5

1.2K 34 6
                                    

Quella del 24 giugno fu sicuramente una notte magica.
Passamo la metà della serata a festeggiare nei camerini a bere e ballammo fino alle 03:00 del mattino. Avevo bevuto alcuni bicchieri di troppo,proprio come mio fratello Federico,che era stato accompagnato in hotel dal suo migliore amico Barella.
Io,dall'altro canto,ero rimasta nei camerini a festeggiare.
Decisi di sedermi in una sedia del camerino vicino a gli armadietti,perché il giramento di testa dovuto all'alcool era davvero forte. Erano ormai le 04:00 del mattino,e a festeggiare erano rimasti i giocatori che sembravano anche più ubriachi di me (o forse lo erano)! Pensai che non sarei ritornata mai più in hotel in quelle condizioni. Anche se l'hotel fosse vicino,il mister non aveva fatto chiamare un autobus proprio per i pochi metri di distanza dallo stadio.

"Victoria,sei ancora qui?" Un sagoma si avvicinò e la riconobbi subito.

"Emhh sii Calafiori,ma sto bene" Dissi io quasi svenendo.

"Cazzo,ma non sei per niente lucida"

"Ma che dici!!" Risposi io.

"Mi tocca portarti in hotel,oggi sarò il tuo principe azzurro"

Non lo puoi essere sempre il mio principe azzurro,Riccardo? Perché solo oggi? Perché non per il resto della mia vita...

Lui si avvicinò e mi prese in braccio come promesso. Mi ricordo di avergli sussurrato una frase come "mettimi giù!" o qualcosa del genere,perché dopo soli 2 minuti mi addormentai tra le sue braccia. Era stata una serata fantastica,che non avrei facilmente dimenticato.

__________________________
-25 giugno

Mi svegliai. Avvertivo un forte mal di testa e non ricordavo niente...Aspetta,questa non è la mia stanza! Mi alzai di scatto dal letto e vidi Riccardo dormire come un bambino su un piccolo divanetto vicino l'armadio.
Aveva un viso così dolce quando dormiva,con I capelli biondi scompigliati e un piccolo sorriso abbozzato sul volto.
Non mi ricordo di aver preso il suo posto nel letto. Non l'avrei mai fatto! Aveva sacrificato il suo comodissimo letto,per me..

"Mi stai guardando?" Disse lui con la voce impastata dal sonno.
Aprì gli occhi e mi sorrise.
"Lo sapevo che ti avrei beccata!"

"Calafiori!"
Io ricambiai il suo sorriso
"Ma perché sono qui,nel tuo letto e tu sei lì sul divano?"

Lui iniziò a ridere e iniziò a raccontarmi tutta la storia della festa nei camerini dei ragazzi,di come avevo bevuto più di quattro bicchieri,e di come mi ha accompagnata in hotel.

"Scusa ma non potevi accompagnarmi in stanza? Non volevo recarti alcun disturbo.."

"Nessun diturbo! Ma vedi,ho cercato dappertutto la tua borsetta,e non l'ho ancora trovata. Il telefono fortunatamente era nella tua tasca del jeans." Mi disse indicando il mio iphone sopra il comodino.

Io sorrisi all'idea di aver trascorso il viaggio dallo stadio all'hotel nelle sue braccia..
Cercai di non pensarci troppo e mi alzai dal letto.
"Comunque potevi farmi dormire sul divano,ti giuro scusami ancora, non ti volevo disturbare."

Lui rise."è tutto ok,ti ho solo aiutata in un momento di difficoltà visto che non saresti mai ritornata in hotel."

Io sorrisi e lui ricambiò quel sorriso.
"Vado a preparare la valigia, grazie di tutto" Dissi io aprendo la porta della sua camera.

"Comunque ieri sei stato fortissimo" Detto questo chiusi la porta della sua stanza e mi sentii rispondere un "grazie"in lontananza.
Proprio in quel momento,passò nel corridoio Federico,con la mia borsetta tra le mani"

"Victoria?Perché sei davanti alla porta di Calafiori e perché sei vestita come ieri e perché hai..."

"Basta Federico,mi sta scoppiando la testa"

"Ok sono stato troppo invadente,ma a colazione voglio una spiegazione!" Mi disse lui arrabbiato porgendomi la borsetta e andandosene. Odiavo quando usciva in lui il suo carattere "protettivo",da fratello maggiore!

Frugai nella mia borsetta e finalmente trovai la chiave della mia camera. Aprì e iniziai a sistemare le valigie.
Mi ritruccai e cambiai il mio outfit in uno decisamente più comodo per poter affrontare il viaggio! Ero stanchissima ma c'è l'avrei fatta.

Scesi a colazione e lì incontrai Federico. Gli spiegai tutta la situazione e lui mi credette,in parte.
Mi disse che anche lui aveva bevuto un pó troppo e che per sbaglio avesse preso la mia borsetta perché gli ricordava me.
Alla domanda "Provi qualcosa per Calafiori?" Che mi formulò mio fratello,non risposi.
Non volevo rispondere,o ancora meglio,non sapevo rispondere ad una domanda del genere.
Lo conoscevo da davvero pochissimo ma già era entrato nel mio cuore,soprattutto per quel gesto compiuto la sera del 24. Non avrei potuto dimenticare facilmente il ragazzo,perché ogni volta che incrociavo il suo sguardo era come se fosse una conferma alla mia teoria.

I suoi occhi mi trasmettevano tutto il buono che possedeva nella sua anima e il mio cuore mi indicava la via per casa.
Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile a gli occhi.



Forse non è un addio ♡// Riccardo CalafioriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora