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Come correttamente pronosticato da Manuel, Simone si ritrova seduto in mezzo agli altri professori che - nemmeno il tempo che i camerieri depositino il cestino del pane - lo stanno sommergendo di domande.
Lui, un po' per indole e un po' per proteggere la sfera privata che appartiene a entrambi, si mostra discreto, composto nello slalom di parole con cui evita elegantemente i quesiti più scomodi.
Ma sa perfettamente che si tratta di una sana curiosità in buona fede, solo un innocente stuzzicarsi fra colleghi a cui neanche lui è esattamente estraneo.
"Eddai ingegnere, ci dica un po' com'è Mr. Filosofia a casa."
"Vi prego, datemi del tu," arrossisce con un boccale di birra in mano.
"Va bene, d'accordo. Però davvero, Manuel è più riservato di quanto ci aspettassimo," dice Paola, la professoressa di fisica.
"Ah sì, eh?" ribatte allora Simone guardando Manuel dritto negli occhi con un pizzico di sfida nella voce, che all'altro certamente non sfugge.
"Simò, per favore-" fa a denti stretti, e gli altri ridono di gusto perché sul suo viso e nella sua postura sono scolpiti gli inconfondibili segni del terrore.
Sta per intervenire a gamba tesa in un disperato tentativo di cambiare argomento, ma Simone lo precede e lui si ammutolisce.
Rimane incantato a guardare Simone pronunciare quelle successive parole con una scintilla d'amore puro dentro agli occhi in cui si specchia così spesso, e quel riflesso non gli restituisce mai niente di diverso da casa.
"È un super professore e un super papà," sta dicendo infatti lui, e nonostante si levi un coro canzonatorio a causa della loro incapacità di non sciogliersi l'uno di fronte all'altro, a malapena riescono a sentirlo.
"Eh vabbè, così non vale, troppo facile."
"Lasciatelo stare, è innamorato!"
Simone cerca la gamba di Manuel sotto il tavolo e anche se tengono lo sguardo basso, improvvisamente prede di una timidezza bruciante, è tutto perfetto così.
Quegli schiamazzi richiamano la curiosità del tavolo dei ragazzi, per un momento, e a Jacopo non sfugge che siano proprio i suoi genitori ad essere al centro dell'attenzione.
Anche se loro, nemmeno a dirlo, sembrano persi l'uno nell'altro, lui li guarda e sorride nel riconoscere in quel teatrino visto e rivisto un amore che l'ha cresciuto, che gli ha fatto desiderare di migliorarsi ogni giorno, che non l'ha mai lasciato solo.
E gli fa quasi paura che sia altrettanto naturale poi rivolgere la sua attenzione verso un paio di guance arrossate dal vino e una testa bionda scompigliata, che sta sparando cazzate a tutto spiano e ride di nulla insieme alle ragazze.
Guarda i suoi papà e vede due anime gemelle; guarda Pietro, e sa di avere accanto la propria.
"Ah ma lo devi essere anche tu," fa Elisabetta, "un super papà, dico."
Simone la guarda quasi confuso, come a chiedersi da dove venga tutta quella certezza, visto che si conoscono a malapena.
"Io insegno italiano a Jacopo dalla prima superiore. Ogni volta che in classe abbiamo trattato dell'amore, del rispetto, Jacopo nei suoi temi ha sempre ricondotto l'argomento a voi due, alla vostra famiglia."
Manuel cerca il suo mignolo e lo intreccia al proprio sulla tavola, sotto lo sguardo di tutti.
È una cosa solo loro che fa parte di quei gesti d'affetto che lui non ha mai amato ostentare, ma non ne può fare a meno, e nota che chi vi posa lo sguardo sembra illuminato a sua volta da quel calore che a lui scalda il petto quando pensa a Simone, a quello che hanno costruito insieme.
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simuel - tutti gli universi più uno🍊
Fanficraccolta di scene/ piccole os in cui i due fessi si innamorano in tutti gli universi più uno. tutte le storie di questa raccolta sono basate sui vostri prompt di twt!