Mi sono innamorato di te quando eri triste

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tw: smut


To Manu: Manuel dimmi dove sei 

Manu: Simone...vie domani a casa mia alle sette, t'aspetto

To Manu: Stai bene?

Manu: Adesso si, non manca' domani

To Manu: Non mancherò Manu


Simone socchiuse le palpebre, si massaggiò le tempie stanche con movimenti circolari e lenti, un flebile sospiro uscì fuori dalle sue labbra. Il fatto di sapere Manuel tranquillo e -sperava- al sicuro, lo rasserenava non poco. Inviò un messaggio a Chicca per aggiornarla e decise che era giunto il momento di coricarsi, troppo provato fisicamente e mentalmente dalla giornata appena trascorsa. "Andiamo a letto Soleil" e la gatta lo seguì passo passo fin sopra al materasso. 

Proprio quando stava per addormentarsi, la suoneria del suo telefono lo riportò alla realtà. 


"Laura, dimmi

"Simone" rispose con voce arcigna. 

"Lau che c'è, mi stavo per addormentare finalmente, quindi dimmi veloce!

"Hai sentito Manuel? Sta bene? Tu stai bene? Ci ha fatto preoccupare, ho sentito Giulio oggi che non riusciva a far calmare Monica per l'agitazione e io ero alle prese con Luna, stesso discorso..."

 Simone espirò stanco. "Si Lau, scusa, ho sentito Manuel, o meglio mi ha scritto un messaggio...

"Un messaggio?" chiese per invitarlo a continuare. 

"Un messaggio strano? Un messaggio in cui mi ha detto che è innamorato di me tipo?

"Ah lo stai chiedendo a me Simo? Non ho capito" rise la ragazza. 

"No Lau - sorrise con poca energia- è che non me lo aspettavo, cioè in verità non sto capendo più nulla di quello che sta succedendo, è un messaggio pieno di malinconia e mi sembra che lui sia davvero pentito del modo in cui mi ha trattato, io lo avevo praticamente già perdonato dopo le prime righe del messaggio"

"Ah si? Perchè che ti ha scritto?"

"Ma no niente cose nostre..."

"Ah beh scusami tanto allora..." ridacchiò l'amica.

Il corvino si unì a quella risata un po' bambina. "Dai che dici! Comunque penso che stia bene adesso, io ho avvisato Chicca poco fa, ma immagino che si siano sentiti tra di loro anche..."

"E tu stai bene Simo?"

"La verità? Non lo so Lau, stanno succedendo così tante cose..." Si prese un attimo per respirare meglio. "Sono stato da Jacopo, gli ho parlato di Manuel e poi ad un certo punto...è arrivato mio padre"

"Tuo padre??" domandò incredula la ragazza. "Ma tuo padre non torna mai qua"

"Eh lo so, infatti ero sorpreso anche io, ma ciò che mi ha scioccato più di tutto, oltre al fatto che gli ho pianto addosso come un ragazzino, è che torna a vivere a Roma con la sua compagna"

"Innanzitutto non c'è nulla di male a piangere tra le braccia di tuo padre, Simo. E secondo...ma che stai dicendo...e come mai??" disse con troppa enfasi Laura.

DECADANCE - SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora