Capitolo 7

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Michael's POV
Cazzo. Mi davano veramente sui nervi quelle minchia di pillole che si prende Victoria. Non riesce a dormire. Stamattina ne ho trovati due pacchetti sul comodino, chissà quanti se n'è portati dietro.
Si alza. Viene verso il mio letto sul quale mi ero appollaiato.
"Buongiorno" dice sedendosi accanto a me.
"Giorno" saluto anche io.
"Posso farti una domanda?" chiede poi.
"Ovvio cercaguai" rispondo.
"Cosa avevi l'altro giorno? Quella cosa che non volevi dirmi e per cui te ne sei andato dalla spiaggia" spiega lei cercando di incrociare il mio sguardo. Io lo distolgo appena ci riesce.
"Senti, se ora non me lo vuoi dire non fa nulla, a me basta che lo dici" sospira.
Fa per alzarsi ma io le prendo un braccio. Stavolta la guardo negli occhi che stanno per far sgorgare dei lacrimoni e le dico di sedersi. Capisce subito che c'è qualcosa che non va e mi convince a parlare.
"L'altro giorno stavo guardando Instagram, finché non mi arriva un messaggio da parte della mia ex ragazza.
'Ti vedo' scriveva, quindi le chiedo in che senso e lei spiega che era a Miami Beach e che la dovevo raggiungere al numero 79.
La raggiungo e lei mi dice che da quando mi ha lasciata non si è sentita molto bene. Quindi mi fa sdraiare sul lettino e appena stiamo per baciarci arriva il ragazzo con cui mi aveva rimpiazzato due anni prima e mi prendono per il culo", spiego.
"Cazzo...Quello che ti posso dire è di non ascoltare quello che dice, sono sicura che sia una troietta fatta persona. Se ascolti ancora una volta sta persona che più puttana di così non può essere, ti ammazzo" mi minaccia.
Io annuisco e ci alziamo per andare a fare colazione.
In cucina troviamo già Adam e Jennifer che guardano nella tv piccola la BBC.

Victoria's POV
Quando io e Michael ci alziamo ler andare in cucina, ci sono già Adam e Jennifer che stanno guardando la BBC.
Il conduttore sta parlando:

"Altra ragazza stuprata a New York. Lo stupratore non è stato ancora ritrovato, ma la ragazza afferma sia un uomo con più di 40 anni con una barba nera e capelli del medesimo colore. Alto circa 1.90. Se conoscete qualcuno somigliante alla descrizione data dalla ragazza, ci contatti"

Da lì non ci vedo più. Quello dello stupro è sempre stato un argomento sensibile per me. In uno degli anni di relazione con Will ne ho subito da parte sua e da lì ogni volta che ne sento parlare mi viene un vuoto allo stomaco enorme.
Sto per tirare un pugno allo schermo, che è a pochi centimetri da me, ma Jennifer mi afferra le braccia e me le porta dietro la schiena.
"Ehi, va tutto bene" sussurra, in modo che solo io possa sentirlo. Nessuno può sapere quello che ho. Nemmeno Michael.
Mi calmo e mi siedo al tavolo della cucina.
Dopo aver fatto colazione mi vesto. Metto un top verde e dei pantaloncini dello stesso colore che risalta il mio fisico. Per lo meno non mi sento troppo a disagio. Mi metto un po' di trucco Waterproof e mi lego i capelli in uno chignon disordinato.
Poi preparo la borsa da mare mettendoci anche Come Uccidono le brave Ragazze e il mio astuccio con le mazzette di post it.
Poi prendo le chiavi di casa ed esco. Gli altri mi stavano aspettando sotto. Ci dirigiamo in spiaggia. Una volta sul lungomare ci sono un sacco di ragazzi che mi fissano. Alcuni rimangono in silenzio con lo sguardo abbassato. Altri fanno delle risatine idiote, altri ancora fischiano e infine sento alcuni ragazzi che fanno dei commenti. Tra i più frequenti ci sono:
"Mazza ragazzi"
"Che coraggio a mettersi dei pantaloncini così"
"Wow, guardate hahahah"
Non pensavo fossero così corti sti pantaloncini.
Però un commento mi lascia spiazzata:
"Quanto vorrei scoparmela".
<<Vic, non ti alterare, non vorrai che il disturbo si faccia sentire>> dice la vocina nella mia testa. La ascolto facendo l'indifferente.
O almeno io sfrutto l'indifferenza, ma per gli altri non è così. Adam resta con me, palesemente arrabbiato, mentre Jennifer gli urla:
"EHI COGLIONE! RIPETI COSA HAI DETTO!"
"Ho detto che vorrei scopare la tua amichetta" ripete lui alzando gli occhi al cielo.
Michael stringe le mani a pugno e corre fiondandosi sul ragazzo e sferragliandogli un pugno in faccia.
"Come minchia ti permetti, cazzo di pervertito" sussurra, ma abbastanza forte per farlo sentire a me, Jenny e Adam che gli eravamo corsi incontro.
Il ragazzo, d'altro canto, gli tira un pugno sul naso, facendoglielo sanguinare.
Michael si rialza e gli tira un altro pugno, e stavolta è l'altro a sanguinare.
"Michael basta!" gli dico, e lui si volta nella mia direzione e non dice nulla, anzi gli tira un altro pugno, e stavolta posso sentire nel mio corpo il dolore.
"MICHAEL BASTA" urlo lentamente, scandendo ogni parola.
Egli si ferma. Però, adesso è la collera dell'altro ragazzo che si scatena, e gli tira schiaffi e pugni lasciando a terra Michael e andandosene.
"MICHAEL!" urlo preoccupata, ma sembra aver perso i sensi.
"Michael, Michael,Michael, rispondi!" continuo, ma lui non riesce a fare ciò che gli ho chiesto.
"E mo che facciamo?" chiede Jennifer con il terrore stampato in viso.
"Chiamo un'ambulanza, voi state tranquilli" dico io e i due sembrano tutt'altro che tranquilli.
"Va bene, avvisaci appena sai qualcosa" dice Adam.
"Certo" rassicuro e così la coppia entra in spiaggia.
Chiamo l'ospedale.
"Ciao, come posso aiutarti?" chiede una voce proveniente dall'altro capo del telefono.
"Ciao, il mio migliore amico ha perso i sensi, mi serve un'ambulanza davanti a Miami Beach" dico in tutta fretta tenendo la mano di Michael.
"Certo la mandiamo subito" risponde segnandosi qualcosa su un taccuino.

Broken Hearts 1~ Giura Che Sei MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora