Capitolo 20

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CAPITOLO 20


"Baji-san?" la voce di Chifuyu è un fiotto flebile, quasi un piccolo gemito di incertezza e timore.

Baji sta piegando malamente degli indumenti ficcandoli in un borsone. Non smette neppure quando Matsuno insiste, un pigolio più che un richiamo.

"Baji-san, dove vai?"

"Lontano da qui, per non vedere più la tua faccia," è la risposta.

Lo fa trasalire, non se ne aspettava una in verità Chifuyu. Né con tutta quella cattiveria poi. Sapeva essere sardonico, tagliente, cinico: mai lo aveva sentito così freddo però. Non riesce a venirci a capo di questa storia: perché si è arrabbiato? Dopo che hanno portato via Kazutora è rimasto lì in attesa che montasse con lui in moto, se l'é presa per quello? Fosse stato per altro avrebbe girato sulle ruote e sarebbe andato via immediatamente, non sarebbe rimasto lì piantato come un povero disgraziato.

Sa solo che il povero disgraziato ora è lui però. Solo mentre lo visitavano in pronto soccorso la nebbia che aveva intorno al cervello aveva iniziato a dissolversi, i pensieri a dipanarsi.

Aveva rischiato di morire per cinque lunghi giorni di fila. Cinque. Non uno. Cinque.

Per una storia in cui non c'entrava un cazzo, ci è finito dentro perché è stato poco accorto, questo sì. Anche se nemmeno Baji, con tutta la sua diffidenza conclamata, poteva credere che il pericolo venisse da dentro la sua stessa gang e non dalle altre.

O magari sì ed è furioso per non essersene reso conto prima e non essere intervenuto prima che accadesse quel casino. Forse ha avuto paura per Mikey oltre che per lui. Forse si sente troppo in colpa, e non riesce neppure a guardarlo in faccia.

Scuote appena la testa Chifuyu e il tintinnio della campanellina lo travolge così di sorpresa che rialza lo sguardo e si volta di scatto convinto di dover vedere Kazutora. Il suo cervello lo sa che adesso sarà nella cella del commissariato e da lì verrà mandato al penitenziario. E pensare che Keisuke ha fatto di tutto per evitargli il carcere al punto da andarci lui. Che ridere.

Ma non ride proprio per niente, Chifuyu. Ha il faccino bagnato di lacrime già da quando saliva le scale correndo. Non poteva volersene andare davvero, Baji. A lui non importava, non è sua la responsabilità di averlo messo in pericolo, non stava a lui e in fondo nemmeno a Kazutora, di lui si erano approfittati malamente, lo avevano raggirato approfittando delle sue condizioni instabili.

Di tutta questa storia solo una cosa è certa: nessuno si assume le proprie responsabilità. O le scarica agli altri o si fa carico anche di quelle che non sono sue.

Ma Chifuyu non vuole che Keisuke si senta colpevole. Lo ha già fatto troppo a lungo per Hanemiya, con lui vuole che sia diverso.

E a questo proposito... sarà mica arrabbiato anche con l'amico, no? Perché non avrebbe senso.

Kazutora ha scelto lucidamente di costituirsi, ed è stata l'unica cosa sensata da fare. Ma Baji le cose sensate non sempre le capisce, specie se riguardano l'amico di infanzia.

Chifuyu sperava di non dover affrontare tanto in fretta questo argomento. Nemmeno lui è ancora stabile, emotivamente e anche fisicamente in realtà, e non per le botte prese o la rissa di quel giorno.

È tutto un cazzo di macello. E gli antidolorifici che gli hanno dato per attenuare il fastidio lo fanno sentire ancora un po' intontito, non è in grado di elaborare con chiarezza la faccenda, senza contare che per cinque giorni ha vissuto in una specie di realtà alternativa in cui l'unico appiglio erano i grandi occhi tristi di Hanemiya.

Full Moon - BajiFuyuToraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora