15. the heart wants what the heart wants

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È poco più di un mese che Manuel esce con Beatrice.

È così bella lei, così piacevole nei suoi modi gentili, ma senza rinunciare a quella scintilla frizzante e interessante abbastanza da rendere il tempo trascorso in sua compagnia un toccasana per Manuel.

Anche Simone dice che è carina, e che gli sembra simpatica da quel che gli racconta Manuel, e se ha la sua approvazione significa che deve aver fatto la scelta giusta.

Non sa se si possa definire qualcosa di serio, non ancora, ma è sicuro di trovarsi bene con lei.

Lo fa ragionare quando serve e gli tiene testa, ma è dolce al punto giusto da non risultare brusca perciò, fin'ora, non si sono scontrati né hanno mai discusso.

Lei è flessibile in un modo che permette a Manuel di non sentirsi costretto o intrappolato nel rapporto, come invece gli era capitato con Nina, e tutto fila liscio.

Gli piace, per una volta, l'idea di avere una frequentazione semplice e leggera, che non lo metta necessariamente in difficoltà.

"Sti cazzi, è perfetta," borbotta Beatrice con le guance piene di carbonara.

"Mejo d'a mia?"

"Ma se non me l'hai mai fatta."

Ah è vero. È per Simone che la cucina sempre, e Simone dice che la sua è la più buona di tutte.

"Va beh, se po' rimedià," farfuglia, poi allunga un braccio e rifornisce entrambi i bicchieri con il vino rosso che hanno ordinato stasera, presi dall'euforia di una splendida, viva, sera d'estate.

Pigia il tasto a lato del telefono per controllare l'ora, che ha promesso a sua madre di rientrare presto per aiutarla ad aggiustare un tubo che perde.

"Mh, chi è quello?" chiede la ragazza con lo sguardo fisso sul salvaschermo del cellulare di Manuel.

"È Simone," alza le spalle lui, dando per scontato che il mondo intero debba sapere chi è Simone, e il tipo di rapporto che li lega.

Se fosse per lui, appunto, le cose starebbero proprio così.

Lo griderebbe dal balcone, o in mezzo al traffico di Roma, che quello splendido concentrato di riccioli, altruismo, testardaggine e rimproveri affettuosi è lui, il suo Simone.

"Simone chi?"

"Il migliore amico mio."

"Ah ma-" finisce di masticare " è lui quello delle tue avventure?"

Manuel non può fare a meno di sorridere.

"Seh, è lui."

Si sono raccontati e scambiati aneddoti durante i loro primi appuntamenti, e non è riuscito a non parlare di tutti i casini che ha combinato - quelli da cui Simone l'ha salvato, e quelli in cui si sono cacciati insieme.

Se non gliel'ha ancora presentato, o se si è tenuto molte cose per sé è perché Manuel, nonostante ancora lo neghi, è piuttosto geloso.

Di lui, della loro storia, di tutto ciò che insieme hanno imparato e scoperto, nel bene e nel male.

Lascia che il suo sguardo si posi qualche secondo sulla fotografia che abita perennemente il suo schermo.

"Pari 'n gatto, Simò,"

Una risata disinibita, persino un po' sguaiata che scivola fra le labbra leggermente gonfie di Simone.

"Guarda come te sei messo, sei incredibile," Manuel scuote la testa con finto disappunto, ma ha un sorriso intriso di tenerezza stampato in volto.

simuel - tutti gli universi più uno🍊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora