33. lato da manipolatrice

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anastasia
lato da manipolatrice

ho deciso di andarmene via, mi trasferirò a Milano, una delle città più belle.

il motivo? nicholas, mi ha sostituita con una bambina che non è nemmeno brava a letto perchè infondo è una ragazzina.

insomma, io sono bella, formosa e bionda e proprio non capisco come abbia potuto farmi questo.

prima della partenza ho bisogno di fare shopping, assolutamente non posso andare a Milano con questi vestiti.

io sono la tipica ragazza che non giudica dalla mente o dal carattere, se ti vesti male subito fuori dalla mia vita.

so di essere superficiale ma sono fatta così, e non cambierò per nessuno.

"ei tesoro, quindi hai deciso, parti?" domanda tiffany, la mia migliore amica non che l'essere più figa a questo pianeta
"si amore, purtroppo si è meglio se cambio aria" rispondo mostrandomi dispiaciuta, e lei sa che c'entra nicholas.

"quello stronzo, se lo vedo per strada non sai che gli faccio" dice serrando I pugni, tiffany si è bella ma con me ha un lato molto protettivo, simulo un risatina e la saluto andandomene via.

tengo le persone attorno solo per i miei interessi, nicholas era per soddisfarmi, il sesso era quello che mi offriva.

tiffany un po' le voglio bene ed è la mia migliore amica ma lei mi offre moltissime cose, discoteche vip perché suo padre ne è proprietario di molte, e altro.

infine il mio ragazzo, si vi sembrerà strano, ma io lo tradivo semplicemente con nicholas, ed ora andrò a lasciarlo.

è il tipico ragazzo nerd che non va in discoteca però ha i soldi quindi mi faceva comodo.

vado a casa sua, e busso alla porta.

"ei amore" dice lasciandomi un bacio a stampo
che subito rifiuto, chi è che chiama la propria ragazza 'amore' andiamo.

"devo parlarti" dico con un tono di voce serio quanto freddo, il viso cambia drasticamente è diventa preoccupato in un battibaleno
"dimmi" dice lui quasi balbettando, ecco perché lo sto lasciando, io voglio un uomo con le palle che abbia il coraggio, non che si caghi addosso con un solo 'voglio parlarti'.

entro in casa e ci sediamo, lui subito dopo aver chiuso la porta a chiave mi raggiunge

"dobbiamo lasciarci" parto con il dire, e devo anche fingere una voce dispiaciuta
"non sono più innamorata di te" aggiungo sospirando alla fine.

ho un lato da manipolatrice seriale, sono riuscita a fare lasciare nicholas e quella bambina, ragazzina come volete.

"perché? ho fatto qualcosa di sbagliato?" domanda lui preoccupato sull'orlo delle lacrime
"no, ora basta non ho più tempo devo partire a milano" dico scocciata, ti ho lasciato stop, perché fare tutte ste domande? mica risolvi qualcosa.

alzo i tacchi e me ne vado in tutta la mia bellezza.

torno a casa, e ora che io prepari la mia valigia e ci metta dentro tutti i vestiti che ho comprato.

alla moda ovviamente.

una volta aver finito di mettere gli indumenti, trucchi, scarpe e cose varie nella mia enorme valigia esco di casa perchè tra pochissimo avrò il treno.

durante il tragitto incontro la sorella del mio ormai ex ragazzo, odiosa e cocciuta.

non so dove come sia possibile che lei è una stronza del cazzo e lui un sensibile di merda.

la guardo con sufficienza e lei ricambia lo sguardo con disgusto, penso abbia saputo che ho lasciato Simone.

"che hai da guardare?" parte all'attacco lei.

si veste veramente bene, ma devo far uscire il mio lato manipolatore e farle credere il contrario.

"hai solo diciassette anni pensi di poter competere con me ne ho venticinque?" dico ridendo alla fine
"ti vesti di merda,  mentre guarda me.
io sono il diamante, tu invece al massimo sei la stalla" aggiungo
"un giorno qualcuno ti spezzerà il cuore" e questa volta gira l'angolo e se ne va.

sinceramente non capisco come faccia ad essere così, è proprio una stronza e nemmeno dalle mie manipolazioni non si fa prendere.

raggiungo l'aereoporto e finalmente posso salutare Genova per sempre.

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