Full Moon - BajiFuyuTora

Capitolo 25

CAPITOLO 25

Kazutora esce dal carcere a fine Settembre, e Chifuyu lo aspetta fuori, da solo. Baji non va a prenderlo con lui, ma lì per lì a Chifuyu non importa. Va bene lo stesso, perché hanno un appuntamento per quella sera stessa.

"La tua campanellina. Me ne sono preso cura, come promesso."

"Grazie, Chifuyu."

"Andiamo? Ho una sorpresa!"

Kazutora, in fondo, non ha un posto dove andare a dormire, quindi si sono detti che andare direttamente da Mikey a festeggiare il rilascio sembrasse l'idea migliore. Ed è lì che si sono diretti subito, iniziando un parti più festante ma più intimo di quello per Baji.

Ci sono solo gli amici più stretti, e va bene così, anche perché già così Kazutora sembra molto a disagio.

"Non pensi che sia abbastanza?" esclama Mitsuya dopo aver visto Chifuyu alzare l'ennesima lattina di birra. Ormai ha le guance in fiamme, e non di certo per il caldo di casa Sano.

Anche perché è già ovvio quanto sia ubriaco, nonostante siano solo due ore e mezza che sono lì. Che può sembrare abbastanza, ma non lo è, non per loro. Sono abituati a fare feste molto più lunghe e complesse e incasinate e confusionarie.

Quella sembra più una cena fra amici, in effetti.

"Gliel'ho detto tre bicchieri fa," sbuffa Baji, incrociando le braccia al petto.

"E quindi?"

"E quindi non posso certo prendermelo in spalla e portarlo via, cazzo Mitsuya, non ti ci mettere pure te! Quando metterà fuori anche le bidella avrà la sua lezione. Io più di questo non posso fare"

È appena un'altra ora dopo che Chifuyu crolla praticamente svenuto sul divanetto, ronfando della grossa, neanche fosse a casa propria. Però dal sorriso di Mikey non è una cosa che lo disturba più di tanto.

"Dove lo metto, bastardi?" ringhia Baji, tirandolo praticamente su di peso. Non può certo lasciarlo lì, maledizione a lui.

"Puoi andare nella stanza degli ospiti, Baji, non la fare tanto lunga," sghignazza Mikey, e a Baji salgono i nervi perché oltre che divertito Mikey sembra come se non aspettasse altro che questo. Comunque, Baji se lo carica sulle spalle e porta Chifuyu nella stanza degli ospiti, dall'altro lato della casa. Nell'uscire degna appena Kazutora di uno sguardo, ma quello non lo segue, e Baji ha già un buon carico sulle spalle per mettersi a pensare anche lui, almeno per il momento.

Per Kazutora sono stati mesi lunghi, quelli. Mesi in cui in carcere ha seguito una terapia, mesi in cui ha ridotto il dosaggio dei farmaci, cambiandoli anche spesso prima di trovare quello giusto per lui.

Mesi in cui aspettava le visite di Chifuyu come un bimbo aspetta Natale, in cui ha ripreso a mangiare, dormire, in cui si è appropriato di una vita che forse non aveva neanche prima.

Mesi in cui gli hanno insegnato a perdonare se stesso perché quello che è successo non è stata tutta colpa sua, non era lucido. Gli hanno diagnosticato una cosa che si chiama disturbo bipolare, che ce lo ha da anni, ma nessuno ha mai avuto la decenza di portarlo da un dottore per saperlo.

"Kazutora?"

"Si?"

"La condanna che hai avuto te la sei meritata. Lo sai. Hai ucciso una persona e non potevi restare impunito," glielo dice sempre, il suo psichiatra, "Ma hai avuto qualcuno che tiene così tanto a te, da volerla condividere. Che ha creduto di fare il tuo bene. Nonostante tutto. Per cui non pensare di non meritare amore," gli sorride sempre in maniera paterna, gentile, "Hai sbagliato. Hai pagato. Hai capito il tuo errore. E hai fatto tutto quel che era in tuo potere per evitare che succedesse di nuovo. Questa è la nostra ultima seduta. Vorrei poter dire arrivederci, la verità è che spero di non vederti mai più," e ha ridacchiato, il medico. Soddisfatto della sua battuta, "Quanto meno, non qui dentro!"