin?" domanda, i muffin della madre di jessie sono i migliori, anniusco con un sorriso stampato in faccia e lei me lo porge, ringrazio ed esco di casa.

nick è qui con cinque minuti di anticipo, mangio in muffin in un battibaleno e lo raggiungo.

entro nella sua maserati nera.

"ei" mi saluta ed io ricambio il saluto
"mi farai mai guidare la tua macchina?" domando provocandoli una risata isterica, lo fulmino con lo sguardo "certo che non te la farò mai guidare ev" risponde
"se voglio una cosa la ottengo" rispondo con un sorriso strafottente
"oh lo so bene, ma non la mia macchina" ribatte, li do una pacca alla spalla incitandolo a chiudere la bocca
"non mi colpire, a meno che vuoi che io faccia un incidente" non rispondo guardo abbasso il finestrino e sorrido falsamente.

arriviamo con dieci minuti di anticipo.
fa un sacco di freddo.

"e quindi domani è il tuo compleanno?" domanda sapendo già la risposta, annuisco "cosa farai?" domanda
"nulla, vado nella discoteca in qui mi hai sorpresa giorni fa" dico prendendolo in giro "scema non provarci".

passa un mio compagno di classe e mi saluta con un sorriso stampato in faccia ed io ricambio.

"chi cazzo è questo?" sbotta nicholas
"un amico, perché?" domando infastidendomi
"amico? da come vi siete guardati sembrate tutt'altro che amici" dice infastidito guardando dall'altra parte
"si può sapere che razza di problemi hai?" sbotto "guardami in faccia mentre ti parlo cazzo" grido contro di lui
"non posso" dice continuando a guardare da tutt'altra parte "che significa che non puoi?"
"sei troppo bella ev".

non lo capirò mai.
la campanella suona e cazzo devo muovermi.

apro la porta lo saluto con un gesto di mano ed entro in classe.

(pov's anonimous)

"dove cazzo si trova mia figlia, devo saperlo" sbotto contro il telefono
"ci stiamo lavorando, seguiremo il nostro piano"
"va bene ma muovetevi merda, non ho tutto il tempo del mondo lo capite o no?"
"va bene signore, faremo del nostro meglio" attacco il telefono.

ava

entro e guardo per i corridoi jacob con un sacco di lividi, li sta bene.
entro in classe ed inizio a seguire la lezione.
penso che parlerò a nick, non vuole dirmi quello che sa su di me e la mia famiglia.
io ho il diritto di sapere e ad ogni costo verrò a sapere di tutto.

finite le lezioni torno a casa, e mi metto alla scrivania della mia migliore amica per fare i compiti.

passione e tormentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora