"Ragazzi, ve lo giuro sto bene" ridacchiavo nel mio letto d'ospedale davanti agli sguardi curiosi e preoccupati degli 11 ragazzi dell' oratorio e di Samuele.
"Al telegiornale non fanno altro che parlare di te" ha detto Lia: "non appena abbiamo saputo siamo corsi qua."
"Sei stata coraggiosa" si è complimentata Maddalena, tutti hanno annuito.
"Comunque stavo pensando ad una cosa" ci ha informato Simone: "beh se ti sei messo a pensare..." l'ha stuzzicato Elia : "ha ha" ha reagito sarcasticamente lui, imitando una risata: "sono serio. Noi siamo sempre stati 11 no?" Tutti hanno annuito: "quanti erano gli apostoli di Gesù?"
"12" hanno risposto tutti in coro: "beh ragazzi, abbiamo trovato il pezzo mancante del nostro puzzle" ha detto indicandomi con il palmo della mano destra. Ero contenta, perché mi sentivo finalmente parte di un gruppo, di qualcosa di più grande e mi sentivo cercata e voluta. Tutti erano contenti e hanno esultato con sorrisi e scintille negli occhi.
"Beh" ha ripreso Elia rivolgendosi a me: "ora credo che ti spetti qualcosa" avevo un'espressione confusa, non capivo a che cosa si riferisse. Ha sciolto ogni mio dubbio quando dalla tasca ha tirato fuori la catenella d'argento con la croce, quella che avevo rifiutato qualche tempo prima.
"Davvero?" L'ho presa in mano e la contemplavo, come se non volessi indossarla per non rovinarla.
"Te la metto io?" Ha chiesto, ho annuito. Si è seduto di fianco a me sul letto, ha preso la collana dalle mie mani, io ho spostato i capelli e lui avvicinandosi a me l'ha allacciata dietro al collo. Quando ha finito e ha ricominciato a guardarmi negli occhi, non ho potuto fare a meno di baciarlo e tutti hanno applaudito.
Questo sarebbe stato il lieto fine perfetto, ma mancava ancora qualcosa.
Quando mi sono staccata da Elia, ho rivolto il mio sguardo a Samuele e l'ho chiamato, invitandolo ad avvicinarsi. Aveva gli occhi lucidi: "hai letto la mia lettera?" Ha annuito: "e non hai proprio niente da dirmi?" Gli ho preso la mano, tremava: "ho da dire che ci sono due poliziotti qua sotto e che non ho più un padre." Sorrideva aspramente e le lacrime gli ricadevano sulle guance. L'ho spinto su di me, abbracciandolo maternamente.
"Sei stato bravo" gli ho sussurrato all'orecchio: "sono molto fiera di te"
"Scusate" ha interrotto il tutto Raffaele: "una cosa che non c'entra niente" tutti abbiamo cominciato a ridacchiare: "ma quindi ora tu ed Elia state insieme?" Ho guardato il diretto interessato: "beh... sì" abbiamo risposto in coro, sorridendoci.
"Peccato" ha replicato lui: "ho perso la mia occasione" tutti ci siamo messi a ridere.
"Perché ridete?" Ha fatto irruzione Don Giovanni: "rendetemi partecipe"
"Don, lei è partecipe anche quando è assente" ha detto scherzosamente Mattia.
Stavo bene, ero serena ed ero finalmente capace di amare e farmi amare.
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Le carte della vita: esiste conversione nella morte dell'anima?
Mystery / ThrillerQuesta è la storia di Rachele, una giovane donna che, dopo la tragica morte del fratello Jacopo, intraprende un viaggio di scoperta e redenzione. Con l'aiuto di Don Giovanni, un sacerdote che diventa il suo mentore spirituale, e di Elia, un amico fi...