44. voglio sapere chi è

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ava
voglio sapere chi è

mi sveglio con la voce di nicholas al telefono, chissà con chi parla ma sinceramente ho troppo sonno non mi importa.

da come parla e come si muove sembra in ansia, caspita però sempre problemi ci sono.

oggi dopo scuola devo per forza andare a trovare la madre di jess anche perchè sta per avere un figlio o figlia.

chi lo avrebbe mai detto.

"nick dopo scuola mi accompagni a casa di jess" dico facendo intendere che non è una domanda
"perchè? ti sei stancata di me?" domanda
"devo andare a vedere la madre perchè è incinta" rispondo sorridente, sono felicissima che jess avrà un fratello o sorella, sono la cosa più importante della vita.

vado in bagno e lavo faccia e denti, oggi per andate a scuola metto solo mascara anche perchè sono stanca.

poi corro in camera di nick, sono già in ritardo lo trovo cambiarsi ma non ci faccio nemmeno tanto caso.

prendo una felpa bianca con dei pantaloni della tuta bianca.

sciolgo le trecce che ho fatto ieri, per cui nicholas mi ha presa in giro tutto il tempo e i miei capelli sono stupendi.

"sono pronta" grido
"ah dobbiamo passare a prendere jess" aggiungo e lui annuisce prendendo le chiavi.

indossiamo le scarpe e usciamo di casa.

james

devo per forza parlare con ava, amanda mi aveva detto che quando sarebbe successo qualcosa di così grave lei avrebbe dovuto conoscere suo padre.
che è anche mio.

mio padre è uscito da questi giri quando ha scoperto di aver messo incinta la moglie di Noah, il criminale più temuto.

noah minacciò mio padre, disse che doveva mettersi da parte.

diceva che non li avrebbe fatto nulla per aver messo incinta la moglie, l'unica cosa che doveva fare era mettersi da parte.

quando li ho fatto conoscere la mia migliore amica amanda rimase veramente felice.

non poteva conoscere la figlia ma poteva sapere almeno come stava.

io e amanda uscivamo di nascosto, se i suoi genitori lo avessero scoperto non so cosa sarebbe successo.

ma nulla di buono.

la prima persona che ha visto prima di morire sono stato io, ricordo a memoria le sue parole.

noi siamo l'esempio di chi non ha potuto vivere al cento per cento.
lei per me non era una migliore amica ed io per lei non ero un migliore amico.

mi disse che mi amava da sempre e che era dispiaciuta di non avermelo detto prima.

non avremmo mai vissuto la nostra storia lo stesso.

magari in un altra vita...

potrei parlare di lei per ore, lei è il mio amore proibito.

la posso amare ma non la posso nè vedere nè sentire.

"james..." sussurò priva di forze, lo avevamo capito entrambi che quella sarebbe stata la nostra ultima conversazione
"stai troppo male amanda" dissi trattenendo le lacrime per non farla preoccupare
"james lo sai che oggi è l'ultimo giorno, e non sono stata del tutto sincera con te" balbettò ma tossiva, fin troppo ed io pregavo che lei stesse bene.

mi intrufolavo sempre in ospedale, dalla finestra della sua stanza e parlavamo.
entrambi sapevamo che quella malattia l'avrebbe distrutta.

"cosa stai dicendo amanda? che devi dirmi?" domandai accarezzandole il volto
"io ti amo, ti ho sempre amato, ma il nostro era un amore troppo proibito james, io e te non saremmo mai riusciti a vivere a pieno la nostra storia" disse piangendo, e a quelle parole anche io piansi
"anche io ti amo".

"papà" lo chiamo
"dimmi" lui è ancora distrutto
"devo farti conoscere mia sorella, ava" dico sperando che dica di sì anche se già so che lo farà
"cosa? non posso lo sai james" dice contrariato dalla mia decisione
"che significa non puoi? cazzo è tua figlia chissene frega se ti minaccia, so che un mio amico ha la situazione sotto controllo" dico facendolo ragionare, nicholas è attento ad ava e spero che riuscirà a tenere tutto segreto
"va bene, falla venire a cena domani" dice sconfitto dalla mia determinazione.

ho promesso ad Amanda che l'avrei aiutata in tutto mentre lei non c'era ed io manterrò la promessa.

vado in camera trionfante.

'vediamoci alle sette di sera prendi anche nicholas per sicurezza'

ava

esco da scuola e nicholas ci accompagna a casa di jess.

afferro un po' il telefono per vedere se c'è qualche messaggio.

'vediamoci alle sette di sera prendi anche nicholas per sicurezza'

un messaggio di james.

"alle sette vieni a prendermi ci dobbiamo vedere con James" comunico a Nick annuisce senza dire nulla.

"ciao ragazze" ci saluto e con la mia migliore amica entro in casa.

appena arrivo abbraccio forte forte la madre di jess, che per me è stata come la madre che non ho avuto.

"congratulazioni" dico con le lacrime agli occhi, sono veramente felice.

"avere una sorella o fratello è la cosa più bella che la vita possa darci" dico abbracciando anche la mia migliore amica.

infatti amanda mi manca un mondo.

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"ciao james" lo saluto abbracciandolo, mi ricorda tantissimo mia sorella, poi lui è mio fratello a quanto pare
"sorella è un piacere vederti" dice abbracciandomi, nicholas questa volta nemmeno è geloso tanto sa che siamo fratelli.

l'ho saluta con la stretta di mano.

"cosa volevi dirmi?" domando
"vieni domani a pranzo? ti faccio conoscere nostro padre" cavolo... non lo so veramente, perchè per tutto questi anni non mi ha cercata?
"perché adesso e non prima?" domando
"perchè è sempre stato minacciato da Noah, lui ha sempre voluto conoscerti" risponde, e forse ha ragione.

"va bene verró" accetto provocandoli un enorme sorriso
"lui è il tuo ragazzo?" domanda ed io sorridente annuisco.

"non ci conosciamo bene, sono James Tyler" dice con una stretta di mano
"piacere mio, Nicholas Torres".

"vieni anche tu domani a cena, a nostro padre farà piacere conoscere il ragazzo di sua figlia".

nicholas accetta e ne sono felicissima.

spero vadano d'accordo e diventino amici per me sarebbe importante, poi James è simpatico.

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