CAPITOLO 35 - Evan

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3 mesi dopo

Insomma, alla fine dovrò proprio abituarmi a questo dannato freddo.

Una minuscola parte di me avverte la mancanza delle temperature più umane della Florida, ma il restante novantanove per cento è assuefatto da questa città del Midwest con repentini cambi di temperatura.

Neanche ve lo sto a dire che cosa mi ha reso un simpatizzante di questo posto a un passo dal polo nord.

Oltre a lei, però, ci sono un altro paio di motivazioni sulle quali vorrei spendere qualche pensiero, prima di sconnettere completamente il cervello e portarlo nella modalità su cui mi sintonizzo ormai da una vita, anche se stasera sarà decisamente diverso.

Per prima cosa, devo dire che sono davvero felice di vivere a poca distanza da mio zio. Ho instaurato con lui un rapporto che non mi sarei mai aspettato. Lo zio Nick è diventato come un fratello maggiore che mi dà buoni consigli e con cui posso parlare di tutto senza avvertire la tipica oppressione di un genitore. Inoltre, quel cinquantenne brizzolato, è ancora un ragazzino nell'animo e adoro scambiare battutine con lui.

Un'altra persona a cui mi sono affezionato e che è rimasta qui a Chicago, e con cui mi vedo regolarmente per una birra, è Ben, che ha deciso di non tornare nella sua città natale per il mio stesso motivo. Anche se il suo ha due occhioni scurissimi e capelli quasi neri.

Altra notizia eclatante: la bionda sta per eclissarsi in Francia. Due anni all'università di non so come cazzo si pronuncia, lontano dalle palle. Impossibile trattenere un sorriso.

Mia madre ha promesso di venire a farmi visita più spesso, principalmente durante le vacanze scolastiche, ora che ha ripreso a lavorare come terapeuta presso un centro per bambini con problemi comportamentali.

Vedere di nuovo quella scintilla brillare nei suoi occhi mi gonfia il petto di gioia. Se penso che, appena pochi mesi fa, ho quasi rischiato di perdere anche lei...

Non chiedetemi di mio padre, perché con lui non ci parlo da marzo (notare che siamo a ottobre), e quasi stento a credere che domani sarà presente - sicuramente sotto minaccia di mia madre.

A questo proposito, presumo di dover spendere due parole anche sui miei futuri suoceri.

Il padre di Emily si è rivelato un tipo di larghe vedute, specialmente considerato che, il giorno in cui ha fatto la mia conoscenza, gli è toccato constatare che lo sconosciuto in casa sua aveva appena montato sua figlia. Eppure, non ha aperto bocca per commentare. Be', in effetti, c'è stato un primo attimo in cui ho pensato che si stesse strozzando con la sua stessa lingua, ma poi è parso tornare in sé e ha capito la situazione, prendendola addirittura meglio di quanto io e la mia ragazza ci potessimo aspettare.

Non si può dire lo stesso della signora White, che ho tutt'ora difficoltà ad inquadrare.

Ho l'impressione che la madre di Emily non mi veda di buon occhio, ma credo sia giustificato dato che le ho tolto tipo dieci anni di vita con la mia entrata in scena "non programmata".

Immagino che dovrò avere un po' di pazienza con lei.

Tornando ai miei amici... Con Miles e Jodie abbiamo stretto un patto quest'estate, quando io e Emily siamo stati a Tampa in vacanza: vederci almeno una volta ogni tre mesi, noi da loro o loro da noi.

Dylan si è trasferito a Pittsburgh, ma non è poi così lontano da qui, dunque sono fiducioso che riusciremo a vederci, qualche volta.

Una scarica di adrenalina mista ad eccitazione mi si riverbera lungo la spina dorsale al pensiero del mio amico che, a breve, mi comparirà davanti per stringermi la mano.

PIANETA ERRANTE - CONQUISTA DI UNA STELLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora