50. non c'e il lieto fine per tutti

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non c'è il lieto fine per tutti

"pensaci james, io devo ucciderlo" dico contro di lui
"tu non puoi ava, hai quindici anni" risponde cercando di farmi capire l'errore che sto commettendo.

"se non mi aiuterete voi lo farò da sola che sarà molto più pericoloso" dico più derminata che mai e nicholas si avvicina a me
"non se ti lego al letto" sussurra all'orecchio ed io lo fulmino con lo sguardo.

"parlando di cose serie" fulmino nicholas con lo sguardo
"io voglio una pistola" aggiungo sedendomi sul divano
"non se ne parla" dicono insieme james e nicholas.

"ma tu eri d'accordo prima nel uccidere noah" sbotto contro nicholas
"esatto ma non d'accordo sul fatto di darti una pistola, non sai nemmeno come si usa" risponde lui scrollando le spalle.

coglione.

cavolo si stanno intrommettondo in cose che non li riguarda, io gli ho solo chiesto aiuto non li sto chiedendo il permesso.

"voi non avete capito -indico il dito prima ad uno poi all'altro- io non vi sto chiedendo il permesso io vi sto chiedendo aiuto" dico oggi più determinata che mai.

"andrò in quella piazza di merda ed ucciderò chiunque sia dalla parte di noah" aggiungo andandomene sbattendo la porta.

nicholas

ci serve un piano.

ava si vuole mettere nei guai.

e a me va bene uccidere Noah ma non gli è lo farò fare a lei.

il mio intento era mandare qualcuno ed ucciderlo.

"cosa facciamo?" domando sfinito
"l'unico modo è assecondarla, di certo non si fermerà e come ha detto ci ha chiesto aiuto se la lasciassimo da sola sarebbe rischioso lo stesso" risponde lui.

che casino.

forse dovrei rivalutare la cosa di legarla al mio letto.

"ci serve un piano" dico prendendo fogli e penna.

"chiamo anche ava" aggiungo sospirando.

raggiungo la camera dove ava è presente.

"va bene, hai il nostro aiuto" dico prendendola di peso e lei sorridente all'orecchio sussurra "non ci sarà occasione di legarmi al letto allora".

questa ragazza mi sta facendo impazzire.

presa di peso la butto sul divano.

"mi sento di troppo" dice James
"ti ricordo che è mia sorella" aggiunge ed io li rifilo il dito medio, lei è mia.

"allora, iniziamo" dice james prendendo uno dei fogli nel tavolo ed una penna
"mentre voi eravate di la a dirvi chissà cosa io ho già iniziato la trappola" aggiunge lui con tono provocatorio.

beccati in pieno.

"cosa hai fatto mentre stavamo..." dico lasciando la frase a metà "parlando" mormoro finendo la frase.

"sta notte andremo nella piazza, lì ho dato appuntamento in anonimo dicendo che ho della merce da darli" spiega il suo piano segnando le cose più importanti nel foglio.

"merce intendi...?" domanda ev
"si ava, droga" rispondo io guardandola con viso angelico.

"ok dopo?" domanda ava
"dopo tu -indica me- lo distrarrai".

aspettate devo fare da diversivo?
ma per chi mi ha preso.

"e dopo ava li sparerà con la pistola che ti sto per dare" finisce di spiegare tutto, tira fuori la pistola e la da a me.

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