28. come hai potuto farlo?

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come hai potuto farlo?

arrivo davanti scuola cinque minuti prima che suoni la campanella.

appena jess mi vede corre verso di me e mi abbraccia.

"stai bene?" domanda preoccupata per me
"tutto bene, è stata una notte lunga ma tutto bene" rispondo affranta
"sono felicissima tu sia venuta oggi a scuola, la professoressa rompicoglioni si è lamentata dicendo che già alle prime settimane stavi assente" dice jess seccata
"vabbè ma quella parla sempre" rispondo fregandomene del giudizio altrui.

nicholas

in questi giorni sta succedendo di tutto e di più, il passato dei genitori di ava sta uscendo fuori, io che sono stato quasi arrestato e non posso lasciare il paese ed infine qualcuno ha pagato la mia cauzione, e a tutti i costi voglio sapere chi è stato.

dopo essermi seduto sul divano sento la mia suoneria, decido di alzarmi e raggiungere la cucina per vedere chi è, prendo il telefono e leggo sopra il nome 'anastasia', mi ero quasi dimenticato di lei.

"dimmi Anastasia" dico seccato, non vedo l'ora di chiudere questa chiamata di merda
"che ne dici di vederci per una scopata?" domanda lei cercando di fare la voce sensuale
"non mi va" rispondo con tanta freddezza, così tanta che la zittisco per cinque secondi
"spiegami che hai che non va idiota!" grida dal telefono Anastasia
"prima durante il nostro momento interrompi tutto, ed ora addirittura non vuoi vedermi" aggiunge gridando sempre più forte
"semplicemente non mi va" ribatto, mi sto iniziando a stufare, sbuffo e appena sto per chiudere la chiamata inizia a parlare, di nuovo.

"nicholas, dimmi la verità" dice cercando di farmi sputare il rospo
"la verità? io amo ava, la amo tantissimo ed infatti è lei che mi faccio e che mi farò" grido contro il telefono, posso giurare di averla sentita urlare dallo spavento, e non è questo l'effetto che voglio fare, non ora.

"nicholas, parliamone dal vivo" la sento parlare sottovoce forse per cercare di convincermi o per altri motivi a me sconosciuti
"no Anastasia, non verrò da te a parlare" dico cercando di mantenendo
"se non verrai, denuncerò tutto alla polizia. sbaglio o ava ha quindici anni?" dice con tono provocatorio
"cazzo" impreco, sono in un mare di guai
"avanti nick, decidi" dice provocandomi, se la vedo giuro che le spacco la faccia
"non puoi minacciarmi in questo modo" urlo contro il telefono, se denunciasse anche ava sarebbe nei guai, andrò da Anastasia ma non faremo niente è ovvio.
lo faccio solo per ava.

prendo la giacca dall'appendiabiti ed esco di casa con una certa fretta.
devo muovermi anche perché tra un ora e mezza esce ava da scuola e non vorrei pensasse male.

raggiungo la mia maserati nera che ha ancora il suo odore.
è buonissimo.

arrivo sotto casa di Anastasia, trovo il portone già aperto quindi decido di entrare senza suonare nell'appartamento.

arrivo davanti la porta di Anastasia busso ma nessuno mi apre, continuo a bussare ma nulla.

sto perdendo solo tempo, esco con rabbia da quest'appartamento del cazzo.

mi ha solo preso in giro, quella stronza me la pagherà.

ava

la campanella suona, io e jess usciamo da scuola.

appena esco noto la presenza della bionda, Anastasia.

mi viene in contro, chissà cosa cazzo vorrà da me.

"ragazzina" dice con una certa indifferenza, ragazzina a chi?
"ma come cazzo ti permetti?" si mette in mezzo la mia migliore amica accanita come non mai, non penso di averla mai vista così arrabbiata
"tenete a bada gli ormoni, sono qui solo per ava, devo dirle un paio di cose sul suo nuovo ragazzo" dice scandendo le parole all'ultimo.

questa cosa cazzo vuole?

lancio un occhiata a jess e dopo le dico di andare e che ci saremmo viste a casa sua.

"quindi, che vuoi? sei triste perché nicholas ti ha lasciato per una, aspetta -faccio finta di pensare- ragazzina?" la attacco facendola rimanere senza parole, questa una cosa l'ha capita mai mettersi contro di me
"stammi a sentire bambina del cazzo, nicholas torna sempre da me, ogni fottuta volta, quindi non piangere troppo quando capirai che per lui non vali un cazzo" dice lei puntandomi il dito contro, patetica.

"e sentiamo, adesso lui sarebbe tornato da te?" domando e lei annuisce, quasi quasi mi scappa una risata
"e perché dovrei crederti?" domando cercando di non scoppiare a ridere.

fa uscire il telefono e fa partire un filmato.

c'è Anastasia con il telefono in mano che domanda sensualmente a nick di venire a casa sua per una scopata, e nella clip dopo c'è lui che bussa alla porta di casa sua.

ciò che vedo mi lascia senza parole.

"è finto, l'hai modificato" dico indietreggiando e lei fa di no con la testa
"te l'ho detto, torna sempre da me.
sempre" ribatte con tono provocatorio
"sei solo una puttana" le grido contro e dopo faccio la strada per tornare a casa di jess.

a passo veloce in pochi minuti arrivo, entro in casa, tolgo le scarpe e corro in camera da jess.

"come è andata la chiacchierata con la serpe?" domanda la mia migliore amica
"nicholas è un traditore, un coglione è" grido contro jessie
"che diavolo è successo adesso?" grida al vuoto sfinita
"sapete cosa sembrate? quei bambini delle elementari che si amano un giorno si e uno no" aggiunge sbattendo la testa nel cuscino
"mentre ero a scuola Anastasia ha chiamato nicholas per una scopata, è questa è la prima clip nella seconda clip c'è nicholas che bussa a casa di lei, cosa dovrei pensare?" la lascio senza fiato e parole, pure a me risulta scioccante.

gli ho dato il mio cuore e la mia fiducia, e lui mi ha ripagato con le bugie, gli ho affidato le lettere che mia sorella ha scritto e mi ha fatto questo.

ero pronta a combattere per lui e sconfiggere il padre di amanda ed ora scopro questo.

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