Erano passate un paio di settimane dall'incontro in parrocchia ed erano finalmente arrivate le vacanze estive. Vacanza per me, in quel momento, significava solo una cosa: più tempo per indagare. Nel frattempo non ci eravamo visti molto con Elia, che si era voluto (come avevo fatto anche io) concentrare sulle ultime interrogazioni e verifiche in modo tale da non prendere debiti ed essere completamente liberi durante l'estate.
Ciò che c'era tra di noi era molto strano, ci eravamo baciati un paio di volte e i pochi momenti che in quelle due settimane ci eravamo visti ci eravamo comportati come una coppia, ma io non capivo se quella fosse la cosa giusta da fare. Avevo veramente bisogno di scommettere su un ulteriore fatto della vita? E se fosse andata male? Se avessi perso Elia? Sarei stata in grado di andare avanti anche senza di lui?
Domande domande domande, non mi davo mai pace.
I miei pensieri sono stati interrotti da una chiamata in arrivo: era Don Giovanni.
Ho risposto.
"Rachele! È tanto che non ci vediamo come stai?"
"Salve Don Giovanni. Come vuole che stia? Come sempre. Lei come sta?"
"Io tutto bene, tutto bene grazie. Senti ho avuto un'illuminazione su tuo fratello stamattina."
"Mi dica tutto."
"Ho fatto delle ricerche e ho trovato la camera mortuaria dove hanno portato il corpo di Jacopo. Lì hanno poi proceduto all'autopsia. Penso che troveremo dei referti importanti. Vedremo con quali scuse hanno dimostrato il suicidio dopo aver esaminato il cadavere."
"Va bene Don Giovanni, ma lei è sicuro che abbiano proceduto all'autopsia? Non dovrebbe disporla il PM?"
"Ho chiamato stamattina, mi hanno detto che hanno due referti perché di autopsie ne sono state disposte due. È questo che mi ha incuriosito."
"E nessuno le ha chiesto il perché le servissero questi referti?"
"Certo, ma ho una laurea in giurisprudenza e sono iscritto all'Albo degli avvocati. Ho detto di aver deciso privatamente di riaprire il caso, hanno detto che se viene un parente maggiorenne non ci sono problemi. Ce l'hai un documento falso vero?"
"Mi perdoni?" Ero stranita dalla domanda che Don Giovanni mi aveva appena rivolto.
"Dai, quello che usi per entrare in discoteca dove dici di essere maggiorenne."
"ah... sì, sì c'è l'ho."
"Bene, allora ci vediamo oggi pomeriggio."
"Ehm... sì, sì perfetto."
"Bene, chiama anche Elia per favore."
"Va bene, grazie Don."
"Ah, Rachele?"
"Mi dica."
"Stai attenta a non correre. Con Elia intendo."
"Grazie Don, arrivederci."
Ho attaccato.
Era assurdo, come faceva Don Giovanni a sapere esattamente ciò su cui stavo riflettendo pochi istanti prima? Ero così trasparente? Non volevo concentrarmi su Elia in quel momento, la mia preferenza infatti ricadeva sul mistero che volteggiava intorno alla morte di mio fratello. Ho chiamato il ragazzo e senza troppi giri di parole, gli ho riferito l'argomento della conversazione con Don Giovanni. Elia ha acconsentito a prestare il proprio aiuto, e dopo esserci dati appuntamento alle 14:30 davanti all' oratorio, abbiamo staccato la telefonata. Non sapevo cosa avremmo scoperto, se un'altra delusione mi avrebbe travolta o se un altro indizio sarebbe entrato in gioco.
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Le carte della vita: esiste conversione nella morte dell'anima?
Mystery / ThrillerQuesta è la storia di Rachele, una giovane donna che, dopo la tragica morte del fratello Jacopo, intraprende un viaggio di scoperta e redenzione. Con l'aiuto di Don Giovanni, un sacerdote che diventa il suo mentore spirituale, e di Elia, un amico fi...