46. il mondo è così strano

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tre giorni dopo...
3 dicembre
il mondo è così strano

"dai nicholas è sabato portami con te" lo prego per la centesima volta
"non se ne parla, è pericolosa questa festa" dice contrario alla mia decisione
"se non ci andrò io non andrai nemmeno tu" dico a braccia conserte.

in poche parole lui vuole andare ad una festa fighissima, una gara di moto.

l'unico problema è che questa festa è illegale e lui non ne vuole sentire di portarmi con lui.

"ava no, io andrò perchè ho ventisei anni tu invece ne hai quindici" dice
"ma io non sono tua figlia sono la tua ragazza" ribatto impaziente, io voglio andare.

"va bene va bene vieni" dice sbuffando
"mi starai appiccicata tutta la sera chiaro? non è una festa per bambini" dice mettendo le cose in chiaro
"okok tranquillo" dico imitandolo mentre vado in camera a prepararmi.

prendo il mio tubino nero corto e lo indosso.

nick entra di colpo nella stanza.

"vieni con quello?" domanda accigliato
"si perché?" sbotto infastidita, che stronza che sono
"nulla nulla, muoviti siamo tardi" dice mettendosi le mani al capo.

"tanto sei bellissima sempre" sussurra con voce roca al mio orecchio, e poi se ne va nell'altra stanza.

siamo entrambi pronti finalmente usciamo ed arriviamo alla moto.

si questa volta ha detto di prendere la moto.

indossiamo i caschi e partiamo a tutta velocità.

ho sempre voluto una moto, infatti mi sa che farò la patente, ci sono moto che a quindici anni si possono guidare.

mano per la mano arriviamo in questo posto.

subito un ragazzo alto e robusto viene verso di noi.

"non sapevo ti facessi le bambine" scherza ridendo con nicholas, lo fulmino sul posto
"bambine?" domando incazzandomi
nicholas li prende per il colletto
"lei non è una bambina" dice contro di lui
"va be va bene, scusate" si scusa con nicholas e con me quando riesce a liberarsi dalla presa di nicholas.

"sono partito con il piede sbagliato, piacere sono il migliore amico di nick,
Jacob" si presenta
"la ragazza di nicholas, ava" mi presento dandoli poca attenzione.

"partecipi oggi?" domanda Jacob rivolgendosi a Nicholas
"no, devo stare con lei, non si sa mai cosa può succedere" risponde Nick.

oggi doveva partecipare e forse gli ho messo i bastoni fra le ruote.

tra la folla vedo qualcuno di famigliare, c'è mio fratello.

com'è strano chiamarlo fratello.

ieri siamo rimasti un po' soli e mi ha raccontato tante cose.

ad esempio pensavo fossi più grande io ma non è così.

lui ha la stessa età di mia sorella.

mio padre prima stava con una donna con cui ha fatto James, poi però lei se ne è andata e mio padre ha iniziato a farsi tante donne.

quando ha scoperto di aver messo incinta la moglie di Noah Harrison ha subito voluto avermi.

però poi mio padre lo ha minacciato e quindi nulla.

forse un po' sono felice di sta cosa che lo ha minacciato, avrei vissuto la mia vita felice e con un fratello che mi voleva bene si.

ma con Amanda come sarebbe finita? non l'avrei mai conosciuta.

quindi mi va bene come sono andate le cose, apparte del fatto che io sia cresciuta con uno psicopatico a casa.

certo i miei genitori non sono mai stati bravi, ma di certo non pensavo fossero criminali.

se solo amanda fosse qui, magari non sarei così disperata.

le cose sarebbero andate diversamente.

il mondo è così strano, per un solo avvenimento tutto cambia.

se amanda non fosse mai morta io non avrei mai iniziato a fumare e quindi nicholas non avrebbe mai deciso di parlarmi.

se amanda fosse qui non sarei mai stata rapita, sarei felice e non sarei stata rapita.

"c'è james" dico a Nicholas mentre sta parlando con il suo migliore amico
"non ti lascio andare da sola" risponde lui, mamma mia ma cosa potrà mai succedere?
sbuffo.

"portami tu allora" ribatto perdendo la pazienza, sono venuta per divertirmi non per stare seduta
"va bene ho capito ti ci porto io" dice arrendersi mj prende per mano, poi saluta l'amico e mi porto da mio fratello.

"ciao james" dico correndo ad abbracciarlo
"sorellina" mi saluta.

voglio tanto bene a james, mi ricorda un sacco mia sorella.

nicholas

ho appena accompagnato ev da suo fratello, è stranissimo definirlo così.

gli ho detto di non lasciarla sola e lui mi ha rassicurato quindi mi fido.

esco a prendermi una boccata d'aria qui è pieno di ragazze mezze nude e odore di alcol.

cazzo, nelle lontanze c'è Noah che si sta avvicinando a me.

prendo il telefono e digito subito un messaggio.

'james c'è noah, tieniti stretta ava e non dirle niente non la voglio far preuccupare'

cazzo non avrei mai dovuto portarla qui.

metto il telefono in tasca e appena alzo lo sguardo lui è davanti a me.

"nicholas, il ragazzo di mia figlia" dice lui picchiettandosi il dito al mento
"in carne ed ossa" rispondo sfidandolo
"ah comunque so che non sei suo padre quindi tieniti questa farsa per te stesso grazie, sai non mi piace fare la figura dello stupido" dico perculandolo, dirigna  i denti e salda i pugni.

"non ti picchio perchè non ho voglia di litigare oggi" dice "sappi solo una cosa, io mi riprenderò quella che era mia figlia e quando lo farò, farò di lei quel che vorrò" aggiunge provocandomi rabbia
"tu prova solo a provarci, te lo posso giurare che ti ucciderò con le mie stesse mani se la tocchi" lo minaccio e qualunque cosa farà ad ev io lo ucciderò sul serio.

"abbassa le ali ragazzino" dice andandosene via.

se solo lo prendo lo faccio a pezzi.

"tutto bene?" domanda ava arrivando con James verso di me
annuisco stizzito.

James fa finta di sbattere contro di me e mi infila nella tasca un bigliettino che sicuramente sarà qualcosa di cui ava non deve sentire.

"andiamo a casa ev?" domando sperando dica di sì
"va bene, sono stanca" menomale cazzo.

salutiamo James ed andiamo alla moto.

quando torno a casa e ava si è addormentata apro il biglietto.

'stai attento a mia sorella, se oggi noah era a questa festa significa che ha spie ovunque, non dobbiamo far pesare nulla ad ev e già triste per la morte di sua sorella, dobbiamo starle con il fiato sul collo se vogliamo che si salvi da questa situazione, almeno finché non uccideranno Noah'

ed ha ragione cazzo, e non penso uccideranno Noah tanto facilmente, certo ha tanti nemici ma ha molti più amici.

a meno che sia io stesso ad ucciderlo ma per la salute di ava sarà meglio di no.

so che a lei non frega nulla ma non vuole che finisca in carcere perciò dovrò aspettare.

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