Extra

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Entra in casa col cappuccio della felpa tirato fino a coprirsi gli occhi, sa che Kazutora è a casa ma arriva quasi in punta di piedi nella camera da letto. Deve prendere solo una cosa da uno dei suoi cassetti e poi andare. Non ha appuntamento con nessuno, ma quel giorno forse gli conviene studiare in biblioteca.

Non vuole sentire le prese in giro di quei due fino a sera, se possibile. Peccato che Kazutora arrivi proprio mentre fra frugando nel cassetto della scrivania alla ricerca del suo taccuino, e forse non lo ha nemmeno riconosciuto.

"Non so chi tu sia, ma hai due secondi per alzare le mani e andartene con almeno metà costole intere. Ho già iniziato a contare," gli dice infatti.

Chifuyu è indeciso se scoppiare a ridere o meno, ma si alza, girandosi con le braccia alzate e lo sguardo mesto.

"Fuyu? Ma perché vai col cappuccio in casa? Pensavo fossi un malintenzionato!"

"Tora, nessuno sarebbe mai così pazzo da entrare qui. Siamo NOI i malintenzionati!"

"E allora?"

Fuyu sospira e si abbassa il cappuccio. "Non dire niente. Lo so da me che faccio schifo."

"Ma... ma... Chifuyu..."

"Si, si ok, vado a fare la doccia adesso," e gli ciabatta davanti.

Ma Kazutora allunga il braccio e gli prende delicatamente la spalla. "Io... "

"Mh?"

"Penso tu sia bellissimo, Chifuyu."

"Mh-mh. Si certo. Sei bravo a consolarmi, Tora," e si vede che non gli crede. È seccato, l'università non gli ha dato alternative per il tirocinio, ma ormai portava il biondo da anni e col suo colore naturale non ci si vede proprio. All'orecchino non gli pesava rinunciarci, tanto quello poteva metterlo e toglierlo. Ma i capelli... Uh.

Era già un miracolo non lo avessero costretto a tagliarli corti. Che lui non è mica Kazutora a cui sta bene qualunque taglio e colore. Anche se adesso che si sono allungati sulle spalle, intorno al viso stanno da dio. Lui si che è bellissimo.

"Non ti sto consolando. Ma se non credi a me... credi a questo allora," gli sfiora delicatamente il mento con le dita, rialzandogli il faccino imbronciato. E chinandosi lento, le labbra morbide schiuse a sfiorare quelle di Chifuyu un po' sporte in avanti e non in cerca di un bacio.

Però lo trova comunque. Kazutora non lascia mai cose a metà, porta la mano libera dietro la nuca rasata e gliela carezza leggero come solo le sue mani di fata sanno fare. Infila le dita fra le ciocche più lunghe per risalire fino alla sommità del capo, attirandolo ancora di più alla sua bocca e insinuando la lingua. È questione di attimi e Chifuyu ha già il fiato corto. Anzi non ne ha proprio più.

Ormai non dovrebbe essere più così. In un certo qual senso avrebbe dovuto essersi abituato, insomma. Sono diversi mesi che abitano insieme, tutti e tre, giorno e notte e... non ne passa uno senza che non succedano cose che fanno arrossire dal nulla Chifuyu, mentre è in tram o a fare la spesa o a lezione e anche in ospedale.

Sono momenti che pensa non scorderà mai più per tutta la vita. Un po' come i traumi, ma molto diversi nelle sensazioni che sanno suscitare anche se spesso lì per lì si è sentito scosso. Vedere Kazutora soffrire non era stato esattamente piacevole.

"Credi a questo," gli ha detto infilandogli morbidamente la lingua in bocca.

Chifuyu vorrebbe avere la forza di tenere ancora il muso, ma è matematicamente impossibile con Kazutora.

Full Moon - BajiFuyuToraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora