Capitolo 5

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CAPITOLO 5



Aveva avuto ragione, Chifuyu. Quel pensiero fugace avuto quando aveva finalmente messo il naso fuori dall'orrido posto in cui è rinchiuso Kazutora si è dimostrata la triste, lacerante verità.

Così come Baji lo aveva 'obbligato' a restare con lui la prima volta, adesso Hanemiya lo aveva catturato e obbligato a tornare invece.

Solo quel grazie. Quello sguardo.

Un assassino. Un pazzo. Aveva le mani sporche di sangue. E ancora non ne era sazio.

Ma il suo viso smagrito, i suoi capelli arruffati e quella voce stridente e debole che si era ricomposta -effetto dell'acqua bevuta, di certo- in quel tono sottile e vibrante con cui lo aveva ringraziato... Chifuyu voleva rivederlo.

Voleva farlo. Sapeva di non poter tornare, non ancora, era troppo complesso, non sapeva come fare. Ma sapeva anche di voler tornare.

Tutti i suoi pensieri erano rivolti a quei posti che si giurava di non vedere più.

La prigione e la clinica psichiatrica.

Che lo attiravano come la luna attira a sé l'oceano, creando le maree. Quello si sentiva dentro Chifuyu: in mezzo ad una mareggiata. Di dubbi, di domande, di incertezze e perplessità.

Ma una cosa almeno ora la sa. Kazutora non è che non aveva voluto rispondere alla chiamata di Baji.

Non aveva potuto. Forse non aveva neppure idea che gli avesse telefonato.

Non sono affari suoi. Non deve farsi coinvolgere in questa cosa. Ha chiuso.

Basta.

Fine.

È così che dovrebbe essere.

Ma il rimorso non lo fa dormire la notte. Almeno questo glielo deve fare sapere. Gli è parso di intuire oltre al dolore per quella chiamata mancata, anche del risentimento,nei confronti dell'amico da parte di Baji; pensa che stia meglio di lui e invece...

Si agita nel letto talmente tanto che PekeJ ormai dorme sul pavimento. E ha l'impressione che quando lo guardi, il suo gatto, lo faccia con aria di rimprovero.

Se non sta attento finirà anche lui in quel posto orribile.

In realtà è la sua stessa coscienza a rimproverarlo. Finché non regge più. Quando arriva ad addormentarsi in classe, cosa mai accaduta, e si becca il primo richiamo della sua vita liceale, si decide. Così non può andare avanti. Basta. Glielo deve dire. Deve ... Quanto meno metterlo in guardia sulle intenzioni di Kazutora, no?


E così, quel pomeriggio si presenta di nuovo al carcere.

Ma non può impedirsi di avere un battito di meno, quando lo vede entrare, scortato dalle guardie, con le manette ai polsi, che lo vede lì in piedi e stira un angolo delle labbra. Chifuyu sposta di corsa lo sguardo, si sente arrossire. Il ricordo del loro incontro precedente è potente e lo realizza in questo istante. Quando si siede, Baji, e lo guarda da dietro la barriera di vetro che li separa.

Stavolta è andato in uniforme scolastica, Chifuyu.

E non riesce a capire la ragione di quello sguardo. Come... come se apprezzasse. Assurdo, no? Una capatina al manicomio e si diventa paranoici e visionari. Deve essere infetta anche l'aria, in quei posti.

"Da quanto tempo. Credevo che ti fossi stufato della compagnia piacevole di questo posto," è l'esordio di Keisuke.

"Ho finito il progetto. E dovevo studiare per gli esami della prossima settimana, quindi..."

Full Moon - BajiFuyuToraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora