Capitolo 12

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CAPITOLO 12


Baji non è mai stato un asso di pazienza, la maggior parte delle volte le mani gli scattano prima che il suo scarso cervello possa fargli notare che non è una buona idea o che forse avrebbe dovuto aspettare. Odia aspettare, qualsiasi cosa sia. Quindi resistere alla tentazione di andare di nuovo a litigare con tutti quanti e stare lontano dai posti che frequenta di solito e che ha sempre frequentato è tutt'altro che facile per lui.

Stare in casa è fuori discussione, sua madre rompe da quando è tornato perché secondo lei deve tornare a rendersi utile, fare questo e quello, non ha voluto finire scuola –come se avesse potuto scegliere- e adesso secondo lei dovrebbe trovarsi un lavoro. Ma chi diavolo lo vuole un ex detenuto come dipendente? E poi, li dipendente agli ordini di qualcuno?

Giammai.

Gli spaccherebbe la faccia prima ancora di ricevere la prima settimana di stipendio, non è davvero una cosa che può riuscire a fare uno come lui.

Quindi sono giorni che si limita a stare a zonzo per la città, da solo. Qualche faccia l'ha spaccata, ma ha dovuto fare attenzione che nessuno lo vedesse o beccasse, o sarebbe stato un casino. E' già un miracolo che non abbia attaccato briga lui per prima ma abbia fatto sempre in modo che fossero loro i primi ad infastidirlo.

È stato anche più facile del previsto, da quel punto di vista.

Meno facile è stato, invece, evitare Chifuyu per quasi una settimana intera. Più difficile persino dell'evitare di parlare con i suoi stupidi amici: ignorare Mikey gli è venuto discretamente facile; è ancora incazzato nero con lui, e non lo perdonerà tanto facilmente.

Ma Chifuyu...

Non capisce comunque un cazzo e a quanto pare i suoi amici ci tengono a farglielo sapere molto spesso, ultimamente. Eppure cosa c'è di difficile da capire? Chifuyu non può starci con uno come lui.

Dovrebbe trovarsi una persona più rispettabile.

Dovrebbe allontanarsi da quel giro e non metterci mai più piede, e si chiede come dopo quello che gli è successo ancora lui stesso voglia insistere. Non può amarlo così tanto. Non si conoscono quasi per nulla, giusto? Non può essere così forte quel sentimento, cazzo.

Lui lo fa per il suo bene, possibile che nessuno riesca a capire una cosa tanto elementare, maledizione? Eppure qui si sta parlando delle basi.

"Stronzi pezzi di merda!" sbotta mentre parcheggia la moto, quasi a corto di benzina visto il modo in cui l'ha trattata quel giorno, e si prodiga per le scale antincendio fino alla sua stanza, pur di non far sapere a sua mamma che è rimasto in giro fin quasi all'una di notte. Lo ammazzerebbe sul serio e senza tanti giri di parole, questa volta.

E l'idea è quella di passare spedito, mani in tasca e testa incassata nelle spalle, come ha fatto nelle ultime nottate, anche se tornando sempre prima delle dieci di solito passava per la porta principale. Quel giorno si è perso un po' a cercare qualcuno con cui sfogarsi, ma non ha trovato nessuno stavolta.

Per questo non vuole farsi vedere da nessuno.

Né Chifuyu né sua madre.

Ma poi lo sente, ed è inevitabile fermarsi. Mentre passa davanti alla finestra aperta del secondo piano, quella di Chifuyu, che la tiene spalancata nonostante dalle scale antincendio sia tutt'altro che complicato entrargli in stanza.

PekeJ è seduto sul davanzale e lo guarda come se fosse in attesa. Come se gli stesse dicendo che sì, deve entrare, deve entrare dal suo padroncino per aiutarlo, anche se non è stato invitato. Che cosa sta aspettando?

Full Moon - BajiFuyuToraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora