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La sera della partita tra Croazia e italia era finalmente arrivata ed io, da brava tifosa, ero pronta a scatenarmi . I ragazzi mi avevano lasciata all'entrata dell'immenso stadio,visto la loro imminente partita e la dovuta preparazione prima dell'inizio.

Decisi di sedermi nelle panchine più alte dello stadio per avere una visuale completa e decisi di scattarmi una foto che avrei pubblicato su instagram.

Decisi di sedermi nelle panchine più alte dello stadio per avere una visuale completa e decisi di scattarmi una foto che avrei pubblicato su instagram

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Dopo aver scattato la foto,e lo stadio venne riempito,le due squadre avversarie fecero il loro ingresso nello stadio.
Oggi l'Italia giocava contro la Croazia,dopo la perdita contro la Spagna il giovedì scorso.

Gli italiani intonarono il loro inno tra fischi e urla dei tifosi Croati. Subito dopo,anche gli avversari intonarono il loro inno e la partita iniziò.
Una ragazza dai capelli biondi si sedette a poca distanza da me. Indossava la maglia con il numero 18,e dovevo riconoscere che era veramente molto bella. Notai che la maglia con il numero 18 la possedeva Barella,il migliore amico di mio fratello.

"Ma per caso sei la sorella di Chiesa?" Mi chiese la ragazza seduta a pochi metri da me.
Io annuii e lei si sedette vicino a me.

"Posso?" Mi chiese indicando la sedia.
"Certo" Risposi io. Conoscere delle nuove amiche mi avrebbe fatto bene,visto che non ero mai stata una ragazza molto socievole,o meglio,ho imparato a chiudermi in me stessa nel tempo,divenendo sempre più fredda con ogni persona che tentava approcciarmi.
Ma non era colpa mia,era colpa di chi in quegli anni mi aveva provocato così tanto dolore da farmi diventare in quel modo,impassibile a tutto e a tutti.

"Oggi è una bella serata,soprattutto per me che finalmente mi rilasso. Sai ho 4 figli,e l'ultimo è nato esattamente 9 giorni fa,quindi avere una tata in casa fa sempre comodo." Disse lei ridendo.

Io sorrisi,avrei voluto tanto avere dei figli,era sempre stato uno di quei sogni rinchiusi nel cassetto che un giorno o l'altro avrei tirato fuori.

Il primo tempo della partita finì in un battito di ciglia,e le due squadre erano attualmente a 0-0.
Fra 15 minuti esatti sarebbe iniziato il secondo tempo,fondamentale per far qualificare la nostra squadra a gli ottavi di finale.

Iniziò anche il secondo tempo e al 55 esimo minuto,la Croazia fece goal.
Eravamo distrutti,tanto ché mi scese una lacrima.
Prendevo il calcio non come un comunissimo sport,ma come una parte immancabile della mia vita,che mi ha aiutata a crescere e a diventare come sono adesso.
La partita continuò e ci furono molte ammonizioni nel corso del secondo tempo,soprattutto per i giocatori Croati.
Arrivammo al 90 esimo minuto,1-0 per la Croazia,e possedevano ben 8 minuti di recupero.
Al 97 esimo minuto la palla arrivò a Riccardo. Vedevo in ragazzo in difficoltà e potevo immaginare la sua paura di commetere un altro errore in quel preciso momento. Il ragazzo fece di tutto per passare la palla a Zaccagni che con la sua velocità,fece goal.
Un boato si innalzò dalla curva azzurra e tutti ci alzammo in piedi.
Ci eravamo qualificati un minuto prima della fine della partita! Sapevo che quella notte sarebbe stata magica.

Decisi di correre in campo per abbracciare Federico,che anche se non avesse fatto molto,aveva provato in tutti modi ad essere il protagonista di questo secondo tempo.
Decisi di avvicinarmi anche a Riccardo,che appena mi vide,mi abbracciò. Si staccò subito e lo notai in imbarazzo. "Bhe,il primo abbraccio è sempre un carico di emozioni uniche!" Pensai io.

Il nostro primo abbraccio proprio qui,in campo,davanti a mezzo milione di persone e dopo esserci qualificati a gli ottavi di finale.

Sì,bisogna dire che io non ho mai amato le cose semplici,per niente.

"Sei stato fantastico" sussurrai all'orecchio di Riccardo,che mi rispose sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.

Non potevo essere più felice,perché per sentirsi viva bisogna puntare sempre in alto,ed oggi i miei amici avevano puntato fino al cielo!💙🇮🇹

Forse non è un addio ♡// Riccardo CalafioriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora