20.

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Abbie Pov

Come cazzo era possibile?!
Come facevano a sapere dove fossi? Ed Elise? Sapevano anche dov'era lei?
Era in pericolo?
Mi sedetti, stavo andando in iperventilazione.
Cercavo di respirare ma più ci provavo più sentivo mancare l'aria
Isabel mi si sedette accanto per calmarmi ma non aiutò granché, loro mi avevano raggiunto, sapevano dov'ero e non li avrebbe fermati niente e nessuno.

D:"dalla tua reazione direi che lo conosci"
Is:"non è il momento! Si deve calmare prima"

Più facile dirsi che a farsi, loro avevano rovinato la vita mia e di Elise, erano il motivo per cui siamo scappate dall'Italia!
Se il vecchio era in Giappone lo era anche lei?
Dovevo sentire mia sorella, doveva sapere e se poi l'avessi mandata nel panico?
E se fosse venuta in Giappone?
E se fosse proprio quello il piano della vecchia baldracca?
La voglia di alzarmi e scappare lontano era tantissima.
Fu uno schiaffo a farmi tornare con i piedi per terra. Quando alzai lo sguardo e vidi Genny di fronte a me, mi prese un colpo.
Non aveva mai perso la calma in quella maniera da quando la conoscevo.

G:"noi ti aiuteremo, ma TU devi farci capire chi era e perché cercava te!"
Is:"si ma non c'era bisogno di uno schiaffo!"
K:"bello mi piace il tuo atteggiamento volpetta"
G:"tu non mi chiamare volpetta o il prossimo schiaffo arriva a te!"
A:"era mio nonno"
H:"bleah"
A:"loro mi...ci volevano vendere"
D:"vendere? In che senso?"
A:"ti devo fare il disegnino?"
S:"vendere cosa?"
Is:"la patata"
D:"patate? Abbie crea patate?"
K:"siete due teste di cazzo, è ovvio parlassero della figa no?"
H:"ah quella patata certo"
G:"che schifo, per questo siete scappate?"
A:"si, ma non pensavo che sarebbero tornati a cercarmi!"
Is:"Elise non l'hanno cercata?"
H:"probabile, ma lo vedo difficile che cerchino di avvicinarsi a lei"
K:"e tu come cazzo fai a dirlo?"
A:"e invece..."
H:"Elise lavora con Star and stripes al momento, avvicinarsi è rischioso"
D:"si ma Abbie lavora con Allmight e con noi"
H:"e gli Hero giapponesi sono nel caos a causa di molti ritiri e Afo, a chi pensi punteranno per prima?"
K:"non capisci cos'è una patata e te ne esci con questo ragionamento complicato?! Che cazzo di problemi hai?"
H:"c'è un altro problema"
A:"pure?"
H:"potrebbe mettersi in contatto con Afo"
D:"merda"
H:"we che belle paroline dalla tua bocca"
D:"no, ciò che dici ha senso! Afo terrebbe occupati noi e lei si occuperebbe di Abbie"

Fantastico, come se di problemi non ce ne fossero già, ci mancava anche questa!
Ero forte, potevo affrontarla, potevo sconfiggerla, ma la sola idea che mi stesse cercando mi faceva tremare dalla testa ai piedi.
Avevo bisogno di una boccata d'aria.
Mi alzai per uscire ma fu una pessima idea perché tutti cominciarono a seguirmi.
Certo, li capivo, erano preoccupati per me, spaventati, ma, avevo bisogno di cinque minuti per me.
Riuscì non so come a convincerli e andai in palestra.

A:"PORCA DI QUELLA PUTTANA"

Creai delle piante che distrussero metà della palestra, avevo distrutto il cemento e anche se stavo esagerando mi sentivo meglio.
Alla fine di quella distruzione del pavimento era rimasto poco nulla e i muri erano quasi tutti pieni di crepe.

Oboro:"Abbie?"
A:"che fai qui?"
Oboro:"indovina"
A:"ti hanno detto tutto?"
Oboro:"si...wow che distruzione"
A:"pagherò i danni in qualche modo"
Oboro:"fa nulla, ma che ne dici di tornare a casa?"
A:"non mi va, voglio lavorare"
Oboro:"e chi penseresti di salvare?"
A:"un villain lo catturerei"
Oboro:"o lo uccideresti"
A:"non voglio tornare a casa"
Oboro:"ho detto, andiamo."

Quell'ultima frase poneva fine ad ogni mio tentativo di lamentela, quando Oboro parlava così dovevo solo seguirlo.
Lo seguì di malavoglia prima in macchina e poi a casa.
Volevo anche chiudermi in camera ma qualcosa o meglio qualcuno me lo impedì.

Hana:"Abbie!"
Eri:"ciao!"
Tenko:"come mai è già a casa?"
Oboro:"Zia Abbie è triste, che ne dite di tirarle su il morale? La lascio a voi piccoli Hero?"
Eri:"si!"
Hana:"la aiutiamo a noi tu non servi"
Tenko:"la salveremo noi zia Abbie"
Oboro:"va bene, ci vediamo stasera"

Ci scambiammo un bacio veloce e lo guardai uscire.
Ero finita in trappola, in tre morbidissime trappole adorabili.
Hana e Tenko mi mostrarono tutti i giochi che possedevano e volevano a tutti i costi che giocassi con loro, mentre Eri aiutò Inko, la madre di Deku, a prepare la merenda per tutti.

Eri:"Zia Abbie puoi venire?"
A:"arrivo"
Inko:"Devo un attimo andare al supermercato, ci puoi pensare tu a loro?"
A:"certo vada pure"

Raggiunsi Eri in cucina, era impegnatissima nello spremere un arancia, con quel piccolo grembiule e le manine che a fatica stringevano l'arancia, era ancora più adorabile di quanto non lo fosse normalmente.

Eri:"zia Abbie"
A:"si?"
Eri:"come mai sei triste?"
A:"delle persone....cattive mi vogliono fare la bua"
Eri:"mmh..."
Hana:"ma tu sei un Hero! Sei fortissima non puoi avere paura di loro!"
A:"è complicato, capirete quando sarete grandi"
Tenko:"io sono un bimbo grande"
Eri:"Hana secondo me ti sbagli"
Hana:" Su cosa?"
Eri:"anche i grandi hanno paura, me la detto Helen"
Hana:"zia Abbie no"
A:"no Hana, Eri ha ragione, ho tanta paura"
Tenko:"ma...con te ci sono gli zii e c'è anche Toshi"
A:"lo so però..."
Hana:"e ci siamo anche noi! Io faccio volare via i cattivi"
Tenko:"io...lo posso distruggere anche se non mi piace per la zia lo posso fare!"
Eri:"vi do una mano anche io!"

Nella loro innocenza c'era anche quella convinzione tipica dei bambini di poter risolvere ogni problema che li si poneva davanti, erano adorabili e coraggiosi, più di me, che da quando ero in Giappone mi ero solo fatta prendere dai dubbi, specialmente ora con l'arrivo della vecchia.

Eri:"zia Abbie"
Hana:"Abbie Abbie"
Tenko:"Zia Abbie"
A:"si?"
Hana:"ti proteggeremo noi!"
Eri:"ti proteggeremo noi!"
Tenko:"nessuno ti farà male!"

Fine capitolo 20
Al prossimo capitolo~

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