"Tu? Volontariato?" Avevo raccontato tutto a Samu che, come mi aspettavo, mi stava deridendo per aver accettato: "certo che sei proprio uno stronzo eh, io le aiuto sempre le persone." ho risposto ridacchiando per non prenderla troppo sul personale, sapevo che mi stava solo provocando in modo scherzoso.
"Sarà..." ha fatto spallucce lui, ho riso. Eravamo al bar davanti la piscina a festeggiare il nuovo record personale di Samu con un tè freddo e un paio di risate.
"Comunque ho anche conosciuto un ragazzo..." ho fatto la vaga io
"Un prete?" Ha voluto divertirsi lui, ho messo su un broncio infastidito.
"No, non è un prete. È un ragazzo dell' oratorio"
"Oddio un uomo, cristiano, bianco medio. Buona fortuna col maschio alfa Lele"
"Innanzitutto chi ti ha detto che è bianco?" Ha quasi sputato il liquido che aveva in bocca per l'imbarazzo di aver ipoteticamente detto una cosa poco consona: "non è bianco?" L'ho lasciato qualche secondo sulle spine, e poi: "sì" ho ridacchiato: "sì, è bianco" Samu ha fatto un sospiro e di sollievo prima di esclamare un "che colpo!" Alquanto esilarante.
"Vabbè questo mi da ragione"
"Ma che c'entra Samu? Non è che la sua religione lo definisce"
"Lele vedi che sei tu che mi hai sempre detto che i cristiani sono il male e di stargli lontano"
Aveva ragione, l'avevo sempre detto e odiavo ammettere che qualcosa dentro di me stava cambiando, ma dovevo, perché sentivo che Elia non aveva colpe.
"Hai ragione" ho risposto: "ma lo stolto è solo chi non cambia mai idea"
"Oddio" si è finto preoccupato lui: "ora parli anche a versetti e parabole. Lele che ti hanno fatto? Il lavaggio del cervello? Oddio, andiamo da un esorcista ti prego."
"Scemo" ho sorriso sorseggiando il mio tè e accendendo una sigaretta.
"Eh ma lo sai che fumare è un peccato cara mia?"
"Oddio basta Samu, non mi hai neanche chiesto come si chiama lui." capivo che fosse sorpreso da questo mio responso positivo nei confronti dell' oratorio, alla fine la mia reazione a ciò non era molto differente.
"E va bene, ho capito" ha sbuffato lui: "come si chiama il principino?" Ha chiesto schernendomi e ridacchiando.
"Elia" ho risposto compiaciuta: "oddio..." ha fatto una smorfia schifata lui: "è proprio un patriarcalista amore, fattelo dire" gli ho lanciato un fazzoletto ridendo: "ti odio" ha riso a sua volta cercando di schivare l'oggetto che gli avevo scagliato contro: "i ciechi odiano sempre la verità cara mia".
Eccomi di nuovo, davanti al cancello di quella parrocchia. Non sapevo cosa aspettarmi, non avevo mai fatto volontariato prima, tantomeno in un oratorio. Ero spaventata da un miliardo di cose ma non potevo tornare indietro, non ora.
Rachele, non si scappa.
Il cancello era socchiuso, così l'ho spinto e sono entrata.
Ciò che ho visto mi ha spiazzata. Il cortile esterno era invaso da 4 tavoli con almeno 20 posti a sedere ognuno, che stavano venendo apparecchiati da due ragazzi, davanti ad essi riposto invece in maniera orizzontale si poteva trovare un unico grande tavolo pieno di portate di tutti i tipi. Ho alzato gli occhi e, appeso alla facciata della chiesa, c'era uno striscione che riportava la data del giorno con scritto:
"Offriamo un pasto caldo a chiunque ne avesse bisogno"
Di persone che avessero bisogno ancora non vi erano tracce, ma la gente di certo non mancava, almeno 10 ragazzi si trovavano lì a fare i volontari. Ho cercato Elia tra la folla pregando fosse già arrivato. L'ho visto dopo non molti secondi di ricerca, stava organizzando le portate sul tavolo e assegnando alcuni compiti. Ho alzato la mano per far sì che mi vedesse, cosa che ha fatto immediatamente e, senza esitazione, è venuto verso di me con un gran sorriso in volto.
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Le carte della vita: esiste conversione nella morte dell'anima?
Mystery / ThrillerQuesta è la storia di Rachele, una giovane donna che, dopo la tragica morte del fratello Jacopo, intraprende un viaggio di scoperta e redenzione. Con l'aiuto di Don Giovanni, un sacerdote che diventa il suo mentore spirituale, e di Elia, un amico fi...