CAPITOLO 15
"No... No! No. No..."
Mani luride. Sporche, grosse, violente.
Gli scorrono addosso, gli strappano via i vestiti, scoprono tutti i suoi punti segreti, vulnerabili.
No... no, no, NO! CAZZO NO!
Lo voltano a faccia in giù, non riesce a respirare. Il buio ovattato è claustrofobico oltre che asfissiante. Gli si rivolta lo stomaco, gli viene da vomitare ma se si lascia andare a quell'impulso soffocherà senza scampo.
Prova ad urlare fino a rompersi le corde vocali ma è un suono muto, il suo. Non esce niente, attutito dal guanciale.
Ha gli occhi pieni di lacrime. Gli rende ancora più difficile respirare, reprimere la nausea.
Quelle mani sono tante, sono tutte su di lui. Lo cercano, gli spalancano le cosce, gli spaccano l'anima dal disgusto e dal terrore in attesa di farlo anche col suo corpo che solo da poco, ha scoperto essere così sensibile fra le mani di Baji, di saperglisi affidare con serenità e desiderio.
Dov'è, lui? Perché non è qui a proteggerlo? Si aspetta che lo faccia da solo? È per caso una prova orrenda con cui vuole dimostrargli che no, non è adatto a stare nella Toman, non è il suo posto quello, è incapace di fare qualcosa senza che ci sia Keisuke al suo fianco?
Il dolore è una scarica di adrenalina dritto nella pancia. Non riesce a comprendere cosa sia; non se lo aspettava lì, o quanto meno non immaginava provenisse come dall'esterno piuttosto che dall'interno dalle proprie viscere.
Non sa niente. Sa solo che urla, ancora, instancabile, inscalfibile.
Stavolta per qualche miracolo la sua voce straziata attraversa il guanciale e forse anche il muro del suono, ed in ricambio ha la salvezza. Finalmente.
"CHIFUYU!"
No, non lo avrebbe mai abbandonato, Baji. Anche se la sua voce sembra distorta. Ma forse è un effetto della propria paura, o del guanciale che gli ottunde anche i timpani o che... "Chifuyu!" ode di nuovo, un timbro limpido, differente da quello basso, di gola, di Keisuke. "Stai bene? Che ti succede?"
Lentamente, apre le palpebre Chifuyu. Non vede niente, è buio pesto, quello che avverte con nitidezza sono delle dita leggere, e un profumo insolito, dolce, frizzante, ricorda quello delle fresie o forse delle magnolie.
"CHE CAZZO GLI HAI FATTO, FIGLIO DI PUTTANA?!"
Quel ringhio gli sveglia del tutto il cervello. Rimette insieme i pezzi, tutti insieme in un botto e per qualche istante si sente riafferrare dal mal di pancia.
Kazutora. La sua voce, i suoi tocchi. Il suo tatuaggio e il tintinnio che si porta dietro, la campanellina al suo orecchio.
È stato lui a gridare il suo nome.
"Oi oi, il tuo amichetto ha le gambe lunghe," sente dire a quella voce inquietante, mette i brividi. E come se non fosse sufficiente, il senso implicito di quelle parole gli fa tornare la nausea che non era ancora passata.
Cosa vogliono fargli? Chi è questa persona? Cosa vuole da lui? Non è sano che pensi che Kazutora possa essergli d'aiuto. Non è una brava persona. È un assassino, un malato mentale, Baji si è fatto carico del suo tremendo sbaglio ed è andato in carcere apposta.
E... tiene a lui sopra ogni cosa, Keisuke.
Questa cosa gli fa dolere lo stomaco, più del colpo che non sa da dove sia arrivato.
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Full Moon - BajiFuyuTora
Fanfiction"Baji Keisuke. La condanna è di due anni in carcere." Baji chiude gli occhi. Era quello che voleva. Quando ha visto lo sguardo di Kazutora al momento dell'arresto ha capito subito che non poteva lasciarlo fare, che non ce l'avrebbe fatta, che dovev...