La sera arrivammo in Germania.
Nel pomeriggio ho preparato tutto il necessario e dopo un viaggio durato circa 2 ore,arrivammo in Germania.
Sono sempre stata un amante del viaggi. Con la mia famiglia viaggiai tanto,soprattutto per le partite di calcio,anche se a volte le destinazioni erano troppo lontane e papà preferiva lasciarmi a casa. Venivo custodita dalla mia tata, Anna, una donna sulla quarantina d'anni,con i capelli neri e vestita sempre in maniera impeccabile.Mi ricordo anche che Anna portava sempre con sé Laura,una ragazzina poco più grande di me,con i capelli lunghi e biondi e un sorriso dolcissimo.
Ero molto amica di Laura,ma il nostro rapporto si perse quando Anna ricevette un'offerta di lavoro proprio in Germania e le due furono costrette ad abbandonare Torino.Viaggiai molto anche con Edoardo,il mio terzo ragazzo,dove per la proposta di fidanzamento mi portò nella capitale della moda,una delle mie più grandi passioni.
Non feci in tempo ad indossare l'anellino che già mi ritrovavo sulla strada del ritorno per l'Italia.Troppo cattiva? Non penso,volevo solo dimenticare il ragazzo.
Feci questo gesto perché la sera prima alla proposta,avevo scoperto che Edoardo era entrato a far parte nel tunnel dell'alcool,per colpa della sua amante,che ormai ne era ossessionata,spingendo anche il ragazzo acompiere gesti estremi in cambio del suo amore.Appena arrivati in aeroporto,Federico mi fece conoscere alcuni dei suoi compagni di squadra.
"Ragazzi,vi presento mia sorella Victoria. Non guardatela troppo perché è di mia proprietà." Disse ridendo Federico.
Il suo modo di fare mi faceva sempre ridere perché nonostante litigassimo,era sempre il mio fratello maggiore.Tutti si presentarono. Conobbi Barella,Donnarumma,Scamacca e molti altri,che si erano rivelati molto simpatici.
Prima di fare ingresso nell'aereo notai un ragazzo tra i giocatori della nazionale. Era molto carino,dovevo riconoscerlo: Capelli biondo cenere,occhi azzurri e un sorriso perfetto.
Sorrisi all'idea che forse avrei potuto conoscere dei nuovi amori,ma ricordai quanto quell'emozione mi facesse soffrire,ancora oggi. Ero sempre stata una ragazza destinata all'amore,ma forse ero stata indirizzata ai ragazzi sbagliati.Appena saliti sull'aereo presi posto vicino a Federico.
"Come ti sembrano i miei compagni?"
Mi chiese lui quasi sottovoce."Molto simpatici,Fede"
Lui annuii e sorrise.
Il resto del viaggio lo passammo in silenzio perché eravamo abbastanza stanchi della giornata che avevamo passato,e della giornata che sarebbe arrivata.
Federico non vedeva l'ora che arrivasse il giorno della partita.
Era abbastanza in ansia ma questo scontro sarebbe stato la nostra ultima opportunità per poter vincere l'Europeo.
Arrivammo in un lussuoso hotel a 5 stelle da almeno 12 piani e Federico mi annunciò che avrei avuto una camera singola. Niente socialità per oggi!Il numero della mia camera era il 1905. Decisi di salire in ascensore perché nonostante la palestra,in quel momento ero molto stanca. Non fui la sola a salire con il mezzo perché entrò lui,quel ragazzo di cui non sapevo niente ma già costituiva una parte fondamentale per me.
Potrei sembrare esagerata,ma sono sempre stata una ragazza innamorata dell'amore a prima vista e dal contatto visivo. Sono parole che non fanno rumore ma che dicono tanto.
"Emh piacere,tu dovresti essere la sorella di Federico,mi chiamo Riccardo" si presentò il ragazzo.
Il suo tono di voce era molto tranquillo ma si notava dal viso che fosse molto stanco."Piacere Victoria" Gli rivolsi uno dei miei migliori sorrisi,che lui ricambiò.
"Quale stanza possiedi?"
"La 1905" Dicendo questo lui sorrise.
"Io ho la 1906,quindi non mi conviene fare rumori" Disse lui ridendo.
Sorrisi anch'io.
"Mi hai capita all'istante" Decisi di replicare con uno sguardo d'intesa che lui ricambiò.
I nostri occhi s'incatenarono per qualche secondo,era davvero bello quel ragazzo.
Scendemmo dall'ascensore e entrammo rispettivamente nelle nostre stanze."Allora buonanotte Victoria,mi riposo,abbiamo una partita da giocare!" Mi ricordò lui mentre cercavo di aprire la serratura della mia stanza.
"Buonanotte Calafiori"
Lui sorrise in maniera strana.
"Non mi era mai capitato che una ragazza mi chiamasse per cognome,ma se lo preferisci.."Non mi diete il tempo di replicare che aveva già serrato la porta,che tipo strano.
Spazio Autrice💙
Ciao ragazzi,se riuscirò oggi vi porterò un'altro capitolo,questa volta dedicato alla partita.
Che ne pensate di Calafiori? Fatemelo sapere!
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Forse non è un addio ♡// Riccardo Calafiori
RomanceVictoria chiesa & Riccardo Calafiori Come sarebbero le nostre anime in un'altra vita? Perfette come i tuoi occhi, insuperabili come il tuo sorriso ed unite come non mai.